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Autonomia differenziata: Zaia, non è la secessione dei ricchi
(Regioni.it 4311 - 08/06/2022) "Mettiamo fine a queste leggende metropolitane circa il fatto che l'autonomia è la secessione dei ricchi, un atto di egoismo, la volontà di affamare il Sud o di rubare soldi, perchè veramente ormai si rasenta il ridicolo con certe dichiarazioni". Lo dice il Presidente del Veneto, Luca Zaia, sentito dall'Ansa, in riferimento ad articoli di stampa secondo cui il ddl sull'autonomia differenziata privilegerebbe le regioni più ricche. "La verità è che l'autonomia è prevista dalla costituzione - chiarisce il Governatore - Se ci sono comunità al Sud che oggi non se la passano bene non è colpa dell'autonomia perchè l'autonomia non c'è".
Per Zaia "quindi probabilmente bisogna guardare in faccia la realtà e dire che la colpa di certe situazioni è figlia di anni e anni di malagestio, che pesa moltissimo sulle condizioni di molte comunità. Noi non chiediamo l'autonomia per mettere in difficoltà queste comunità". Dunque l'Italia deve capire "che se non si dà una nuova ossatura, federalista e autonomista come previsto dalla Costituzione, rischia di portare i libri in tribunale. Comunque resta il fatto - puntualizza Zaia - che chi è contro l'autonomia è contro la costituzione e nessuno può dirmi che non sia così. L'autonomia non è un'invenzione della modifica del titolo V del 2001, ma è già presente nella nostra Carta repubblicana dal 1948. E' stata una gestione maldestra e centralista del Paese che ci ha portato ad avere il Paese che abbiamo oggi, ma i padri costituenti avevano già pensato a uno Stato federalista. Ripeto: essere contro l'autonomia vuol dire essere contro la Costituzione.
Questa è la risposta che diamo ai tanti che sventolano il tricolore, parlano di Costituzione ma evidentemente non la conoscono".
"E poi la dimostrazione del fatto che l'autonomia è costituzionale sta nelle parole che spesso il capo dello Stato, con molto stile e con cognizione di casa, offre e utilizza quando parla di autonomia - conclude - . Una certificazione di costituzionalità che arriva da chi è garante della Carta,certificazione arrivata anche della Corte costituzionale, la quale approvò il referendum del 2017".
Per Zaia "quindi probabilmente bisogna guardare in faccia la realtà e dire che la colpa di certe situazioni è figlia di anni e anni di malagestio, che pesa moltissimo sulle condizioni di molte comunità. Noi non chiediamo l'autonomia per mettere in difficoltà queste comunità". Dunque l'Italia deve capire "che se non si dà una nuova ossatura, federalista e autonomista come previsto dalla Costituzione, rischia di portare i libri in tribunale. Comunque resta il fatto - puntualizza Zaia - che chi è contro l'autonomia è contro la costituzione e nessuno può dirmi che non sia così. L'autonomia non è un'invenzione della modifica del titolo V del 2001, ma è già presente nella nostra Carta repubblicana dal 1948. E' stata una gestione maldestra e centralista del Paese che ci ha portato ad avere il Paese che abbiamo oggi, ma i padri costituenti avevano già pensato a uno Stato federalista. Ripeto: essere contro l'autonomia vuol dire essere contro la Costituzione.
Questa è la risposta che diamo ai tanti che sventolano il tricolore, parlano di Costituzione ma evidentemente non la conoscono".
"E poi la dimostrazione del fatto che l'autonomia è costituzionale sta nelle parole che spesso il capo dello Stato, con molto stile e con cognizione di casa, offre e utilizza quando parla di autonomia - conclude - . Una certificazione di costituzionalità che arriva da chi è garante della Carta,certificazione arrivata anche della Corte costituzionale, la quale approvò il referendum del 2017".
( red / 08.06.22 )
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