Header
Header
Header
         

Regioni.it

n. 4318 - lunedì 20 giugno 2022

Sommario
- Fedriga convoca la Conferenza delle Regioni il 21 giugno alle 13.00
- Mercoledì 22 giugno la Conferenza delle Regioni incontra Curcio
- Tirocini curricolari: audizione della Conferenza delle Regioni il 21 giugno alle 14.30
- Siccità: Caner, dare priorità all'uso umano e agricolo della risorsa idrica
- Lavoro: ministro Orlando firma decreto su risorse residue per interventi politica attiva Regioni
- Pnrr: Visco, è opportunità per aggredire fattori ritardo Mezzogiorno

+T -T
Siccità: Caner, dare priorità all'uso umano e agricolo della risorsa idrica

Coldiretti: la mappa della "sete" in città e campagne. Regioni mobilitate

(Regioni.it 4318 - 20/06/2022) Le Regioni chiederanno al Governo la dichiarazione dello Stato di emergenza per la siccità, allo scopo di dare priorità all'uso umano e agricolo della risorsa idrica, e di mettere a disposizione risorse, anche del Pnrr, per creare nuovi invasi. Lo ha riferito all'Ansa l'assessore veneto all'Agricoltura, Federico Caner, coordinatore della commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni. "Quello dell'emergenza - ha proseguito Caner - riguarda tutte le Regioni del Nord; noi come Veneto lo avevamo già richiesto settimane fa ma non eravamo stati ascoltati. La dichiarazione serve ad attivare le disposizioni di legge che prevedono l'uso prioritario dell'acqua per l'alimentazione e l'agricoltura, escludendo quello per la produzione di energia, così da evitare richieste di risarcimenti per i mancati guadagni alle compagnie".
Negli scorsi giorni, il Veneto ha stretto un accordo con Enel per il rilascio di 7 metri cubi d'acqua al secondo, per 10 giorni, dal lago del Corlo, bacino che si trova ad Arsiè (Belluno). "Ma finito questo periodo - nota Caner - se non pioverà il problema si ripresenta. Il prelievo d'acqua dai laghi pone dei problemi al turismo, ovviamente, ma in questo caso la priorità è un'altra".
Il secondo punto è relativo all'utilizzo di fondi, anche del Pnrr, per iniziare a creare nuove infrastrutture per l'accumulo d'acqua, "ad esempio - ha precisato Caner - per l'impermeabilizzazione delle cave dismesse e la costruzione di strutture per canalizzare le acque. Questo comporterà costi molto elevati, ma serve per l'oggi e per il futuro, anche per prevenire inondazioni in caso di precipitazioni abbondanti".
La Coldiretti ha disegnato la prima mappa della sete da nord a sud dell’Italia con il taglio dei raccolti in un momento in cui il Paese avrebbe bisogno di tutto il suo potenziale alimentare per fare fronte agli effetti sui prezzi della guerra in Ucraina. La grande sete assedia città e campagne. Dalla Lombardia alla Sicilia, dal Piemonte al Molise, dal Veneto al Lazio, dalla Toscana alla Puglia la siccità stringe in una morsa i campi e i raccolti del 2022 in Italia. La situazione è difficile lungo tutta la Penisola in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate che ha portato a cambiare anche le scelte di coltivazione con – evidenzia la Coldiretti – un calo stimato di diecimila ettari delle semine di riso. A preoccupare – precisa la Coldiretti – è la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo come il grano che fa segnare quest’anno un calo del 15% delle rese alla raccolta ma in difficoltà ci sono girasole, mais, e gli altri cereali ma anche quella dei foraggi per l’alimentazione degli animali e di ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere. Con il picco del caldo da bollino arancione in molte città e la carenza idrica, rischia di aumentare la dipendenza dall’estero da dove arriva il 64% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci, il 47% del mais per l’alimentazione delle stalle, il 44% del grano duro per la pasta e il 27% dell’orzo, secondo la Coldiretti.
La possibilità di una dichiarazione di uno stato d'emergenza a causa della siccità è sul tavolo della prossima riunione della Conferenza delle Regioni, prevista per mercoledì prossimo. Quanto anticipato dal presidente da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, trova conferma anche in altri ambienti politici. Ma sull'eventuale iniziativa non ci sono ulteriori dettagli. Anche in Friuli Venezia Giulia, comunque, come in Emilia-Romagna, è in preparazione una dichiarazione di stato di emergenza locale, anzi, la settimana prossima il Presidente Massimiliano Fedriga dovrebbe emettere un decreto specifico sulla criticità idrica. Il decreto di Fedriga, comunque, è presumibile che miri a inibire tutti gli utilizzi non necessari dell'acqua, come giardini, piccoli orti privati e i lavaggi delle auto. Saranno poi i gestori dei servizi idrici a decidere nello specifico i provvedimenti da assumere, a seconda della condizione in cui sono. 
