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Carenza idrica: i Presidenti delle Regioni soddisfatti per la dichiarazione dello Stato di emergenza
Il Presidente del Piemonte (foto archivio us)
Le dichiarazioni di Bonaccini, Fontana, Zaia e Cirio
(Regioni.it 4327 - 05/07/2022) Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dopo la decisione del Consiglio dei ministri che ha deliberato ieri sera lo stato di emergenza per siccità per cinque regioni, ha ringraziato "il Governo e il presidente Draghi per l'accoglimento e il varo dello stato di emergenza per l'Emilia-Romagna che avevamo richiesto, con subito lo stanziamento dei primi 10,9 milioni di euro per gli interventi più urgenti contro la grave siccità che stiamo vivendo. Un ottimo segnale di attenzione in tempi brevi al quale, sono certo, seguirà successivamente lo stanziamento degli altri fondi necessari. Serve -a concluso Bonaccini - l'impegno del Paese, anche per un piano nazionale e misure strutturali, e l'Emilia-Romagna è pronta a fare come sempre la sua parte".
"Non si puo' certo dire che l'emergenza ci abbia colto di sorpresa", ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso di una comunicazione in Consiglio regionale sull'emergenza siccità, dopo che ieri il governo ha approvato lo stato di emergenza per 5 regioni per la siccita'. "La questione - oggi urgente ed imprescindibile - della carenza idrica e le sue ripercussioni in ambito agricolo, produttivo, energetico e di approvvigionamento idropotabile, e' al livello di massima attenzione da parte della Giunta fin dai primi mesi dell'anno. La situazione delle disponibilita' idriche e' stata attentamente monitorata nel corso della stagione invernale e primaverile 2022 dall'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico del fiume Po che si e' riunito con regolarita' da febbraio; l'ultima riunione e' stata mercoledi' 29 giugno 2022", ha sottolineato il Presidente. "Il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri di ieri sera che assegna alla nostra Regione 9 milioni di euro per la gestione dell'emergenza, accogliendo la nostra richiesta, trova un terreno ricettivo e pronto, un impegno da parte nostra costante e immutato", ha rivendicato Fontana. "Abbiamo finora condotto - ha concluso - un'attivita' politico istituzionale tesa a condividere con tutti i soggetti interessati misure e interventi. Cio', al fine di attuare una gestione equilibrata, sempre sul filo delle risorse, senza arrecare danni a scapito di chi gestisce la risorsa idrica e nell'intento di tutelare il primo raccolto. In assenza di un commissario all'emergenza, e' valsa fin da subito e a tutt'oggi, la sinergia coi gestori dei bacini idrici e degli impianti idroelettrici, in raccordo con Assessori e Associazioni, al fine di consentire il differimento della semina e la risorsa idrica sufficiente a garantire il raccolto entro la prima quindicina di luglio". Contro l'emergenza siccita' "le proposte oggi al vaglio della giunta" della Lombardia "riguardano: lo sviluppo di tecniche di coltivazioni alternative a piu' basso consumo idrico, l'istituzione di un tavolo di lavoro regionale per promuovere sistemi innovativi legati all'irrigazione e ai metodi di coltura, il superamento del tetto massimo di finanziamento pubblico previsto per le misure del Piano di Sviluppo Rurale, la rimodulazione di progetti Pnrr gia' approvati e destinati all'accumulo di risorse idriche".
"Noi siamo stati i primi in Italia, precisamente il 21 aprile - ha detto all'Ansa sulla siccità il Presidente del Veneto Luca Zaia - a chiedere lo stato di emergenza per la siccità perché già due mesi fa gli indicatori erano evidenti. Ben venga dunque la scelta del governo di concederci lo stato di emergenza. Ora attendiamo di capire i dettagli e aspettiamo la nomina del commissario e degli eventuali sub commissari affinché si possa essere operativi con interventi veloci. C'è poi un aspetto, quello finanziario, che riteniamo fondamentale per dare ristori a chi ha subito danni". "Spero inoltre - sottolinea Zaia - che si rivedano alcuni capitoli del Pnrr e si approfitti dei fondi europei, ad esempio, per la pulizia degli invasi di montagna, per la creazione di nuovi invasi magari da cave dismesse, per aiutare l'agricoltura affinchè utilizzi forme di irrigazione non colabrodo dato che la canalizzazione a cielo aperto ha una dispersione della risorsa idrica paurosa. Dobbiamo puntare su modalità da arido-cultura, tipo israeliana, dove c'è il tubo con la goccia per molte coltivazioni, piuttosto che sulla pluvirrigazione, dove l'impianto a pioggia è molto meno dispendioso sul fronte della risorsa idrica rispetto alla canalizzazione". "Bisogna pensare al futuro e usare più risorse del Pnrr per salvaguardare l'acqua - conclude il governatore -.Ai cittadini ribadisco infine il messaggio di buon senso: non sprechiamo l'acqua e facciamo massima attenzione agli incendi, evitando il più possibile di accendere fuochi".
"Attendevamo - ha dichiarato il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, con gli assessori all'Ambiente, alla Protezione civile e all'Agricoltura, Matteo Marnati, Marco Gabusi e Marco Protopapa - questo riconoscimento che siamo stati tra i primi a richiedere e siamo soddisfatti che sui primi 36,5 milioni stanziati stasera dal Governo 7,6 arrivino in Piemonte. Serviranno a mettere in campo le opere di somma urgenza per dare respiro alla nostra rete idrica". commenta la decisione del Cdm che ha dichiarato lo stato di emergenza per la crisi idrica in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.
"Lo stato d'emergenza è un passaggio indispensabile per intervenire in modo strutturale sull'emergenza che ci sta colpendo in questi mesi, ma anche per limitare il rischio che una situazione analoga si ripeta in futuro - aggiunge Cirio - ci auguriamo che arrivino al più presto anche le altre risorse per gli interventi strutturali necessari, solo in Piemonte superano i 100 milioni di euro, e che dopo lo stato di emergenza venga riconosciuto anche lo stato di calamità per la nostra agricoltura, che a livello nazionale conta già più di un miliardo di euro di danni. "Quello della siccità, però, è un tema che richiede ormai una regia e una attenzione nazionale ed europea ed è per questo che abbiamo chiesto e ottenuto che giovedì questa emergenza sia al centro del dibattito della prossima plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo". ha concluso il presidente del Piemonte.
( red / 05.07.22 )
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