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Regioni.it

n. 4286 - lunedì 2 maggio 2022

Sommario
- Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027: via libera ad aree tematiche ed obiettivi strategici
- La posizione sul Documento di Economia e Finanza 2022 (Def)
- Agricoltura: deciso il riparto per il controllo della peste suina africana
- Trasporti eccezionali: in attesa delle linee guida, prorogare la disciplina vigente
- Monitoraggio Sentenze Corte Costituzionale gennaio-aprile 2022
- Gazzetta Ufficiale: la rassegna di aprile

Documento della Conferenza delle Regioni del 28 aprile

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Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027: via libera ad aree tematiche ed obiettivi strategici

(Regioni.it 4286 - 02/05/2022) La Conferenza Stato-Regioni del 28 aprile ha espresso parere favorevole al documento che individua le aree tematiche e gli obiettivi strategici per la ripartizione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027. La proposta è stata presentata dalla ministra Mara Carfagna, che ha confermato ai rappresentanti delle Regioni l'obiettivo di arrivare all'approvazione definitiva della programmazione FSC entro l'estate.
Il "via libera" della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stato però condizionato all’accoglimento di un  emendamento con cui si ribadisce "l’importanza degli interventi per gli impianti a fune nell’area tematica “Trasporti e mobilità”. In particolare, al termine del primo paragrafo "Trasporti e mobilità", la Conferenza delle Regioni ha chiesto di inserire le parole “e impianti a fune”. In questo modo - sottolineano le Regioni - si riconoscono gli impianti a fune come uno dei sei ambiti settoriali.
Per la Regione Piemonte è stata  "Vinta la battaglia affinché per il potenziamento degli impianti a fune italiani possano essere usate anche le ingenti risorse del Fondo sviluppo e coesione. Una battaglia partita dal Piemonte, terra olimpica e di lunga tradizione per tutti gli sport outdoor legati alla montagna, che ha trovato il sostegno delle altre Regioni e a cui nelle scorse ore la Conferenza Stato-Regioni ha finalmente dato il proprio via libera. Un risultato estremamente importante per cui il Piemonte si è battuto perché ne va della tutela di un patrimonio di infrastrutture indispensabile per garantire la vita economica delle nostre montagne e di coloro che ci vivono".
Il documento che ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza ha comunque accolto gran parte delle proposte emendative giunte dalle Regioni.
La prima è riferita al fatto che l’espressione “aree interne” costituisce un’espressione generica e più ampia delle aree contenute nella Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) e, quindi, come l’intero insieme dei Comuni intermedi, periferici e ultra periferici.
La seconda è relativa all'esigenza di accogliere un emendamento (il n. 57) con la precisazione che la richiesta non riguardava la costruzione di nuove strade, ma il potenziamento di quelle già esistenti con la finalità di messa in sicurezza antisismica di ponti e viadotti e garantire ulteriormente il grado di resilienza nelle Regioni/Province con problemi di vulnerabilità sismica.
La terza raccomandazione si riferisce ad un altro emendamento (il n. 96) su sistemi BRT,(bus rapid transit) accolto con riformulazione compatta che però limiterebbe la realizzazione dei servizi BRT alle sole strade urbane e periurbane, escludendo l’ambito extraurbano. Per questo la Conferenza delle Regioni ha chiesto "di eliminare il riferimento a ‘urbane e periurbane’ (pag. 37 del documento) oppure di inserire un punto che chiarisca l’ammissibilità del BRT anche in ambito extraurbano".
Il quarto tema sollevato è relativo all’emendamento sugli ivasi (il n. 107) che è stato parzialmente accolto. Per le Regioni è però necessario "esplicitare nel testo del documento quanto affermato nella nota di riscontro dell’Agenzia coesione, chiarendo che la realizzazione di nuovi invasi non è intervento escluso del tutto, ma ammissibile a determinate condizioni".
Come quinta raccomandazione si chiede di integrare il paragrafo (a pag. 39), relativo alle “politiche di Mobilità Urbana Sostenibile in sinergia con gli interventi di riqualificazione degli spazi pubblici aperti” con l’aggiunta dei sistemi ettometrici. la proposta è di aggiungere il seguente periodo“…Gli interventi di ridisegno della mobilità possono riguardare piste ciclabili, sistemi ettometrici, percorsi e spazi aperti, ma anche spazi intermodali o “slow streets” destinate alla mobilità su gomma”.
"La Conferenza delle Regioni, su proposta della Commissione Affari Europei, guidata dalla Sicilia -scrive sui Facebook il Vocepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao - ha approvato il parere sull’individuazione delle aree tematiche e degli obiettivi strategici del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-27 che conta su risorse ingenti di cui circa 6 miliardi per la Sicilia. Per la prima volta - ha sottolineato Armao - la condizione di insularità e le misure di riequilibrio divengono prioritarie. La programmazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per il ciclo 2021-2027 interviene in una fase di forte mobilitazione per il rilancio degli investimenti e l’attuazione di riforme per l’intero Paese a seguito della Pandemia. Il documento approvato stabilisce le aree tematiche e gli obiettivi strategici degli interventi per il Mezzogiorno, cui sono destinati l’80% delle risorse del FSC".
