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Giornata internazionale dell'infermiere: gratitudine dalle Regioni
(Regioni.it 4294 - 12/05/2022) Il 12 maggio è la "Giornata Internazionale dell’Infermiere" e la Conferenza delle Regioni ha riconosciuto con un post su facebook la centralità di questa professione nel sistema sanitario "Ogni giorno al fianco dei malati con umanità, professionalità ed impegno costante. Agli infermieri va la nostra gratitudine".
L’infermiere di famiglia e comunità è il cardine della nuova assistenza disegnata dal cosiddetto “DM 71”, la delibera 21 aprile 2022 del Consiglio dei ministri, con cui si colma un vuoto che da anni caratterizza l’assistenza sanitaria: la sanità del territorio. A dirlo, a sottolineare l’importanza di questa figura e a precisare che negli anni fino al 2026 ci sono anche le risorse per realizzarla (circa 1,5 miliardi per il personale) sono stati, il direttore generale dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) Domenico Mantoan e il coordinatore degli assessori alla sanità delle Regioni, Raffele Donini.
“Il rafforzamento del sistema assistenziale sul territorio – scrive la Fnopi - , finalizzato a promuovere una maggiore omogeneità e accessibilità dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria, passa attraverso l'integrazione di diverse figure professionali, tra le quali l'infermiere di comunità riveste un ruolo fondamentale. Attraverso, infatti, la presenza continuativa e proattiva nella comunità di riferimento, l'infermiere di Comunità assicura la necessaria collaborazione e interazione con tutti i professionisti coinvolti, contribuendo quindi in modo sostanziale all'incremento dell'assistenza territoriale nel nostro Paese, dal 4 al 10 per cento, così come previsto negli obiettivi del PNRR. Di infermieri di famiglia e comunità ne servono, secondo i nuovi standard, almeno 20mila, ma di infermieri in assoluto ne mancano all’appello circa 70mila, da quelli che dovranno agire nelle Case della comunità a quelli destinati agli Ospedali di comunità, che sono strutture a gestione infermieristica, dagli infermieri he lavorano nelle corsie degli ospedali a quelli dedicati all’assistenza domiciliare integrata sul territorio”.
“Quello che davvero è necessario per far decollare l’assistenza sul territorio – ha detto la presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (oltre 460mila infermieri) Barbara Mangiacavalli - è l’interprofessionalità: oggi lavoriamo uno accanto all’altro per il paziente, ma non basta, ogni professione sanitaria deve essere interconnessa con le altre e tutte devono essere tarate solo sui reali bisogni dell’assistito”.
Concetti sottolineati anche nel post del Presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni , Massimiliano Fedriga: "E' doveroso ringraziare migliaia di donne e uomini che tutti i giorni con dedizione e pazienza si dedicano all’assistenza dei pazienti e garantiscono il funzionamento delle strutture sanitarie. In questi ultimi anni la loro presenza è stata necessaria, fin dal primo giorno in prima linea hanno dato il loro prezioso contributo. Grazie a tutti gli infermieri".
In questa occasione di questa giornata il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 'la medaglia di rappresentanza all'evento conclusivo del secondo congresso nazionale itinerante Fnopi in corso a Palermo. La Medaglia di rappresentanza è un atto che rientra nella piena discrezionalità del capo dello Stato, ed esprime l'ideale partecipazione del Presidente a iniziative ritenute particolarmente meritevoli. Un'onorificenza di grande valore, che premia gli infermieri a conclusione del loro congresso dove sono state illustrate 72 best practice per una nuova assistenza sul territorio (tutte replicabili anche a livello nazionale) e che conferma la valenza degli obiettivi dell'iniziativa e la loro rilevanza a livello nazionale.Un ringraziamento ribadito anche dal Presidente della Puglia e Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, Grazie "Per il lavoro di cura che portate avanti ogni giorno con responsabilità, per l’abnegazione che dimostrate in ogni occasione, per non esservi mai tirati indietro nemmeno nei momenti più difficili della pandemia, per la vostra capacità di entrare in relazione con i pazienti specialmente nei momenti di fragilità, per il dono di ogni vostro sorriso, di ogni vostro gesto, di ogni vostra parola quando ce n’è bisogno. Grazie per tutto ciò che fate per tutelare la nostra salute. Siete - conclude Emiliano - un punto di riferimento per la nostra comunità".
L’infermiere di famiglia e comunità è il cardine della nuova assistenza disegnata dal cosiddetto “DM 71”, la delibera 21 aprile 2022 del Consiglio dei ministri, con cui si colma un vuoto che da anni caratterizza l’assistenza sanitaria: la sanità del territorio. A dirlo, a sottolineare l’importanza di questa figura e a precisare che negli anni fino al 2026 ci sono anche le risorse per realizzarla (circa 1,5 miliardi per il personale) sono stati, il direttore generale dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) Domenico Mantoan e il coordinatore degli assessori alla sanità delle Regioni, Raffele Donini.