"Nelle prossime ore proclamerò lo stato di calamità naturale". Lo annuncia presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti."Lo stato di Calamità servirà ad adottare immediatamente le prime misure e a invitare i sindaci alle prime norme di contenimento. Ovviamente dobbiamo prepararci ad una situazione che sarà molto critica che dovrà basarsi sul risparmio idrico di tutte le attività a cominciare dai consumi familiari". "Ci saranno anche però forme di approvvigionamento e di presenza vicino alle amministrazioni comunali", ha sottolineato Zingaretti. "Per ora lo stato di calamità naturale è il primo step, monitorando" anche "la situazione con le Prefetture Acea e con gli altri attori interessati vedremo quali altri step successivi si faranno", ha spiegato Zingaretti. "L'emergenza climatica non è un problema del futuro è un problema del presente - ha aggiunto -. Comincia addirittura ad essere stancante dirlo. Vediamo cosa sta succedendo in tutta Italia e dobbiamo muoverci anche noi". "Per ora mi permetto di dire a tutti: fare contri con l'emergenza climatica vuol dire risparmiare acqua", ha concluso Zingaretti. 
"Per quanto riguarda l'aspetto civile noi suggeriamo di evitare gli sprechi di acqua, suggeriamo di ridurre al minimo indispensabile". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando dell'emergenza siccità in Lombardia a margine di una conferenza stampa all'ospedale Buzzi di Milano. "Non siamo ancora in condizioni gravi, per noi la situazione civile è ancora sotto controllo, speriamo comunque che arrivi un po' di acqua dal cielo - ha aggiunto -. Sono altri territori che stanno soffrendo per motivi anche tecnici".  "Noi stiamo lottando perché il problema idrico non vada a incidere troppo negativamente sul comparto agricolo, è chiaro che con il governo dovremo fare degli incontri, dovremo prevedere dei ristori per il comparto agricolo. Ma il problema fondamentale è l'acqua che non arriva". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando dell'emergenza siccità in Lombardia a margine di una conferenza stampa all'ospedale Buzzi di Milano. "Io spero che presto la situazione si inverta. Regione Lombardia da oltre un mese e mezzo, due mesi, si sta preoccupando con iniziative per cercare di utilizzare nel migliore modo possibile la poca acqua che abbiamo a disposizione - ha aggiunto -. E' di circa due mesi fa l'accordo raggiunto con il mondo agricolo per fare in modo che ci fosse la possibilità di riempiere un po' i laghi che erano già in difficoltà e di rinviare alcune semine".  "In Conferenza delle Regioni sottolineerò la necessità di mantenere un equilibrio tra le esigenze del mondo agricolo con quelle legate all'utilizzo civile dell'acqua. Non devono esserci sofferenze né da una parte né dall'altra. Sarà un equilibrio difficile da trovare, ma faremo di tutto per evitare problemi maggiori". Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in un'intervista rilasciata a Lombardia Notizie, parlando della situazione siccità sul territorio regionale. Fontana ha quindi invitato "i cittadini lombardi a fare uso parsimonioso di un bene prezioso come l'acqua, evitando gli sprechi e quindi facendo la propria parte per quanto concerne gli utilizzi di tipo civile", ribadendo però che "la nostra regione non è ancora in difficoltà per quanto riguarda il 'consumo civile'". Per quanto riguarda il comparto agricolo, "abbiamo assunto - ha sottolineato il presidente - provvedimenti per cercare di regolare il deflusso dell'acqua proveniente dai bacini del comparto idroelettrico. È stato anche raggiunto un accordo con il mondo agricolo per salvare la prima semina e realizzare il primo raccolto. Si tratta di interventi utili a tamponare la criticità e a razionalizzare l'utilizzo dell'acqua ancora disponibile'. "Dobbiamo cercare di utilizzare l'acqua nel modo più opportuno. Negli anni passati sulla Pianura Padana, in questo periodo, l'acqua risultava sufficiente. Ciò che si accumulava nei mesi invernali, quindi, serviva a compensare le eventuali necessità impellenti. Oggi la situazione è diversa e va affrontata in maniera strutturale, attuando varie iniziative che presto esporremo al governo", ha concluso Fontana. 