La dotazione iniziale del FSC 2021-2027 - spiega una nota della Ministra del Sud, Mara cCrfagna - ammonta a 73,5 miliardi di euro, la più alta mai raggiunta. L'80% delle risorse è destinato per legge al Mezzogiorno. Risorse considerevoli che - spiega la ministra - "consentono interventi coordinati capaci di imprimere una spinta alla ripresa economica e allo sviluppo innovativo del Paese e particolarmente alle aree più fragili del Sud e dell'Italia interna". 
La definizione degli obiettivi strategici (sulla base di dodici aree tematiche) è avvenuta a partire dal confronto avviato con le amministrazioni centrali già titolari di Piani di Sviluppo e Coesione nella precedente programmazione. Ad arricchire il documento è intervenuto quindi il dialogo con le Regioni, aperto a partire dall'iniziativa pubblica Uniamo l'Italia, organizzata dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale nel dicembre 2021 (rivedi qui l'iniziativa con i video di tutti gli interventi). 
L'effettiva programmazione del FSc, con la relativa assegnazione delle risorse, dovrà vedere l'approvazione del CIPESS. L'obiettivo espresso dal ministro Carfagna è di concludere il percorso entro l'estate.
La programmazione del ciclo 2021-2027 del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (leggi che cos'è) giunge in una fase di forte mobilitazione per il rilancio degli investimenti e l’attuazione di riforme per l’intero Paese, in particolare per il Mezzogiorno, al quale è destinato l’80% delle risorse del FSC. L’obiettivo condiviso di tutti gli interventi (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Piano Complementare, Fondi strutturali e lo stesso FSC) è la riduzione del divario ampio e inaccettabile che riguarda le condizioni di cittadinanza e del fare impresa. 
A tale scopo, il FSC può contare su una dotazione pari a 73,5 miliardi di euro, stabilita dalla Legge di Bilancio 2020, la più alta mai registrata. Una parte di tali risorse è stata utilizzata per alcuni interventi, cosicché la disponibilità complessiva del Fondo registrata il 28 febbraio 2022 era pari a circa 58,6 miliardi di euro. Tra gli investimenti finanziati con i 7,42 miliardi di euro impiegati ricordiamo: 
- la realizzazione di 273 interventi infrastrutturali per un valore complessivo di quasi 6,3 miliardi di euro (leggi qui); 
- interventi di immediata attuazione o da completare da parte delle Regioni (leggi qui); 
- il Contratto Istituzionale di Sviluppo riservato ai territori del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016-2017 (leggi qui); 
la bonifica delle 'baraccopoli' di Messina e la ricollocazione delle famiglie residenti (leggi qui). 
Per utilizzare al meglio le risorse ancora da assegnare, si rende necessaria una svolta rispetto al passato nella capacità effettiva di spesa, per la quale occorre: utilizzare le semplificazioni normative e amministrative garantite dalle nuove disposizioni in vigore per il PNRR; individuare un soggetto pubblico centrale che garantisca coerenza di piano e accompagni tutte le procedure attuative; privilegiare strumenti operativi che favoriscano il coinvolgimento dell’iniziativa privata e velocizzino le procedure esecutive. Le amministrazioni cui verranno assegnate le risorse FSC dovranno garantire criteri di rapidità e certezza nei tempi delle procedure. 
Il FSC deve operare in coordinamento e complementarietà funzionale con PNRR e programmazione dei Fondi strutturali, finanziando anche interventi necessari ma non previsti o non possibili con gli altri strumenti. Grazie all’arco temporale più lungo che gli interventi del FSC possono ricoprire, essi possono proseguire – anche dopo la realizzazione del PNRR – la politica di investimento nei settori in cui ancora sussistano fabbisogni da soddisfare e divari territoriali da colmare. Inoltre, il FSC può finanziare anche investimenti in settori non ricompresi nelle missioni del PNRR, non ammissibili a finanziamento o non sufficientemente finanziati dagli altri strumenti di programmazione europei. 
Le risorse del FSC 2021-2027 sono impiegate su obiettivi strategici, declinati per 12 aree tematiche: 
On line la sintesi degli obiettivi strategici relativi alle singole aree, cliccando sul relativo titolo o scaricando qui l' e-book. predisposto dal dipartimento.
Gli obiettivi strategici sono stati definiti dopo aver recepito le proposte delle Amministrazioni interessate e al termine della consultazione pubblica, voluta dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, dal titolo 'Uniamo l'Italia' (scopri di cosa si tratta e rivedi gli interventi). 

Link: sintesi degli obiettivi strategici del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 



( red / 02.05.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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