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Emergenza Ucraina: a Palmanova, vertice delle Istituzioni in protezione civile e visita all'hub di stoccaggio mezzi e materiali
(Foto Ufficio Stampa) L'incontro dei Presidenti Draghi e Fedriga a Palmanova
(Regioni.it 4260 - 22/03/2022) Il 21 marzo Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è stato a Palmanova (Ud) alla sede locale della Protezione civile e all’hub dove sono stoccati i mezzi e i materiali in p artenza per l’Ucraina, accompagnato dal Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio. A seguire, ha partecipato alla riunione operativa con il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga e le autorità competenti. ha poi incontrato i volontari della Protezione civile. Al termine della visita ha rilasciato le dichiarazioni alla stampa.
"Il modo con cui abbiamo reagito a tutte le emergenze di questi ultimi due anni: integrare decisioni governo con quelle delle regioni e dei comuni.", ha detto, fra l'altro il Presidente dell Consiglio "Questa alleanza istituzionale, questo aver imparato a lavorare insieme, è un patrimonio che non dobbiamo dimenticare e che dobbiamo mantenere".
Il sostegno dell'Italia ai profughi in arrivo dall'Ucraina "non manchera'", ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, arrivando a Palmanova (Udine)."La decisione fondamentale è la decisione del governo di ascoltare gli italiani, di ascoltare la disponibilità, l'entusiasmo, l'accoglienza - ha detto Draghi - di ascoltare la loro bonta'. Questa decisione è presa, il sostegno all'accoglienza non manchera'".
"I fondi dell'Europa" per l'accoglienza dei rifugiati "verranno decisi nel prossimo Consiglio europeo, la Commissione è al lavoro su questo. Ci sarà un programma finanziato. Ci sono paesi più colpiti come la Polonia", ha detto il premier., e sull'accoglienza dei profughi ucraini ha aggiunto ""è importante il lavoro con il terzo settore, con cui c'è una straordinaria integrazione perché è stato considerato fin dall'inizio fondamentale per affrontare questo problema che è complesso: minori, donne, scuola, lingua, lavoro. Dobbiamo lavorare tutti insieme"".
“Voglio ringraziare il presidente del Consiglio, Mario Draghi per aver dato una svolta nel rapporto tra le Regioni e lo Stato centrale. Un sistema istituzionale di integrazione e di confronto che auspico diventi strutturale per affrontare le situazioni emergenziali, come è stata quella del Covid e quale è quella dei profughi provenienti dall’Ucraina”, ha sottolineato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, nel corso della riunione operativa di coordinamento dedicata all’emergenza profughi causata dalla guerra in Ucraina a cui ha partecipato presidente del Consiglio Mario Draghi, oltre al capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, al vicepresidente dell’Anci Matteo Biffoni, al presidente della Provincia Autonoma di Trento e coordinatore per la Protezione civile nella Conferenza delle Regioni Maurizio Fugatti, ai prefetti di Trieste e Udine, Annunziato Vardè e Massimo Marchesiello, e al vicegovernatore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi. Fedriga, dopo aver ringraziato i volontari della Protezione civile Fvg impegnati nell’allestimento del campo di Michalovce in Slovacchia, ha ribadito l’importanza del modello instaurato nei rapporti tra le Regioni e il Governo connotato da una efficace integrazione tra le politiche nazionali e quelle locali.
Un rapporto, come ha sottolineato Fedriga, fondato anche sul livello di condivisione che le Regioni hanno dimostrato di conseguire all'interno della Conferenza con il 98 per cento delle scelte votate all’unanimità.
A tal riguardo lo stesso presidente Draghi ha parlato di un’unità d’intenti come “patrimonio istituzionale da conservare”. Il Capo del Governo ha poi definito “commovente” la manifestazione d’affetto ricevuta dai volontari della Protezione civile Fvg al momento della partenza del convoglio di farmaci e dispositivi sanitari verso la città di Suceava, in Romania.
Da parte sua il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi ha sottolineato come il flusso dei profughi sia connotato dal fatto che si tratta per lo più minori e donne e quindi rappresenta una specificità alla quale va dato un determinato tipo di risposta. “Adesso - ha spiegato Riccardi -, come stiamo facendo, bisogna mettere a punto la sicurezza sanitaria delle persone che stanno arrivando in un quadro istituzionale di grande collaborazione e di unità d’intenti”. Nel corso della riunione è stata fatto un collegamento in videochiamata con il campo allestito dalla Protezione civile Fvg in Slovacchia, a Michalovce, a una trentina di chilometri dal confine con l’Ucraina. Una struttura costituita da 30 tende dove operano 28 volontari e capace di accogliere 250 persone. "A oggi non abbiamo chiarezza sui numeri" relativi ai profughi ucraini in fuga dalla guerra "da qui in prospettiva, perché è molto dinamica la situazione. L'Unione Europea parla di più di 4 milioni di persone fuggite dall'Ucraina: principalmente vanno nei paesi limitrofi ma ci aspettiamo un aumento", ha sottolineato il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. "Questo aumento - ha aggiunto Fedriga - deve essere declinato dal punto di vista dell'accoglienza nel nostro paese, se si presentera', e dal punto di vista della richiesta di sanita'" e della tutela dei minori, in particolare di quelli non accompagnati, che rientrano in una fascia d'eta' "totalmente diversa", piu' bassa, rispetto a quella di chi arriva "con l'immigrazione che abbiamo subito fino a ora".
Nel corso della riunione è stata fatto un collegamento in videochiamata con il campo allestito dalla Protezione civile regionale in Slovacchia, a Michalovce, a una trentina di chilometri dal confine con l'Ucraina. Una struttura costituita da 30 tende dove operano 28 volontari e capace di accogliere 250 persone.
Anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, è intervenuto al Comitato di protezione civile riunito a Palmanova. La protezione civile è un sistema - è stato sottolineatp nell'incontro - che mette assieme Stato e territori. E che ancora una volta, di fronte all’emergenza Ucraina, sta dando risposte efficaci ed efficienti, confermando l’alleanza tra Dipartimento nazionale e Regioni e Province autonome: una unità d’intenti confermata anche da iniziative come la colonna mobile del Trentino e dell’Alto Adige, partita questa mattina per portare sostegno in Moldavia alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra.
Ringraziando il presidente Maurizio Fugatti per il ruolo di coordinamento del Trentino nell’ambito della Commissione di protezione civile della Conferenza delle Regioni, Curcio ieri ha ricordato la partenza avvenuta della colonna mobile della protezione civile del Trentino e dell’Alto Adige diretta a circa 30 chilometri da Chișinău, capitale della Moldavia, ad appena 180 chilometri da Odessa. Con un carico di 17 container di materiale per l’allestimento di un campo di accoglienza per le persone che varcano le frontiere ucraine, oltre a 1 container di beni alimentari donati dalla Caritas.
Sottolineando la disponibilità del Trentino nell’ambito del sistema di protezione civile e nella solidarietà al popolo ucraino, il presidente Fugatti ha ribadito la capacità degli operatori e dei volontari del nostro territorio di rendersi disponibili, al servizio delle persone in difficoltà. Come hanno fatto coloro che stanno viaggiando alla volta della Moldavia, mettendo competenze e capacità organizzative per un’operazione di solidarietà che esprime il senso autentico dell’autonomia trentina.
Presente per il Trentino anche il dirigente Raffaele De Col, componente del comitato operativo ristretto per l’Emergenza Ucraina, nonché responsabile tecnico della Commissione di protezione civile della Conferenza delle Regioni e Province autonome.
( red / 22.03.22 )
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