“Il rafforzamento del sistema assistenziale sul territorio – scrive la Fnopi - , finalizzato a promuovere una maggiore omogeneità e accessibilità dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria, passa attraverso l'integrazione di diverse figure professionali, tra le quali l'infermiere di comunità riveste un ruolo fondamentale. Attraverso, infatti, la presenza continuativa e proattiva nella comunità di riferimento, l'infermiere di Comunità assicura la necessaria collaborazione e interazione con tutti i professionisti coinvolti, contribuendo quindi in modo sostanziale all'incremento dell'assistenza territoriale nel nostro Paese, dal 4 al 10 per cento, così come previsto negli obiettivi del PNRR. Di infermieri di famiglia e comunità ne servono, secondo i nuovi standard, almeno 20mila, ma di infermieri in assoluto ne mancano all’appello circa 70mila, da quelli che dovranno agire nelle Case della comunità a quelli destinati agli Ospedali di comunità, che sono strutture a gestione infermieristica, dagli infermieri he lavorano nelle corsie degli ospedali a quelli dedicati all’assistenza domiciliare integrata sul territorio”.
“Quello che davvero è necessario per far decollare l’assistenza sul territorio – ha detto la presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (oltre 460mila infermieri) Barbara Mangiacavalli - è l’interprofessionalità: oggi lavoriamo uno accanto all’altro per il paziente, ma non basta, ogni professione sanitaria deve essere interconnessa con le altre e tutte devono essere tarate solo sui reali bisogni dell’assistito”.
Anche il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, affida ad un post su FB la propria riflessione: "Tenacia, abnegazione, fatica e coraggio, anche e soprattutto nelle difficoltà. Nella Giornata Internazionale dell'Infermiere il mio grazie è quello di tutta la Liguria: alle donne e agli uomini che lavorano ogni giorno per salvare vite e che per oltre due anni hanno lottato in prima linea contro il virus, nei nostri reparti e aiutandoci nel gigantesco sforzo della campagna vaccinale. Se il nostro Paese è finalmente ripartito - ha aggiunto il governatore ligure - lo dobbiamo anche a loro. Che tengono accesa la speranza anche nei momenti più bui"".
Quella degli infermieri è "una professione con sempre più competenze, valorizzata dalla legge sanitaria, centrale nel rafforzamento della sanità territoriale con l'istituzione della figura dell'infermiere di comunità e di famiglia". Lo scrive su Twitter l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, "eroi durante la pandemia" commenta l'assessore. "Rivendico la libertà di continuare a usare questo termine, non per vuota retorica ma perché eroi lo sono stati veramente. Non eroi conquistatori - continua il post - ma donne e uomini coraggiosi che hanno continuato a curare gli altri in un momento difficile anche a rischio della propria vita". Per Moratti, "abbiamo bisogno di esempi positivi da indicare alle nuove generazioni. E il comportamento degli operatori sanitari e tra questi gli infermieri è stato un esempio di coraggio. Quindi grazie per il loro lavoro e buon #internationalnursesday, a tutti gli infermieri di Regione Lombardia".
"Oggi è la Giornata internazionale dell'infermiere - ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato in un videomessaggio sui social - una figura incredibilmente importante per il nostro sistema sanitario e per il rafforzamento della sanità territoriale. Io desidero ringraziare tutti i nostri operatori e operatrici per lo sforzo straordinario che hanno fatto nel contrasto alla pandemia. La figura dell'infermiere è cardine per l'assistenza territoriale per l'assistenza domiciliare e per quanto riguarderà l'impianto del Pnr: le case di comunità e gli ospedali di comunità che saranno a gestione infermieristica. Noi stiamo facendo uno sforzo importante. In soli 2 anni abbiamo reclutato con la graduatoria dell'azienda ospedaliera Sant'Andrea oltre 6mila infermieri e siamo arrivati a 6.500. E presto verra bandito un nuovo concorso pubblico di reclutamento. L'infermiere è una figura indispensabile per migliorare livelli di qualità e prossimità del servizio sanitario".
Quella degli infermieri è "una professione con sempre più competenze, valorizzata dalla legge sanitaria, centrale nel rafforzamento della sanità territoriale con l'istituzione della figura dell'infermiere di comunità e di famiglia". Lo scrive su Twitter l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, "eroi durante la pandemia" commenta l'assessore. "Rivendico la libertà di continuare a usare questo termine, non per vuota retorica ma perché eroi lo sono stati veramente. Non eroi conquistatori - continua il post - ma donne e uomini coraggiosi che hanno continuato a curare gli altri in un momento difficile anche a rischio della propria vita". Per Moratti, "abbiamo bisogno di esempi positivi da indicare alle nuove generazioni. E il comportamento degli operatori sanitari e tra questi gli infermieri è stato un esempio di coraggio. Quindi grazie per il loro lavoro e buon #internationalnursesday, a tutti gli infermieri di Regione Lombardia".
"Oggi è la Giornata internazionale dell'infermiere - ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato in un videomessaggio sui social - una figura incredibilmente importante per il nostro sistema sanitario e per il rafforzamento della sanità territoriale. Io desidero ringraziare tutti i nostri operatori e operatrici per lo sforzo straordinario che hanno fatto nel contrasto alla pandemia. La figura dell'infermiere è cardine per l'assistenza territoriale per l'assistenza domiciliare e per quanto riguarderà l'impianto del Pnr: le case di comunità e gli ospedali di comunità che saranno a gestione infermieristica. Noi stiamo facendo uno sforzo importante. In soli 2 anni abbiamo reclutato con la graduatoria dell'azienda ospedaliera Sant'Andrea oltre 6mila infermieri e siamo arrivati a 6.500. E presto verra bandito un nuovo concorso pubblico di reclutamento. L'infermiere è una figura indispensabile per migliorare livelli di qualità e prossimità del servizio sanitario".
( red / 12.05.22 )
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