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"Dal Green Deal al Next Generation EU: la nuova Governance economica europea". Oggi l'ultimo modulo
Il prossimo appuntamento del programma di formazione del Cinsedo è per il 20 giugno
(Regioni.it 4301 - 23/05/2022) Si è concluso oggi il Corso base dedicato alla nuova Governance economica europea. Il terzo e ultimo modulo, dedicato al Next Generation EU, nell'ambito "Programma 2022 di Formazione europea" promosso ed organizzaro dal Cinsedo (centro interregionale studie e documentazione). A questo ciclo formativo, che si è svolto in videoconferenza e streaming, si sono iscritti circa 300 funzionari provenienti da tutte le regioni e province autonome.
Il prossimo appuntamento del programma di formazione è per il 20 giugno e sarà dedicato alle Raccomandazioni specifiche per Paese 2022.
Durante il webinar odierno sono state presentate le numerose novità che questo rappresenta nella Governance economica europea, in connessione e sinergia con l’Agenda 2030 e il Green Deal.
Il NGEU rappresenta un intervento senza precedenti, ha messo in evidenza Antonia Carparelli - economista e docente LUMSA. Una sorta di “Piano Marshall per l’Europa”, con cui l’Unione europea risponde alle sfide della crisi economica e sanitaria ancorando la reazione alla crisi ad una visione di lungo termine e mettendo al centro la “sostenibilità competitiva”. Sono state evidenziate, quindi, le sinergie tra il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e NGEU. Diverse le novità che hanno accompagnato il NGEU, tra cui, oltre all’ammontare delle risorse, anche la modalità con cui il piano viene finanziato - vale a dire l’emissione di titoli di debito comune collocati sul mercato dei capitali, di cui il 30% sono green bond - e la proposta della Commissione sulle risorse proprie. La seconda parte del modulo si è concentrata sui PNRR, i loro requisiti e la tempistica per realizzarli, per poi passare, nella terza parte, ai primi risultati dopo un anno di attuazione. Infine, in chiusura, è stata messa in evidenza l’importanza del successo del NGEU per accrescere la resilienza, rafforzare la fiducia tra gli Stati, rilanciare il percorso di riforme dell’Unione economica e monetaria, realizzare il Green Deal, mantenere gli impegni assunti rispetto alla sostenibilità.
Il Corso si è svolto in tre moduli a partire dall’11 aprile scorso ed ha ripercorso l’evoluzione degli obiettivi e delle politiche economiche dell’Unione europea a partire dagli impegni assunti a livello internazionale con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli accordi di Parigi per la lotta al cambiamento climatico. I primi due moduli sono stati dedicasti, rispettivamente al percorso europeo verso lo Sviluppo sostenibile e al Green Deal quale nuova strategia di crescita per trasformare l’Unione europea in un’economia moderna efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, con l’obiettivo di assicurare la neutralità climatica al 2050, e alle politiche settoriali avviate dalla Commissione europea per realizzarlo.
Questo Corso ha appresentato l’avvio di un nuovo formato tra quelli proposti fin qui alle Regioni nell’ambito del Programma annuale di formazione in materia europea. Il Corso-base intende fornire le necessarie conoscenze di una specifica politica europea, oggetto ricorrente degli appuntamenti di formazione. In questo caso, il corso intendeva dare una visione della nuova Governance economica europea alla luce dei più recenti sviluppi dovuti alla crisi e ai più recenti strumenti previsti dall’Ue per reagire alla crisi stessa. Questo inquadramento servirà a comprendere meglio l’argomento ricorrente delle Raccomandazioni specifiche per Paese, affrontato ogni anno nell’ambito del Programma di formazione già dal 2013, in calendario anche per il 2022 nel prossimo mese di giugno.
( red / 23.05.22 )
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