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Fauna selvatica, crisi comparto latte ed emergenza climatica: confronto degli Assessori col Sottosegretario Vannia Gava
(Regioni.it 4268 - 04/04/2022) "C'è grande preoccupazione per la situazione climatica, dovuta a una persistente mancanza di acqua, che fa presagire purtroppo una difficile stagione estiva, soprattutto in alpeggio". Ad affermarlo è l'assessore all'Agricoltura della Regione Valle d'Aosta, Davide Sapinet, che il 31 marzo (vedi anche il comunicato del coordinatore, Federico Caner, assessore del Veneto, "Regioni.it" n. 4267) ha partecipato, a Roma, alla Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, organo che riunisce tutti gli assessori regionali all'Agricoltura. Ha partecipato anche Vannia Gava, sottosegretaria alla Transizione ecologica. La carenza d'acqua va ad aggiungersi alla grave crisi economica dovuta ai rincari dei prezzi dell'energia e delle materie prime, aggravata dalla guerra in Ucraina, che sta tenendo sotto scacco il settore agricolo. "In un territorio di montagna come la Valle d'Aosta la crisi attuale non ha ripercussioni solo economiche, ma genera ricadute molto più pesanti", spiega Sapinet, per questo "per la zootecnia di montagna deve essere posta un'attenzione particolare". Se "una piccola azienda in montagna è costretta a chiudere - precisa l'assessore - è tutto un mondo che ne viene colpito e questo rappresenta anche una grave perdita per la tutela e la salvaguardia del territorio". E aggiunge: "Anche per i temi riguardanti più specificatamente la produzione di latte, deve essere chiaro quali sono le differenze tra la produzione in montagna e quella in pianura. Tutto ciò significa che, nel quadro di un sostegno generale alla zootecnia, la zootecnica di montagna deve poter contare su interventi calibrati sulle sue specificità".
Per quanto riguarda poi la “Gestione della fauna selvatica è giunto il momento di dare risposte immediate ed efficaci alle istanze delle aziende che operano nel settore agricolo e zootecnico. Non abbiamo più tempo da perdere, occorre agire ora, d’urgenza, con provvedimenti rapidi e concreti anche per controbilanciare gli effetti di una crisi che incide direttamente sui costi di produzione e approvvigionamento”. Così, il vice presidente della Giunta regionale e assessore all’agricoltura della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, dopo l’incontro della commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, alla presenza del sottosegretario del Ministero della transizione ecologica Vannia Gava, convocato per avanzare proposte concrete in merito alle criticità legate alla gestione della fauna selvatica e all’agricoltura sostenibile. Le Regioni hanno concordato sulla necessità di porre in essere provvedimenti immediati e d’urgenza che prevedano, tra l’altro, dei piani di controllo da attivare con la tecnica della braccata, l’ampliamento dell’attività venatoria, ovvero dei tempi di caccia agli ungulati, e interventi tesi ad esercitare piani di controllo anche all’interno delle aree protette. Inoltre le regioni chiedono decisioni urgenti anche sul fronte del pagamento dei danni da fauna selvatica agli agricoltori, attingendo alle risorse provenienti dalle concessioni governative per l’esercizio venatorio e ad una riforma dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) su base regionale. “È un problema non più differibile – ha dichiarato l’assessore Imprudente – che va affrontato con la massima serietà ed utilizzando tutti gli strumenti a disposizione delle Regioni e del Governo. Da parte nostra, fino ad ora abbiamo esperito tutti le azioni possibili, ovviamente nei limiti consentiti dalla legge. Noi Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione – ha detto ancora Imprudente – ma abbiamo chiesto al Governo, che tramite il sottosegretario Vannia Gava, si è detto disponibile, misure urgenti ed eccezionali che consentano di intensificare l’attività venatoria sugli ungulati e la possibilità di agire anche sulla sovrabbondanza di cervi e caprioli, che danneggiano le colture di pregio come le vigne, gli ulivi e gli impianti di piante tartufigene”. (Regflash) US 220402
A Roma durante la Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa ha affrontato il problema della fauna selvatica sul territorio nazionale e sui territori coinvolti dalla peste suina africana. “Abbiamo sottoposto al sottosegretario il grave problema soprattutto della gestione dei cinghiali che interessa il Piemonte, mettendo in evidenza i limiti d’azione che ci vengono imposti a parità di tutto il territorio nazionale. Abbiamo bisogno di soluzioni pratiche ed emergenziali e non solo teoriche rivolte sia per le zone interessate dalla peste suina africana che in quelle libere. L’esasperazione dei territori e delle aziende agricole piemontesi ha raggiunto livelli insostenibili e non si può più attendere anche perché riscontriamo continue difficoltà per poter attuare quello che noi riteniamo utile per risolvere questa emergenza”, sottolinea l’assessore Marco Protopapa. In Commissione politiche agricole è stato poi affrontato un altro importante argomento, la crisi del comparto del latte. “I costi delle materie prime e dei beni di consumo stanno aumentando in modo esponenziale e in tutte le regioni italiane – prosegue l’assessore Protopapa – Pertanto in qualità di rappresentanti regionali abbiamo proposto un momento d’incontro, nella forma di stati generali tra le Regioni, con l’obiettivo di creare un documento comune che prenda in considerazione la situazione critica in atto e che sia a tutela delle aziende agricole colpite dai continui rincari delle materie di base, con l’effetto di determinare l’aumento in modo sconsiderato del costo di produzione”.
A Roma durante la Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa ha affrontato il problema della fauna selvatica sul territorio nazionale e sui territori coinvolti dalla peste suina africana. “Abbiamo sottoposto al sottosegretario il grave problema soprattutto della gestione dei cinghiali che interessa il Piemonte, mettendo in evidenza i limiti d’azione che ci vengono imposti a parità di tutto il territorio nazionale. Abbiamo bisogno di soluzioni pratiche ed emergenziali e non solo teoriche rivolte sia per le zone interessate dalla peste suina africana che in quelle libere. L’esasperazione dei territori e delle aziende agricole piemontesi ha raggiunto livelli insostenibili e non si può più attendere anche perché riscontriamo continue difficoltà per poter attuare quello che noi riteniamo utile per risolvere questa emergenza”, sottolinea l’assessore Marco Protopapa. In Commissione politiche agricole è stato poi affrontato un altro importante argomento, la crisi del comparto del latte. “I costi delle materie prime e dei beni di consumo stanno aumentando in modo esponenziale e in tutte le regioni italiane – prosegue l’assessore Protopapa – Pertanto in qualità di rappresentanti regionali abbiamo proposto un momento d’incontro, nella forma di stati generali tra le Regioni, con l’obiettivo di creare un documento comune che prenda in considerazione la situazione critica in atto e che sia a tutela delle aziende agricole colpite dai continui rincari delle materie di base, con l’effetto di determinare l’aumento in modo sconsiderato del costo di produzione”.
( red / 04.04.22 )
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