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Ucraina: i Decreti del 25 e del 28 febbraio
(Regioni.it 4250 - 07/03/2022) Il Consiglio dei Ministri si è riunito il 25 ed il 28 febbraio per adottare alcuni provvedimenti relativi all'emergenza Ucraina.
Venerdì 25 febbraio 2022, alle ore 14.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge in materia di disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina. Infatti, gli sviluppi militari della crisi ucraina e le conseguenti decisioni che l’Italia, assieme ai Paesi alleati, ha assunto nel contesto della NATO, includono l’attivazione di una serie misure relative al rafforzamento della postura militare, a fronte della grave situazione di crisi in atto. In particolare, al fine sia di rassicurare gli alleati più esposti sul fianco est dell’Alleanza, che di svolgere un’azione di deterrenza nei confronti della Russia, il Consiglio Atlantico ha ribadito il potenziamento del dispositivo di forze dispiegato dalle nazioni nel contesto delle operazioni NATO già attive, e la disponibilità di un contingente di forze in elevata prontezza che gli alleati mettono a disposizione per affrontare le situazioni di crisi, quale quella attuale.
Su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio e del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, questo provvedimento prevede nello specifico:
- l’autorizzazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a derogare alle norme vigenti per l’erogazione di aiuti e assistenza a favore delle autorità e della popolazione dell’Ucraina;
- l’autorizzazione a 10 milioni di stanziamenti aggiuntivi finalizzati a un rafforzamento della funzionalità e dei dispositivi di sicurezza delle Sedi diplomatiche italiane, del personale e per la tutela di interessi e cittadini italiani all’estero;
- l’autorizzazione a interventi per potenziare l’operatività dell’Unità di crisi (con stanziamenti complessivi pari a 1,1 milioni di euro) e facilitare le procedure di assistenza ai cittadini italiani all’estero anche attraverso l’uso di applicativi informatici;
- la proroga per l’anno 2022 dei dispositivi NATO già in corso, ovvero la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della NATO, già autorizzati dal Parlamento per l’anno 2021:
1. presenza avanzata e rafforzata in Lettonia (enhanced Forward Presence), attraverso l’impiego del numero massimo di 250 unità di personale e 139 mezzi terrestri;
2. dispositivo per la sorveglianza aerea attraverso attività di Air Policing, che prevede l’impiego del numero massimo di 130 unità di personale e di 12 mezzi aerei, attualmente dislocati in Romania, e attività di pattugliamento aereo nell’ambito delle misure di rassicurazione degli alleati nel fianco est, attraverso 2 mezzi aerei (un rifornitore e un mezzo per raccolta dati);
3. dispositivo per la sorveglianza navale e attività di raccolta dati nell’area sud dell’Alleanza (Mediterraneo orientale e Mar Nero), attraverso l’impiego del numero massimo di 235 unità di personale, due mezzi navali e di uno ulteriore, secondo necessità, e di un mezzo aereo;
- la mobilitazione di ulteriori forze ad alta prontezza, denominate “Very High Readiness Joint Task Force-VJTF”, fino al 30 settembre 2022, attraverso l’impiego di 1350 unità, 77 mezzi terrestri, 2 mezzi navali (a partire dal secondo semestre 2022) e 5 mezzi aerei. Oltre alle misure appena descritte presenti nel decreto, nel contesto delle determinazioni in ambito NATO, l’Italia ha attivato interlocuzioni tecniche con singoli Paesi alleati, maggiormente esposti sul fianco est, al fine di verificare la possibilità di attivare ulteriori iniziative con caratteristiche simili alla missione già operativa in Lettonia, anche in termini di personale impiegato. Il decreto prevede anche la cessione alle autorità governative dell’Ucraina, a titolo gratuito, di mezzi e materiali di equipaggiamento militari non letali, rendendo disponibili equipaggiamenti per la protezione individuale per i militari ucraini e materiali per lo sminamento umanitario a favore della popolazione civile. La disposizione intende fornire risposta concreta alle richieste di supporto indirizzate alla Comunità internazionale, a cui l’Italia ha voluto contribuire.
Il Consiglio dei Ministri del 28 febbraio, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani e del Ministro dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti sulla crisi in Ucraina.
Il decreto interviene, alla luce dell’emergenza in atto, in diversi ambiti.
Difesa
In particolare, il provvedimento contiene una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al Ministro della difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. E’ prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti.
Energia
Una seconda parte si occupa del livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo si autorizza l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza.
La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili.
Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale.
Rifugiati
Il decreto prende prime misure per l’eventualità che una parte del flusso dei profughi si indirizzi presso il nostro Paese: in Italia vi è una cospicua presenza di cittadini ucraini, circa 250.000 persone.
Il provvedimento prevede, pertanto, il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Inoltre, si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.
Università
Infine, è istituito un apposito Fondo da 500 mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto. Al fine di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti sono stati stanziati 10 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali.
Altre deliberazioni hanno poi riguardato le iniziative di protezione civile anche attraverso la realizzazione di interventi straordinari ed urgenti a supporto delle operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, interventi da svolgersi durante lo stato di emergenza. (vedi notizia precedente).
( red / 07.03.22 )
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