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Emergenza cinghiali: il 14 luglio a Roma conferenza stampa degli Assessori delle Regioni
Le dichiarazioni di Corazzari, Cupparo e Protopapa
(Regioni.it 4333 - 13/07/2022) L'assessore ai Parchi e alla Caccia della regione Veneto, Cristiano Corazzari, prendendo spunto anche dagli ultimi avvistamenti nella zona del Parco del Colli, interviene per ribadire l'attenzione da parte della Regione sul delicato tema dei cinghiali che si spingono sempre più di frequente a ridosso dei centri abitati. "Quello dei cinghiali è un tema seguito sempre con molta attenzione dalla Regione del Veneto. Nel corso degli anni si sono susseguite numerose iniziative di monitoraggio e contenimento anche attraverso la stipula di apposite convenzioni con gli enti preposti oltre a diversificati interventi di contenimento lo stanziamento di specifiche risorse e aumento di prelievi. Le operazioni intraprese si sono concretizzate anche nella gestione di un certo numero di trappole mobili autoscattanti (c.d. ''chiusini'') e nella formazione di personale qualificato che ricopre il ruolo di ''selecontrollore'' da affiancare al personale istituzionale nello svolgimento delle operazioni di controllo. Queste sono solo alcune delle azioni più significative alle quali si è aggiunge l'attuale vigilanza sul tema della peste suina di cui gli ungulati sono portatori. Dal 14 giugno, è già operativo nella nostra Regione il Piano regionale di Interventi Urgenti per la gestione, controllo ed eradicazione della specie cinghiale (PRIU) rendendo, in tal modo, operative una serie di azioni e attività di controllo finalizzate a incrementare l'attività di contrasto al cinghiale e di tutela degli allevamenti zootecnici''.
"Il 14 luglio, questo tema sarà affrontato a Roma (vedi "Regioni.it" di ieri), assieme al collega di Giunta, Federico Caner, in una conferenza stampa degli Assessori delle Regioni. L'appuntamento intende sollecitare il Governo sul tema per dare risposte all'intero mondo agricolo, che paga a caro prezzo le conseguenze devastanti di un'emergenza cinghiali ormai già fuori controllo. Non possiamo più attendere - aggiunge l'assessore Corazzari -. E' necessario un intervento normativo a livello governativo che possa prevedere anche l'estensione del periodo di caccia alla specie cinghiale. Ciò renderebbe più incisive ed efficaci le azioni di contrasto e diffusione alla specie previste all'interno del Piano regionale di controllo''.
“La nuova iniziativa sull’emergenza cinghiali decisa dalla Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni per giovedì 14 a Roma è in stretta sintonia e in continuità con le indicazioni emerse al “Tavolo emergenza cinghiali” che abbiamo tenuto in Regione l’11 maggio scorso. Non possiamo perdere altro tempo e il Governo deve fare la sua parte come stiamo facendo noi Regioni”. E’ quanto afferma l’assessore per le Politiche Agricole, Forestali e Alimentari della Regione basilicata, Francesco Cupparo, ricordando che circa due mesi fa, su indicazione della commissione Politiche agricole e su delega del ministro alla Transazione ecologica Cingolani, la sottosegretaria Gava aveva proposto una bozza di decreto interministeriale che prevedeva due sostanziali modifiche all'articolo 19 della legge 157 del 1992: l'ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e la possibilità da parte delle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette. "A distanza di due mesi – aggiunge – non è stato fatto alcun passo avanti mentre specie in questa stagione di maggiori raccolti agricoli continuiamo a registrare danni ingenti provocati dai cinghiali”. Nel ricordare che il risarcimento per danni in regione alle colture agricole da ungulati lo scorso anno ha raggiunto 1,250 milioni di euro, Cupparo evidenzia che “quello del 14 luglio sarà un evento di denuncia per fare chiarezza su un problema sempre più grave che pone a rischio la stessa incolumità dei cittadini: gli incidenti stradali provocati lo scorso anno sono stati 303”. “Con i colleghi assessori alle Politiche Agricole – aggiunge - abbiamo anche chiesto di demandare ai Presidenti delle Regioni la possibilità di prelevare ungulati anche in aree protette con la nomina di un commissario”. L’assessore sottolinea che è in pieno svolgimento l’attività formativa, attraverso corsi di abilitazione per il controllo della specie cinghiale, riservato ai cacciatori lucani, allo scopo di incrementare il numero di “selecontrollori” che ammonta a circa 800 unità. Rispetto al piano di previsione di abbattimento di 80mila capi in tre anni lo scorso anno ne sono stati abbattuti poco più di 8mila nelle cinque ATC della regione mentre l’incremento annuo di cinghiali è dell’ordine di 20mila capi. Il problema centrale – conclude – è di carattere finanziario perché per attuare un programma di contenimento servono trasferimenti di fondi alle Regioni considerato che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato al fine di poter risarcire i danni causati. Abbiamo raccolto le proposte di tutti i soggetti interessati e condiviso un percorso che prevede interventi stabilendo tutto quello che ciascuno per la propria responsabilità è chiamato a fare. La strategia interdipartimentale e di cooperazione che abbiamo individuato al Tavolo in Regione è sicuramente la migliore per affrontare il problema in termini nuovi e più efficaci rispetto al passato ma, ripeto, spetta adesso al Governo intervenire".
“Noi assessori - ha spiegato Marco Protopapa (assessore regionale all'agricoltura della Regione Piemonte) - continuiamo a lottare in prima linea a tutela dei nostri territori e il Piemonte sta anche subendo l’emergenza sanitaria della Peste Suina Africana che ci impone drastiche ristrettezze di azione sotto scacco di regole europee e sanitarie non condivise Oggi il governo o meglio parte di esso, non ci consente di risolvere il problema della proliferazione dei cinghiali e tutte le regioni hanno le mani legate. I danni all’agricoltura sono insostenibili e le nostre strade non sono più sicure. Sicuramente le manifestazioni di protesta, in caso di mancate risposte, saranno sempre più eclatanti in un momento come non mai dove tutte le Regioni italiane sono unite contro questa grave situazione”.
( red / 13.07.22 )
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