(Regioni.it 4239 - 18/02/2022) La riforma del rinnovo delle concessioni balneari è sempre all'ordine del giorno.
Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, spiega che “in Veneto abbiamo 700 concessioni  demaniali. Bene le gare, ma premiando l'identita', la storicita', gli  investimenti fatti e l'occupazione. Ci sono operatori che si sono  letteralmente inventati un fenomeno turistico quindi non possiamo  solo considerare gli operatori degli occupanti di uno spazio pubblico”.

Per Zaia “i prossimi mesi saranno  cruciali” e ricorda che “dietro ad ogni piccola  concessione c'e' la storia e l'identita' dei nostri territori”.

“Il Governo Draghi sta facendo bene, - afferma il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti - occorre rimboccarsi le maniche e tutti devono avere senso di responsabilità, credo che abbia ragione il presidente del Consiglio quando dice che i provvedimenti votati all'unanimità in Cdm devono essere difesi dalla forze politiche, ma noi non sediamo in Consiglio dei ministri, appoggiamo lealmente il Governo Draghi".

“Nel caso dei balneari credo che siano state fatte troppe promesse nel recente passato, che troppa velletarietà abbia innervato la politica italiana, che si è dimostrata con le gambe corte - sottolinea Toti - Adesso costruiamo un sistema che sia garanzia per le nostre imprese balneari che sono una peculiarità del sistema Italia. E' chiaro che trattare allo stesso modo concessioni balneari che valgono milioni di euro insieme ai piccoli stabilimenti familiari, marchi noti nel mondo insieme a spiagge di prossimità, è un qualcosa che va bene analizzato e ben costruito per evitare che quella che vuole essere un'ondata di concorrenza diventi in realtà una poderosa ingiustizia”. 
Zaia ribadisce di ritenere su questa linea lo stesso presidente Sergio Mattarella: "nel discorso del suo insediamento ha parlato dell'autonomia e ha ricordato il ruolo delle Regioni durante il Covid; e questo ruolo è espletato nella piena autonomia. Penso che questa attenzione da parte del Quirinale non sia irrilevante nel percorso che dovrà essere accompagnato. Adesso spetta a Palazzo Chigi rispondere".