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Insularità: verso voto Parlamento europeo su risoluzione
(Regioni.it 4309 - 06/06/2022) Martedì 7 giugno 2022, in occasione della votazione sulla relazione del Parlamento europeo sulla condizione e le sfide legate all'insularità nell'Unione europea, gli esecutivi regionali delle isole europee e i rappresentanti dei loro governi hanno risposto all'invito del relatore Younous Omarjee, presidente della commissione per lo sviluppo regionale. Le delegazioni si incontreranno alle 15:30 con Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo; Elisa Ferreira, Commissario europeo per la Coesione e Younous Omarjee, Presidente della Commissione per lo sviluppo regionale, per discutere le prospettive di attuazione di questa relazione. "Si è formato un fronte politico per garantire l'emergere di una politica europea delle isole, oggi divenuta urgente e prioritaria. - ha dichiarato Younous Omarjee, Presidente della Commissione per lo sviluppo regionale - Le specificità dell'insularità devono essere prese in considerazione dalla normativa europea e devono essere oggetto di politiche specifiche. Le regioni insulari sono connotate da una realtà ben diversa da quella delle altre regioni continentali. Il riconoscimento a livello europeo delle specificità delle isole deve essere raggiunto entro il 2023. Abbiamo completato l'agenda urbana, abbiamo completato l'agenda rurale e ora è il momento delle isole. Un'Europa che sia vicina ai suoi cittadini richiede questo, e la Commissione europea non può dimostrare insensibilità nei confronti delle realtà concrete dei territori".
Dopo L'incontro con la Presidente del Parlamento europeo la Commissaria europea per la Coesione si terrà una conferenza stampa E' prevista la partecipazione di Gilles Simeoni, Presidente della Corsica (Francia); Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell'Assemblea della Corsica (Francia); Rodi Kratsa, governatore delle Isole Ionie (Grecia); Georgios Hatzimarkos, governatore dell'Egeo meridionale (Grecia); Panagiotis Koufelos, vice governatore dell'Egeo settentrionale (Grecia); Christian Solinas, Presidente della Sardegna (Italia); Gaetano Armao, Vicepresidente della Regione Sicilia (Italia); Clint Camilleri, Ministro di Gozo (Malta); Costas Constantinou, Segretario permanente del Ministero dell'Interno (Cipro); Josip Bilaver, Segretario di Stato per il mare e i fondi UE (Croazia); Rosario Sanchez, vicepresidente delle Isole Baleari (Spagna).
Il Parlamento europeo dovrà dunque esaminare la risoluzione “Isole e politica di coesione: situazione attuale e sfide future” - di cui è relatore Younous Omarjee - che richiede alla Commissione UE un programma specifico ed un “Patto per le isole” con l’obiettivo di ridurre il divario socio-economico tra aree continentali e isole, promuovendo crescita, vivibilità, innovazione, turismo, digitale, biodiversità.
Gaetano Armao, presidente interguppo Isole del Comitato europeo delle Regioni e Vicepresidente della Regione Siciliana, ha già illustrato, attraverso una lettera inviata ai parlamentari europei eletti in Italia, che “le regioni insulari europee, periferiche ed ultraperiferiche, hanno una popolazione superiore a 20 milioni di abitanti, distribuiti su circa 2.400 isole appartenenti a 13 paesi, che rappresentano il 4,6% della popolazione dell’UE. Il nostro è il Paese col più alto numero di cittadini insulari d’Europa (oltre 6,5 milioni), e la Sicilia è la più grande tra queste Regioni”. La risoluzione evidenzierebbe “l’obiettivo di rimettere al centro dell’agenda politica europea sulla coesione la questione insulare e di imporre una nuova parametrazione degli interventi comunitari su fisco, trasporti, ambiente, energia, salute, istruzione e formazione, turismo, migrazioni, sport, rifiuti, ma soprattutto digitale, rafforzando il percorso intrapreso in Italia. Costituisce anche una rilevante opportunità”. “L’ultima relazione sulla coesione UE, peraltro, se evidenzia la crescita complessiva dell’Unione, segnala, altresì, nuove sfide che occorre affrontare sulla base di strategie e obiettivi definiti, a partire dallo stallo di alcuni territori svantaggiati, tra i quali vi sono proprio le regioni insulari, rimaste indietro ed escluse dai principali sviluppi economici e sociali (“geografia del malcontento”) ed in difficoltà, nonostante le politiche di coesione, a causa della situazione di regressione dei livelli di crescita rispetto alla media europea, che faticano a orientarsi verso un percorso di crescita sostenibile (“trappole dello sviluppo”)”, conclude Armao.
Il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, valuta positivamente l’imminente voto, nel Parlamento di Strasburgo, della mozione (relatore Younous Omarjee) con la quale, per la prima volta, l’Europarlamento assume un impegno istituzionale a favore della specificità territoriale insulare nelle politiche europee. Lo stesso Omarjee, comunicandogli la calendarizzazione del voto, ha espresso al Presidente Sardo i ringraziamenti dell’Istituzione Europea.
La predisposizione della ‘mozione Omarjee’ in votazione martedì 7 “rappresenta un momento importante, per il quale la Regione Sardegna ha dato un apporto fondamentale contribuendo a fornire gli strumenti per decifrare quello che oggi è il messaggio più incisivo: le regioni insulari sono meno sviluppate rispetto a quelle continentali del loro Stato membro, e hanno un PIL pro capite inferiore. Caratteristiche che, unite agli svantaggi naturali molteplici e permanenti, devono essere tenute in conto nelle politiche dell'UE, in particolare nell'elaborazione di una strategia specifica, un piano d'azione europeo e un'agenda politica insulare - ha sottolineato Solinas - con priorità d'azione chiaramente definite ma che, al contrario, rimangono prive di correttivi”.
( red / 06.06.22 )
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