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Pnrr: attivati nuovi protocolli e se ne firmano altri
(Regioni.it 4236 - 15/02/2022) Con il Pnrr si può “rendere l'Italia piu' resiliente agli inevitabili cambiamenti climatici” e più sostenibile, “massimizzando i livelli occupazionali e contribuendo alla riduzione del gap tra le Regioni”, afferma il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in merito allo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Per Cingolani “è importante evidenziare come il Pnrr includa misure fondamentali ma accia parte di un piu' ampio portafoglio di incentivi e riforme promosse dal ministero da introdurre per raggiungere gli obiettivi 2030 e 2050, quali i meccanismi di supporto alle rinnovabili (decreti Fer) o per la tutela dei parchi e delle biodiversita' (il programma Parchi per il Clima'). Il Mite ha titolarita' della porzione piu' rilevante della Missione 2 Rivoluzione verde e transizione ecologica' con 34,71 miliardi articolati su 26 investimenti e 12 riforme, suddivisi in 4 componenti: Economia circolare e agricoltura sostenibile; Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilita' sostenibile; Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; Tutela del territorio e della risorsa idrica”.
Per le aste sulla nuova capacita rinnovabile elettrica con il PNRR, spiega sempre Cingolani, "ora c'è un intero programma di visione da 5 + 5 anni che consente grande capacita di visione". E "a gennaio abbiamo aggiudicato 1,8 GigaWatt, un risultato importante se lo confrontiamo con precedenti aste, che andavano male, con meno di mezzo GW. C'era un problema di lunghezza burocratica e di autorizzazioni, questo è il primo effetto positivo dell'acceleramento sull'autorizzazione degli impianti".
“Nel corso del semestre prevediamo inoltre di emanare nuovi bandi per quasi 10 miliardi di euro: 'Sviluppo Agrovoltaico', 'Promozione rinnovabili per le comunita' energetiche e l'auto-consumo', 'Sviluppo del biometano', 'Rafforzamento smart grid', 'Interventi su resilienza climatica reti', 'Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento', 'Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano'”.
Un'attenzione particolare è rivolta alle Regioni del Sud: “Al momento si prevede che il Mezzogiorno possa essere il destinatario del circa il 40% delle risorse. Un particolare sforzo progettuale da parte dei proponenti e' pero' necessario perche' questa attenzione ex-ante' (ad esempio prevedendo in fase di bando una quota da destinare in via prioritaria al Sud) si traduca poi effettivamente in progetti concreti. A titolo di esempio, gli ultimi bandi attualmente in corso in ambito economia circolare (M2C1 1.1 e 1.2), al momento vedono richieste per meno del 30% dell'ammontare dalle Regioni del Sud”.
Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ribadisce che per il Mezzogiorno "noi ci siamo posti l'obiettivo del 56% delle risorse, non del 40%. Tale percentuale è stata una scelta politica, non il frutto di un algoritmo”.
Le tipologie di investimenti "previste nel Pnrr sono molto variegate: ci sono opere come la Salerno-Reggio Calabria di alta velocità e investimenti sulle nuove scuole. Pensare di avere lo stesso approccio per tutti i progetti sarebbe sbagliato”. Per questo, “abbiamo fatto, in primo luogo, una scelta di semplificazione delle procedure rispetto al Codice degli appalti per tutte le opere, anche quelle relativamente piccole, mentre per le opere di maggiore peso del Pnnr ci sono procedure speciali. Inoltre, è stata creata la Commissione Via dedicata al Pnrr”.
In pochi mesi “abbiamo distribuito con Regioni, Comuni e Province oltre 25 miliardi per progetti Pnrr e fondo complementare nel settore dei trasporti e delle infrastrutture”. Per le gare del 2022 e 2023 "abbiamo anche cambiato radicalmente i meccanismi di adeguamento ai costi dopo l'assegnazione dell'appalto, rendendoli molto più bilanciati e favorevoli alle imprese”.
Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato alla presenza del ministro per il Sud e per la Coesione territoriale, Mara Carfagna, cinque Protocolli d'intesa per sostenere l'azione degli Enti locali e delle scuole nel processo di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) "Istruzione".
“Il PNRR è un'azione collettiva. Il Ministero dell'Istruzione - dichiara Bianchi - si è attivato fin da subito a sostegno degli Enti locali, soggetti attuatori delle misure che riguardano la scuola. Con gli accordi che firmiamo oggi, lavoriamo insieme alle altre istituzioni e agenzie per essere vicini agli Enti locali e alle scuole, per svolgere un'azione di supporto nella partecipazione ai bandi, accelerando la realizzazione del Piano”.
( gs / 15.02.22 )
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