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Siccità: servono interventi urgenti
(Regioni.it 4320 - 22/06/2022) Dopo l’incontro con la Conferenza delle Regioni del 22 giugno sul tema emergenza siccità, il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, afferma: “stiamo ragionando sui parametri tecnici per andare incontro alle richieste" del territorio. Le Regioni "che hanno sollecitato lo stato di emergenza. Ricordiamoci che lo stato di emergenza serve a fare delle cose. Si sta lavorando per definire quali sono le attività che seguono allo stato di emergenza che non è un'idea ma consiste in una serie di azioni che vanno fatte. Insieme alla dichiarazione vanno verificate le azioni, ci stiamo lavorando".
Per Curcio “non c'è dubbio che c'è una criticità importante dovuta al fatto che non piove da settimane, I fiumi sono in grossa dismissione, il cuneo salino nel Po arriva addirittura a decine di chilometri. La situazione ha una sua complessità. Le tendenze non sono positive quindi per le prossime settimane: non ci attendiamo una inversione di tendenza dal punto di vista meteorologico. Ci attendono ancora periodi di siccità".
Intanto - spiega Curcio - abbiamo fatto un punto sullo stato dell’arte dalla parte fisica: temperature, stato dei livelli dei fiumi; quindi, stiamo ragionando sui parametri tecnici.
Il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, evidenzia che “soprattutto al nord, dove vediamo il Po in che stato si presenta, i problemi sono molto forti. Nella mia regione abbiamo una situazione leggermente migliore perché abbiamo fatto delle opere. E’ indubbio che la strada in tutta Italia consiste nella programmazione con norme che possano agevolare la costruzione di invasi e depositi di acque reflue perché il futuro si preannuncia con le condizioni di difficoltà che oggi abbiamo. Occorrerà uno stato di emergenza anche da parte dello Stato".
"La situazione esposta da Curcio – rileva Fontana, presidente della regione Lombardia - è di una eccezionalità che si sta ripetendo da qualche anno ma mai grave come quest'anno. Come Regione Lombardia già da due mesi abbiamo in essere una serie di interventi che cercano di mantenere il delicato equilibrio tra le esigenze idropotabili e le esigenze di irrigazione. Bisogna guardare avanti con interventi strutturali che sono necessari e improcrastinabili. Si dovrà intervenire magari con i fondi del Pnnr".
Per Zaia "con l'escalation di siccità che si sta registrando in questi giorni, ogni minuto è sempre più prezioso. Non si può più aspettare; la situazione deve essere affrontata con massima velocità anche dal Governo. Ho scritto al Presidente del Consiglio sollecitando l'immediata dichiarazione dello stato di emergenza come avevo già richiesto ormai due mesi fa”, dichiara il Presidente della regione Veneto, Luca Zaia.
“Era il 21 aprile scorso, infatti - prosegue Zaia - quando ho inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al Capodipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nella quale richiedevo di valutare la dichiarazione dello 'Stato di emergenza' finalizzata ad ogni opportuna azione che possa definire le modalità di gestione sovraregionale della crisi idrica. Nel documento ho anche richiesto un congruo sostegno economico al fine di assicurare tutti quegli interventi necessari per assicurare la pubblica incolumità, il ripristino dei danni subiti dal patrimonio sia pubblico sia privato – rileva Zaia - e le normali condizioni di vita della popolazione".
Per il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, “dobbiamo gestire la risorsa acqua in maniera intelligente: la Regione sta preparando un piano -annuncia De Luca - che vi illustreremo quando saremo pronti - per realizzare invasi collinari che si aggiungeranno alla diga di Campolattaro, che è il più grande investimento che facciamo, con l'obiettivo di essere come Regione pienamente autonomi dal punto di vista della risorsa idrica sia per le forniture alimentari sia per gli usi agricoli industriali”.
"Il tema delle forniture idriche – aggiunge De Luca - rischia di diventare drammatico. Cercheremo anche di recuperare qualche progetto rimasto per strada".
“Se non è questo il momento di agire sul clima, mi domando quando dovrebbe essere”. Così il vicepresidente della Commissione Ue Timmermans sottolinea la drammaticità sociale e ambientale provocata dall’attuale siccità in Europa: “La scienza è molto chiara, gli eventi climatici che si stanno verificando in tutta Europa minacciano la sicurezza alimentare. Il 70% dei suoli è in cattive condizioni e questo limita la produzione di cibo. Un impollinatore su tre è in declino, anche se l'80% delle nostre colture dipende da loro. Guardiamo le grandinate in Croazia, le siccità estreme in Italia che stanno portando a un'orribile carenza d'acqua, o al Gota fr¡a in Spagna”.
Sulle difficoltà per il nostro settore agricolo interviene il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli: "credo sia necessario un percorso di avvicinamento, scandito nel tempo in modo intelligente, all'obbligo assicurativo”.
Intanto è valutata di 3 miliardi da Coldiretti la perdita per il settore agricolo dovuta finora alla siccità nel nostro Paese.
Meuccio Berselli, segretario generale dell'Autorità distrettuale del fiume Po-MiTE, spiega la situazione di grave siccità del bacino padano: "Non è ancora cominciata l'estate e siamo in assenza di risorse idriche, è la tempesta perfetta", "perché negli ultimi 6-8 mesi la neve dell'inverno ha raggiunto un picco di meno 60-70%", influendo negativamente sullo "stoccaggio dell'acqua necessaria al riempimento dei grandi laghi regolati. Secondo, non piove nel bacino padano da almeno 120 giorni. Terzo, le temperature sono più alte di 3-4 gradi rispetto alla media del periodo”.
Per Timmermans "usare la guerra in Ucraina per annacquare le proposte e far paura agli europei facendo credere che la sostenibilita' equivalga a meno cibo e' da irresponsabili"
"Le crisi del clima e della biodiversita' sono una minaccia quotidiana ovunque si viva. E la scienza e' molto chiara su questo: questo e' quel che minaccia la nostra salute alimentare a lungo termine".
Il Parlamento europeo approva intanto la riforma dell'Ets, il Fondo sociale per il clima e la posizione sul Cbam.
( gs / 22.06.22 )
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