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Sanità: nella G.U. la delibera del Consiglio dei Ministri per il Decreto su assistenza territoriale
(Regioni.it 4288 - 04/05/2022) E' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 3 maggio la delibera del Consiglio dei Ministri che dà il via libera all'adozione del decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, recante “Modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”.
Nel rapporto della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica, anno 2020, è ribadito - si legge nella delibera - che: "nonostante l’aumento di attività degli anni più recenti sembra confermarsi ancora, non solo nelle aree più deboli del Paese, una sostanziale debolezza e limitazione della rete territoriale per riuscire a far fronte alle necessità della popolazione in condizioni di non autosufficienza e di quella per la quale la gravità delle condizioni o la cronicizzazione delle malattie richiederebbero una assistenza al di fuori delle strutture di ricovero. Debolezza che ha fortemente pesato sulla gestione dell’emergenza sanitaria.
La Corte dei conti nel predetto rapporto ha inoltre evidenziato: «la necessità e l’urgenza, superata la crisi, di accompagnare un più corretto utilizzo delle strutture di ricovero con il potenziamento di quelle strutture territoriali (Case della salute, …) che possono essere in grado di dare una risposta continua a quei bisogni sanitari non così gravi e intensi da trovare collocazione in ospedale mantenendo tuttavia un forte legame con le strutture di ricovero. Riorganizzazione delle attività dei medici di medicina generale, reti specialistiche multidisciplinari, oltre che il potenziamento ulteriore di ADI e assistenza
residenziale, rappresentano una scelta obbligata verso la quale si è mosso anche con Piano nazionale della cronicità, proponendo nuovi modelli organizzativi centrati sulle cure territoriali e domiciliari, integrate e delegando all’assistenza ospedaliera la gestione dei casi acuti/complessi non gestibili dagli operatori sanitari delle cure primarie.
La Delibera fa poi riferimento al "Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), approvato dal Consiglio dell’Unione europea il 6 luglio 2021 (10160/21)", e in particolare alla "missione 6 salute, componente 1: reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale", nonché alla "riforma sulle reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale e rete nazionale della salute, ambiente e clima nell’ambito del PNRR (M6C1-1 «Riforma 1: Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale) che prevede la definizione di standard strutturali, organizzativi e tecnologici omogenei per l’assistenza territoriale e il sistema di prevenzione salute ambiente e clima e l’identificazione delle strutture ad essa deputate, che intende perseguire una nuova strategia sanitaria, sostenuta dalla definizione di un adeguato assetto istituzionale ed organizzativo, che consenta al Paese di conseguire standard qualitativi di cura adeguati, in linea con i migliori Paesi europei e che consideri, sempre più, il SSN come parte di un più ampio sistema di welfare comunitario secondo un approccio one health e con una visione olistica (« Planetary health »)".
"Rilevato che il 16 marzo 2022 lo schema di decreto è stato inserito all’ordine del giorno della Conferenza Stato-regioni convocata in seduta ordinaria e nello stesso giorno è stato diramato dalle regioni un nuovo testo aggiornato dopo la riunione dei presidenti di regione; Rilevato, altresì, che il Ministero dell’economia e delle finanze, durante la seduta della Conferenza Stato-regioni del 16 marzo 2022 ha chiesto il rinvio" e "Tenuto conto che il Ministero della salute e il Ministero dell’economia e delle finanze, il 29 marzo 2022 hanno trasmesso alla Segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano una nuova versione dell’allegato
tecnico, diramato alle regioni con nota del 30 marzo 2022, nella delibera di pèende atto che, nella seduta del 30 marzo 2022, è stata espressa la mancata intesa da parte della predetta Conferenza permanente (rep. atti n. 42/CSR) sullo schema di decreto presentato dal Ministero della salute di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, «viste le criticità sollevate da parte della Regione Campania".
Il Governo si è altresì impegnato - si legge sempre nella Delibera - a reperire gradualmente e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, le risorse eventualmente necessarie a consentire la completa attuazione del decreto.
"In data 21 aprile 2022, il tentativo di raggiungere un’intesa in sede di Conferenza permanente
per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, in seduta straordinaria, ha avuto esito negativo".
"L’entrata in vigore del predetto provvedimento - prosegue la delibera - costituisce una tappa necessaria, secondo quanto previsto dalla programmazione comunitaria, da raggiungere entro il 30 giugno 2022" ed è urgente dunque "consentire l’adozione, dall’entrata in vigore" del decreto.
"Preso atto che è decorso il termine dei trenta giorni dalla prima seduta della Conferenza Stato-regioni in cui l’oggetto è posto all’ordine del giorno, previsti dall’art. 3, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, oltre il quale il Consiglio dei ministri può provvedere con deliberazione motivata", la delibera autorizza "l’adozione del decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante «Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale», ai sensi dell’art. 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004, n. 311.
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( red / 04.05.22 )
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