(Regioni.it 4327 - 05/07/2022) “Sarà un cambiamento pazzesco dell'Italia e stiamo anche finendo già i fondi”. Gli investimenti del Pnrr per il digitale nella Pubblica amministrazione saranno verificati da un ufficio speciale “un trasformation office composto da 300 persone che verranno assunte per fare le verifiche sul territorio del lavoro fatto", annuncia Vittorio Colao, ministro dell'Innovazione tecnologica e transizione digitale.

Quindi gli esperti lavoreranno sul territorio per supportare la Pa e gli investimenti del Pnrr dedicati alla trasformazione digitale per “il 77% dei Comuni italiani ha chiesto fondi”.

L'Italia sta dimostrando di essere capace a fare le cose" tanto che "in un anno abbiamo allocato già 15 miliardi" di fondi del Pnrr "di cui circa 10-11 miliardi di euro per il digitale e circa 4 miliardi (4,3 mld) per lo spazio".

Colao indica anche di-passare da Italia digitale a una Schengen del digitale, ma per lo sviluppo di un portafoglio digitale europeo occorrerà "un anno, un anno e mezzo", intanto "andiamo avanti a grande velocità sul binario italiano. Noi sviluppiamo il progetto italiano, il prossimo passo è farlo diventare un progetto europeo".

Il ministro ha rimarcato i servizi già attivi sull'App Io, che ancora "potenzieremo enormemente nei prossimi 6-9 mesi inserendo anche altri documenti come la patente, accessibile con Qr code. Stiamo lavorando anche sulla tessera elettorale digitale".

E uno dei "pilastri" del Pnrr per la Trasformazione digitale dell'Italia è "il fascicolo sanitario elettronico (Fse) ma andranno armonizzate le caratteristiche fra  le diverse Regioni" e "già ci sono accordi", spiega Colao.

Sulla Sanità digitale, Colao ha mostrato dati che parlano di "100% dati sanitari nativi digitali + 100% medici abilitati a TLMed". "L'obiettivo è garantire ovunque la migliore assistenza e cura", dichiara Colao, insieme alla riforma e le linee guida attuative del Fse, l'architettura degli  ecosistemi dei dati sanitari e lo sviluppo assegnato al fornitore Sogei. In via di realizzazione, invece, il capitolo della Telemedicina che  prevede una Piattaforma Nazionale Telemedicina sulla quale è in  valutazione la manifestazione di interesse e che sarà realizzata con  un partenariato pubblico-privato; Per Televisita, teleconsulto, teleassistenza e telemonitoraggio. “Tra 5 anni l'Italia sarà un Paese  migliore, più attraente e più competitivo”.