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Bonomi: per Confindustria è necessario riscrivere PNRR e spostare gli obiettivi della transizione ecologica
(Regioni.it 4250 - 07/03/2022) Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ospite della puntata di “Mezz’ora in più” di Lucia Annunziata, su Rai 3, parlando delle conseguenze del conflitto russo-ucraino della crisi energetica sulla ripresa e sulle imprese italiane, ha ricordato, fra l'altro che "L’Italia stava già rallentando, prima della guerra, così come il problema energetico era già presente. Il conflitto ha accentuato la crisi energetica, fattore che mette più a rischio la ripresa, che è fondamentale per rispondere a debito pubblico emergenziale che questo Paese ha contratto".
L’impatto del caro-energia sull’attività economica italiana ha causato un forte rallentamento produttivo dell'industria: «La produzione industriale italiana è stimata in forte caduta a gennaio -1,3%, dopo -0,7% a dicembre», ha ricordato il 5 marzo il Centro studi di Confindustria indicando che «la contrazione è dovuta al caro-energia (elettricità +450% a gennaio 2022 su gennaio 2021) e al rincaro delle altre commodity che comprimono i margini delle imprese e, in diversi casi, stanno rendendo non più conveniente produrre».
In quest’ottica, ha aggiunto Bonomi, la nuova situazione creata con il conflitto in Ucraina e il balzo dei prezzi dell’energia impone di "riscrivere il Pnrr e allungarlo temporalmente» oltre che «spostare gli obiettivi della transizione ecologica", una riflessione che ha riscontratro l'immedoatta attenzione da parte della Conferenza delle Regioni (vedi notizia precedente). Confindustria chiederà al governo una serie di misure per una "strategia di medio lungo periodo" nell’energia fra cui "la sospensione del mercato Ets, nuovi impianti gnl magari in mare, l’aumento della produzione nazionale di gas e rinnovabili". Bonomi ha spiegato come non c’è ancora in agenda un incontro con il premier Draghi "ma ci sentiamo costantemente al telefono», «lui ha la situazione ben chiara".
Infine entrando nel dettaglio, il numero uno di Confindustria ha detto che "dobbiamo cambiare il nostro mix energetico, importare gas da altre nazioni, fare nuovi accordi come quello con l’Algeria, incentivare le rinnovabili. Soprattutto, dobbiamo sbloccare la burocrazia sulle rinnovabili: non è possibile metterci dieci anni per un impianto. Serve una strategie di indipendenza, è fondamentale per noi e per tutta l’Ue. Dobbiamo cambiare investimenti".
Fonte: www.ilsole24ore.com
RaiPlay: link alla puntata del 6 marzo del programma "Mezz'ora in più" di Lucia Annunziata
( red / 07.03.22 )
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