"Ho chiesto un rapporto sullo stato dei nostri invasi e delle nostre dighe per metà della settimana e per dare indicazioni agli Ato idrici, che sono coloro che decidono politiche di contenimento del consumo di acqua. Non prevedo al momento misure drastiche, ma stiamo attenti. Sicuramente l'agricoltura sta soffrendo molto". Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ad "Agorà estate" su Rai Tre. "Per il momento, a parte alcuni Comuni del ponente ligure, la situazione è piuttosto tranquilla- prosegue il governatore- abbiamo autorizzato anche il rilascio di acqua verso l'Emilia-Romagna dalla nostra diga del Brugneto, a Genova, come facciamo normalmente d'estate per sostenere l'agricoltura".
L'Emilia-Romagna già domani  sarà in stato d'emergenza regionale per la siccità. Lo ha annunciato l'assessora regionale all'ambiente e protezione civile Irene Priolo, dopo l'esito della riunione tecnica di questa mattina dell'Osservatorio del distretto del Po, che ha fatto scattare l'allerta rossa per siccità gravissima.  "Domani abbiamo in programma la cabina di regia regionale e in quel contesto verranno definite le azioni principali - sottolinea Priolo - comunque, già domani a valle della riunione, ci avvieremo allo stato d'emergenza regionale in previsione dello stato d'emergenza nazionale, si procede per gradi". Si tratterebbe quindi di un passaggio tecnico necessario per attivare la pratica dello stato d'emergenza nazionale al quale gli uffici competenti della Regione Emilia-Romagna stanno lavorando già dallo scorso sabato. Al vertice in agenda sulla crisi idrica convocato dalla Regione parteciperanno Atersir (Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi Idrici e rifiuti), Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari), Consorzio Canale emiliano-romagnolo e la stessa Autorità di distretto del Po.
"Oggi stesso ho richiesto al presidente della Regione della Valle d'Aosta di verificare la possibilità di avere un aiuto da parte della regione vicina, proprio perché i danni all'agricoltura rischiano di essere devastanti". Così il Presidente del Piemonte, Alberto Cirio, parlando ai microfoni del GiornaleRadioRai Radio1 sull'emergenza siccità che ha colpito la regione da Pallanza, Comune del verbano sul lago Maggiore. "Parliamo di colture, per quanto riguarda il Piemonte, che hanno bisogno di acqua", prosegue Cirio: "Immaginate una risaia senz'acqua, immaginate questo momento specifico che è il momento più delicato"
Per salvare l'agricoltura piemontese Alberto Cirio punta all'acqua dei bacini idroelettrici, mentre col Governo perora la causa degli agricoltori piemontesi, che chiedono indennizzi per i danni della siccità. "Noi dobbiamo fare due cose, non dobbiamo limitarci ad aiutare ma dobbiamo prevenire danni ancora più gravi", ha spiegato il governatore del Piemonte ai microfoni del Giornale RadioRai Radio1 da Pallanza, comune del verbano sul lago Maggiore.
"Abbiamo due strade", ha proseguito, "la prima proprio sul canale Cavour, dove già oggi c'è uno svasamento notturno che ci permette di alimentare coi bacini idroelettrici il canale e che verrà potenziato nei prossimi giorni, e ci dà una forbice di respiro di 15-20 giorni. Nello stesso momento però la richiesta di calamità naturale che ho fatto allo Stato va in questa direzione", prosegue, "l'ho fatta al presidente Draghi in persona, perché è bene che lo Stato ricordi che nel momento in cui i concimi sono triplicati, il costo della benzina per alimentare i mezzi agricoli è arrivato quasi ai livelli (di prezzo, ndr) di quella per l'utilizzo civile, in un momento in cui davvero la difficoltà è forte dal punto di vista finanziario, questa crisi idrica rischia di essere il colpo di grazia per tante aziende piemontesi. Non possiamo permettercelo".
"Ho ricevuto oggi una telefonata del governatore Cirio - ha confermato il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz - in cui mi anticipava una richiesta di intervento sull'emergenza siccità. Ho condiviso con lui i dati che testimoniano come anche la Valle d'Aosta stia riscontrando gravi criticità dovute alla carenza idrica. Stiamo effettuando tutti gli approfondimenti del caso, ma credo che le nostre effettive possibilità di intervento in questo campo non possano rispondere a un'emergenza ampia come quella che si sta configurando". Lo  in merito alla richiesta di aiuto della regione Piemonte riguardo al rifornimento idrico.  "Noi per primi - ha aggiunto - vediamo i risultati di queste condizioni eccezionali, con i nevai già sciolti come se fossimo ad agosto e temperature altissime anche fino a 4.000 metri. Ci troveremo tutti a dover fare i contri con una carenza idrica importantissima". 


( red / 20.06.22 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

Conferenza Stato-Regioni
Conferenza Stato-Regioni

Conferenza delle Regioni e Province autonome
Conferenza delle Regioni

Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Enti locali)
Conferenza Unificata



Go To Top