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Insularità: passa al Senato in prima lettura il riconoscimento in Costituzione
(Regioni.it 4283 - 27/04/2022) Sul riconoscimento dell’ ‘Insularità’ in Costituzione il Senato ha dato il via libera al disegno di legge che ora andrà alla Camera per la seconda lettura.
Anche il Senato ha quindi sancito nella Costituzione che le Isole siano equiparate e create le condizioni per la pari competizione con il resto del territorio. Si tratta del DDl costituzionale di modifica dell’articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento del grave e permanente svantaggio naturale derivante dalla condizione d’insularità
“Esprimo sincera soddisfazione – commenta il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci – per il voto unanime espresso dal Senato sul disegno di legge costituzionale per il riconoscimento delle condizioni e dei limiti dell'insularità. Con questo riconoscimento si verrà a eliminare un'ingiustizia che dura da quasi ottant'anni”.
Per Gaetano Armao, vicepresidente della regione Sicilia, è un altro passo avanti per "il riconoscimento dell’insularità in Costituzione, che interviene qualche giorno dopo l’approvazione da parte della Commissione sviluppo Regionale (REGI) del Parlamento Europeo, della proposta di risoluzione sulle isole presentata dal presidente Y. Omarjee. Risoluzione che sarà esaminata dal Parlamento europeo il prossimo giugno. La questione dell’insularità diviene sempre più centrale nell’agenda politica nazionale ed europea anche grazie al contributo ed alle iniziative intraprese della Regione Siciliana insieme alla Regione Sardegna. Una volta divenuto parametro costituzionale ogni atto normativo o amministrativo dovrà essere valutato in termini di compatibilità con le misure perequative e di compensazione imposte dalla norma.
Per Gaetano Armao, vicepresidente della regione Sicilia, è un altro passo avanti per "il riconoscimento dell’insularità in Costituzione, che interviene qualche giorno dopo l’approvazione da parte della Commissione sviluppo Regionale (REGI) del Parlamento Europeo, della proposta di risoluzione sulle isole presentata dal presidente Y. Omarjee. Risoluzione che sarà esaminata dal Parlamento europeo il prossimo giugno. La questione dell’insularità diviene sempre più centrale nell’agenda politica nazionale ed europea anche grazie al contributo ed alle iniziative intraprese della Regione Siciliana insieme alla Regione Sardegna. Una volta divenuto parametro costituzionale ogni atto normativo o amministrativo dovrà essere valutato in termini di compatibilità con le misure perequative e di compensazione imposte dalla norma.
L’insularità - spiega Armao - costa alla Sicilia tra i 6,04 e i 6,54 miliardi di euro l'anno, un valore tra il 6,8 e il 7,4% del Pil regionale e circa 9miliardi di euro l’anno alla Sardegna, a fronte di un PIL regionale di circa 20 miliardi di euro".
Il presidente della regione Sardegna, Christian Solinas, commenta: "Oggi possiamo sentire sempre piu' vicino il riconoscimento di quei diritti troppo a lungo negati, che si riflettono in maniera evidente e drammatica sui trasporti, sull'isolamento e lo spopolamento dei territori, sulla mancanza di infrastrutture, sullo sviluppo socio-economico e sul la carenza del sistema delle reti in genere”.
"Attendiamo fiduciosi il prossimo passaggio parlamentare, quello della Camera, che auspichiamo possa segnare un nuovo corso per la Sardegna e per i sardi", quindi aggiunge Solinas: "Dobbiamo proseguire nel percorso avviato sulle entrate", ribadisce Solinas, "che grazie agli accordi da me sanciti con il Governo ha portato alla riduzione di 77 milioni l'anno del contributo alla finanza pubblica consentendo alla Sardegna un risparmio di 308 milioni sul prossimo quadriennio, e ha assegnato dal 2021 alla nostra Isola i primi 66 milioni a compensazione dei maggiori oneri sostenuti sulla base della condizione di insularita', che diventano 100 milioni all'anno a regime, sempre come acconto, dal 2022 (266 milioni nel triennio, fino a nuova intesa)".
“E' necessario, con il sostegno del Governo, portare avanti con forza anche le nostre rivendicazioni a Bruxelles", afferma sempre il presidente della Regione Sardegna: “Chiediamo una revisione profonda della normativa europea, per renderla piu' rispondente alle sfide dei nostri territori”.
Il presidente della regione Sardegna, Christian Solinas, commenta: "Oggi possiamo sentire sempre piu' vicino il riconoscimento di quei diritti troppo a lungo negati, che si riflettono in maniera evidente e drammatica sui trasporti, sull'isolamento e lo spopolamento dei territori, sulla mancanza di infrastrutture, sullo sviluppo socio-economico e sul la carenza del sistema delle reti in genere”.
"Attendiamo fiduciosi il prossimo passaggio parlamentare, quello della Camera, che auspichiamo possa segnare un nuovo corso per la Sardegna e per i sardi", quindi aggiunge Solinas: "Dobbiamo proseguire nel percorso avviato sulle entrate", ribadisce Solinas, "che grazie agli accordi da me sanciti con il Governo ha portato alla riduzione di 77 milioni l'anno del contributo alla finanza pubblica consentendo alla Sardegna un risparmio di 308 milioni sul prossimo quadriennio, e ha assegnato dal 2021 alla nostra Isola i primi 66 milioni a compensazione dei maggiori oneri sostenuti sulla base della condizione di insularita', che diventano 100 milioni all'anno a regime, sempre come acconto, dal 2022 (266 milioni nel triennio, fino a nuova intesa)".
“E' necessario, con il sostegno del Governo, portare avanti con forza anche le nostre rivendicazioni a Bruxelles", afferma sempre il presidente della Regione Sardegna: “Chiediamo una revisione profonda della normativa europea, per renderla piu' rispondente alle sfide dei nostri territori”.
( gs / 27.04.22 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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