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Giorgetti al meeting delle Regioni a Senigallia: oggi mi sono sentito a casa perché si parla di imprenditori
(Regioni.it 4291 - 09/05/2022) "Oggi mi sono sentito a casa perché si parla di imprenditori al centro dell'impresa. Senza imprenditori non c'è sviluppo. Dobbiamo ristrutturare l'offerta della nostra industria. Diventa strategico l'uso intelligente dei sussidi pubblici per colmare l'incertezza di tanti fattori. E' stata una giornata utile di confronto per costruire insieme la risposta economica in un momento difficile, di economia di guerra". Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti durante il suo intervento conclusivo dei lavori del meeting nazionale della Commissione sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome italiane svoltosi a Senigallia.
"Se c'e' un'economia di guerra, per decisioni assunte a livello europeo per un principio di libertà e democrazia, che io condivido, ci sono anche i costi della guerra e bisogna dare risposte a tutti: qui non ci sono bombe che cadono sulle citta', ma bombe che cadono sull'economia", ha detto Giorgetti in un passaggio del suo intefvento. Per il ministro, Bruxelles dovrebbe "cambiare approccio e se qualcuno in Europa vuole approfittare della situazione per fare scelte che distruggono alcuni nostri settori bisogna far capire che l'Europa c'è o non c'è". E, riferendosi al Pnrr, ha parlato di "un piano anche bello, ma scritto un anno fa". Da qui l'appello all'Ue: "Serve pragmatismo - ha detto Giorgetti -: sarebbe più prudente, più opportuno e intelligente dosare queste pietre miliari in uno scenario comunque mutato per alcuni settori". Per Giorgetti, insomma, "il lodevole impegno nel definire una precisa tempistica per il raggiungimento degli obiettivi, pena degradazioni e stop ai contributi, non ha alcun senso in questa logica". "Ci sono situazioni patologiche che erano impensabili al momento della redazione del Pnrr e di tutti i progetti europei", ha fatto notare il ministro.
"Se c'e' un'economia di guerra, per decisioni assunte a livello europeo per un principio di libertà e democrazia, che io condivido, ci sono anche i costi della guerra e bisogna dare risposte a tutti: qui non ci sono bombe che cadono sulle citta', ma bombe che cadono sull'economia", ha detto Giorgetti in un passaggio del suo intefvento. Per il ministro, Bruxelles dovrebbe "cambiare approccio e se qualcuno in Europa vuole approfittare della situazione per fare scelte che distruggono alcuni nostri settori bisogna far capire che l'Europa c'è o non c'è". E, riferendosi al Pnrr, ha parlato di "un piano anche bello, ma scritto un anno fa". Da qui l'appello all'Ue: "Serve pragmatismo - ha detto Giorgetti -: sarebbe più prudente, più opportuno e intelligente dosare queste pietre miliari in uno scenario comunque mutato per alcuni settori". Per Giorgetti, insomma, "il lodevole impegno nel definire una precisa tempistica per il raggiungimento degli obiettivi, pena degradazioni e stop ai contributi, non ha alcun senso in questa logica". "Ci sono situazioni patologiche che erano impensabili al momento della redazione del Pnrr e di tutti i progetti europei", ha fatto notare il ministro.
"Questa è una fase storica, in cui probabilmente lavoratori, imprenditori e istituzioni devono lavorare insieme per trovare le soluzioni, con grande senso di responsabilita' e serieta'", ha aggiunto il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, parlando con i giornalisti a margine del meeting. Secondo Giorgetti "la globalizzazione ha contraddistinto il mondo negli ultimi trent'anni, ma oggi andiamo verso una fase un po' diversa, nella quale alcuni mercati si chiudono e altri si aprono, qualcuno che ha delocalizzato in passato pensa di tornare a produrre in Italia". "E' una fase totalmente nuova - ha ribadito -, che anche come governo dobbiamo essere in grado di interpretare". Sollecitato poi sul tema dell'aumento dei costi enetgetici il Ministro ha detto di aver parlato con il collega tedesco "non ho capito perché la Germania, che è un altro grande paese trasformatore e manifatturiero, non fa con noi la battaglia per il mitico cap al prezzo dell'energia. E' incomprensibile".
Dal canale dell'agenzia Vista:
Giorgetti: "Sono le imprese a fare lo sviluppo economico"
Dal canale dell'agenzia Vista:
Giorgetti: "Sono le imprese a fare lo sviluppo economico"
( red / 09.05.22 )
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