(Regioni.it 4277 - 15/04/2022) Il 16 marzo la Conferenza Unificata ha dato il via libera al Decreto per “definizione delle modalità per l’individuazione e la gestione delle zone silenziose di un agglomerato e delle zone silenziose in aperta campagna”.
La Conferenza delle Regioni ha espresso un parere favorevole (condizionandolo però all'abrogazione di due commi dell'articolo 5) dopo aver constatato positivamente che la nuova bozza di Decreto presentata dal MiTE accoglie molti degli emendamenti suggeriti dalle Regioni e dalle Province Autonome. Nel documento consegnato al Governo le Regioni hanno però evidenziato che il testo dell'articolo 5, è stato modificato in maniera radicale ed incompatibile con quanto discusso e concordato con il ministero della Transizione ecologica in sede di riunione tecnica. L’articolo, infatti, al comma 1 riporta correttamente il compito delle Regioni di "promuovere" l'individuazione da parte dei Comuni delle aree da classificare come "zone silenziose", riconoscendo la richiesta avanzata dalle Regioni che l’iniziativa nell’individuazione delle aree candidate parta dai Comuni e non dalle Regioni, in coerenza con quanto disposto dal Decreto legislativo. Un'impostazione iniziale che secondo le Regioni è però totalmente stravolta ai commi 2 e 4 del medesimo articolo 5, ove sono previsti adempimenti specifici a carico delle Regioni.

Per questo la Conferenza delle Regioni non ha ritenuto possibile esprimersi positivamente in merito allo schema di decreto, salva la disponibilità da parte del ministero di procedere ad una riformulazione dell'articolo conforme alle indicazioni rese in sede interregionale e di riunione tecnica di “Gruppo Misto”.

Per questo motivo la Conferenza delle Regioni ha espresso un parere favorevole, condizionandolo però alla soppressione dei commi 2 e 4 dell’articolo 5 del provvedimento.
Sempre il 16 marzo la Conferenza delle Regioni ha approvato la tabella di riepilogo delle risorse regionali concesse nell’anno 2021 per l'associazionismo comunale.  Un paaso importante per la successiva erogazione delle risorse destinate a tale scopo perchè l'articolo 4 dell'Intesa del 1 marzo 2009 n. 936, prevede che solo dopo la procedura di individuazione delle Regioni, lo Stato trasferisca, entro il 30 aprile di ogni anno, le risorse alle Regioni. La tabella  - che riporta quindi le risorse regionali concesse per la gestione associata di funzioni comunali nell’anno 2021 ai fini del riparto del Fondo per l’associazionismo intercomunale anno 2022 - è stata poi trasmessa dal Segretario Generale della Conferenza delle Regioni al Direttore Centrale per la Finanza locale del Ministero dell’Interno.