(Regioni.it 4275 - 13/04/2022) Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sulla proposta di legge sulla Organizzazione dei servizi pubblici locali dell'ambiente spiega che “sono state mutuate delle buone pratiche. Criteri di efficienza della gestione nel governo di questi ambiti sono possibili solo se c'è una integrazione tra di loro. Negli anni passati la politica, in merito alla riforma delle Ato, preferì optare per cinque ambiti piuttosto che per tre. Oggi la politica ha avuto il coraggio di seguire gli esempi di Regioni, non di centrodestra, quali l'Emilia Romagna e la Puglia che hanno un'unica Ato regionale”.

“Quella che abbiamo presentato non è una legge di riforma – afferma Occhiuto - contro il sistema delle autonomie locali, o una riforma contro i sindaci della Calabria negli ambiti del servizio idrico e quello dei rifiuti”.

Inoltre Occhiuto ha ripercorso la vicenda del bando, finanziato con fondi europei e fondi del Pnrr, "poi bocciato per la Calabria, perché doveva essere individuato un soggetto attuatore che fu costituito nell'immediatezza dei termini dello stesso bando, e per questo impedì una valutazione europea sul suo operato. Il risultato è stato quello di far perdere alla Calabria un'occasione importante non perché mancava una scheda o non solo perché mancava una scheda, ma perché il soggetto attuatore era stato costituito nello stesso giorno di scadenza dei termini di quel bando”.