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Regioni.it

n. 4261 - mercoledì 23 marzo 2022

Sommario
- Pandemia: prudenti, non è finita
- Gelmini su PNRR, fondi per accoglienza profughi ucraini e legge quadro per l'autonomia
- Centri per l'impiego: Orlando ha firmato il decreto di riparto di70 milioni per il 2021
- Nuovi obbiettivi Pnrr: sovranità alimentare ed energetica
- Ue: sì ad aiuti di Stato per quadro temporaneo di crisi
- Posizioni sul Piano generale del censimento popolazione 2022-2031 e sul fondo per l'inclusione delle persone sorde

Documenti della Conferenza delle Regioni del 2 marzo, del 2 febbraio 2022 e del 16 dicembre 2021

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Posizioni sul Piano generale del censimento popolazione 2022-2031 e sul fondo per l'inclusione delle persone sorde

On line anche i documenti su conversione in legge del DL 228/2021 “disposizioni in materia di termini legislativi” e del DL 1/2022 misure urgenti per emergenza Covid-19, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti di formazione superiore

(Regioni.it 4261 - 23/03/2022) La Conferenza Unificata del 2 marzo ha sancito l'intesa sul Piano generale del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni 2022-2031. La Conferenza delle Regioni, l'Anci e l'Upi pur esprimendo l'intesa, hanno formulato alcune osservazioni riportate nel seguente documento congiunto.
Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 232, lettera a), della legge 27 dicembre 2017, n. 205, sul Piano generale del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni 2022-2031
Le Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’ANCI e l’UPI, esaminato il Piano Generale di Censimento 2022-2031, atto di pianificazione generale delle attività censuarie per il prossimo decennio e riconoscendone l’importanza fondamentale per la statistica ufficiale formulano le seguenti osservazioni
a. vista la necessità di definire le modalità e la periodicità di gestione del rilascio dei dati della popolazione a fini legali, non essendo indicato nel Piano Generale di Censimento l’anno di riferimento, pur ritenendo che non sia il PGC idoneo a integrazioni di natura legislativa, si sottolinea l’importanza di individuare con certezza tale entità al fine di non incorrere in erronee interpretazioni dovute ai molteplici riferimenti nei provvedimenti legislativi in vigore;
b. al fine di ottimizzare il sistema delle comunicazioni tra ISTAT e gli altri soggetti che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa ISTAT-Enti territoriali si auspica che i tavoli territoriali possano essere anche considerati come validi strumenti di partecipazione e occasione di informazione e approfondimento degli aspetti tecnico-metodologici delle attività censuarie svolte sul territorio;
c. preso atto che il PGC riporta nuove o possibili indagini con ricaduta sulle attività e sulle risorse che i Comuni devono programmare e gestire, si auspica la loro non sovrapposizione con altre attività legate al PSN, oltre ad una tempestiva informazione di dettaglio;
d. considerata la rilevanza che le informazioni censuarie rivestono ai fini di programmazione delle politiche ed interventi a livello locale, si auspica che possa essere definita e comunicata rapidamente una tempistica circa la diffusione dei dati e l’utilizzabilità dei micro dati.
A fronte di quanto sopra esposto, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’ANCI e l’UPI esprimono parere favorevole al Piano Generale di Censimento 2022-2031 sui lavori in esso previsti.
Nella stessa riunione della Conferenza Unificata, il 2 marzo è stato acquisito il parere sul Ddl per la conversione in legge del DL 4 febbraio 2022, n. 5, recante "misure urgenti in materia di certificazioni verdi Covid-19 e per lo svolgimento delle attività nell'ambito del sistema educativo, scolastico e formativo".  La Conferenza delle Regioni ha espesso un parere favorevole, condizionato all'accoglimento della clausola di salvaguardia per le Regioni a statuto speciale e per le Province autonome di Trento e di Bolzano.
come formulata nel documento trasmesso per via telematica.
Sempre nella Conferenza Unificata del 2 marzo è stato reso il parere sul decreto sui criteri e le modalità di utilizzazione delle risorse del "fondo per l'inclusione delle persone sorde e con ipoacusia", per l'anno 2021.La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al provvedimento con la seguente proposta di modifica contenuta in unl documento inviato per via telematica.
Posizione sullo schema di decreto del ministro per le disabilità, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze e con il ministro del lavoro e delle politiche sociali, recante i criteri e le modalità di utilizzazione delle risorse del "fondo per l'inclusione delle persone sorde e con ipoacusia", per l'anno 2021 
Parere, ai sensi dell'articolo 1, comma 458, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 e s.m
Punto 2) O.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime parere favorevole, con la proposta di modificare l’art. 3 (Criteri per l’individuazione dei progetti sperimentali di cui all’art. 2 lettera c), anche in continuità con quanto previsto dal DPCM 6 marzo 2020 e al conseguente avviso pubblico per il finanziamento di progetti afferenti le politiche di inclusione delle persone sorde e con ipoacusia (UPFPD – 0001453 – p – 03/07/2020), nei termini di seguito declinati:
Nuova formulazione dell’art 3.
Le risorse di cui all’art. 2, comma 1 lettera c), sono destinate al finanziamento di progetti individuati mediante avvisi pubblici, anche non competitivi, riservati alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, anche in forma consortile, tra loro e con gli enti del Terzo settore, di cui al D.lgs 3 luglio 2017, n. 117 maggiormente rappresentativi delle categorie beneficiarie, e favorendo la partecipazione delle autonomie locali, delle Aziende sanitarie locali e di eventuali altre istituzioni pubbliche tra cui gli istituti di studio e ricerca pubblici ovvero tramite accordi di collaborazione ai sensi dell’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241.
Le Regioni nella Conferenza Unificata del 2 febbraio hanno espresso un parere favorevole, ma condizionato, al Ddl di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228 recante “disposizioni urgenti in materia di termini legislativi”. Le condizioni poste dalla Conferenza delle Regioni riguardano l'accoglimento di alcuni emendamenti ritenuti prioritari contenuti nel documento inviatoal Governo (cfr. Posizione sulla conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228 recante “disposizioni urgenti in materia di termini legislativi”).
Sempre nella Conferenza Unificata del 2 febbraio è stato registrato il parere favorevole sul disegno di legge di conversione in legge del decreto legge 7 gennaio 2022, n. 1, recante “misure urgenti per fronteggiare l’emergenza covid-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore”. Anche in questo caso il via libera della Conferenza delle Regioni è stato condizionato all'accoglimento di alcuni emendamenti riportati in un documento inviato al Governo (cfr. Posizione sul disegno di legge di conversione in legge del decreto legge 7 gennaio 2022, n. 1, recante “misure urgenti per fronteggiare l’emergenza covid-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore”).
Dall'archivio dei documenti della Confererenza delle Regioni si riporta anche la posizione, espressa nella Conferenza Unificata del 16 dicembre 2021 sul decreto del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili recante l’emanazione dell’avviso pubblico relativo alle procedure per la presentazione delle proposte di interventi finalizzati alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti a valere sulle risorse del pnrr - m2c4 – i4.2. In quella sede La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso l’intesa, segnalando l’eccessiva ristrettezza dei tempi concessi alle Regioni e Province autonome per esaminare gli schemi di decreto e poter concordare una posizione comune ed ha richiesto che, in occasione del prossimo riparto delle risorse stanziate dal DL n. 121/2021, sia data priorità alle Regioni e Province autonome con capoluoghi di Provincia che non siano Città metropolitane e con livelli di inquinamento prossimi alle soglie massime fissate dall’Unione europea.


( red / 23.03.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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