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Stop mascherine all'aperto: inizia fine pandemia

Piemonte su soggetti immunodepressi e quarta dose
"Il peggio della pandemia e' passato, guardiamo al futuro con rinnovata fiducia". Cosi' il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
Infine la regione Piemonte ha chiesto se i soggetti immunodepressi possano ricevere la quarta dose di vaccino anti Covid: "La quarta dose, esclusivamente per gli immunocompromessi, è oggetto di valutazione da parte della comunità scientifica. Solo dopo il pronunciamento dell'Aifa potrà eventualmente essere autorizzata". Così il ministero della Salute.
( gs / 11.02.22 )

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Pnrr: Fedriga, tavolo di monitoraggio su rafforzamento pubblica amministrazione è uno strumento utile
Brunetta: continuiamo l’impegno a fianco di Regioni, Province e Comuni per costruire la nuova Italia
( red / 11.02.22 )
European 112 Day
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Numero unico di emergenza: sinergia istituzionale grazie alla regia integrata tra Stato e Regioni
Strategia realizzata attraverso accordi tra il ministro dell’Interno ed i presidenti delle Regioni
(Regioni.it 4234 - 11/02/2022) Accesso gratuito con un solo numero a tutti i servizi di emergenza - sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco e soccorso in mare - con localizzazione del chiamante e con la garanzia di un servizio multilingue. Sono i punti di forza del Numero di emergenza Unico Europeo 1.1.2. che festeggia oggi 11 febbraio la sua Giornata europea.
Attualmente, il Numero Unico - informa un comunicato del Viminale - è attivo in 11 Regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Marche, Umbria, Sicilia e Province autonome di Trento e Bolzano), con 15 Centrali Uniche di Risposta (CUR) che garantiscono la copertura del 65% della popolazione italiana, pari a circa 35 milioni di abitanti.
Il modello organizzativo rappresenta una sinergia istituzionale grazie alla regia integrata tra Stato e Regioni, realizzata attraverso accordi tra il ministro dell’Interno ed i presidenti delle Regioni. Attraverso, poi, una Commissione consultiva del ministro dell’Interno vengono integrate tutte le componenti del NUE 112 (ministero dell’Interno, ministero dello Sviluppo Economico, ministero della Difesa, ministero dell’Economia e Finanze, dipartimento delle Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ministero della Salute e Conferenza Stato Regioni.
Mentre, a livello territoriale, sono le prefetture capoluogo di Regione a coordinare i gruppi di monitoraggio. Un percorso ormai consolidato che sta portando alla rapida definizione di nuovi accordi con le altre Regioni in cui il servizio non è ancora attivo.
La chiamata viene raccolta dalla Centrale Unica di Risposta (CUR) che, verificata l’autenticità, la inoltra con i dati di localizzazione del chiamante e del tipo di soccorso, alla sala operativa competente per l’intervento immediato. Le CUR effettuano un'azione di filtro delle chiamate improprie (non di emergenza), garantendo agli enti di soccorso di ricevere esclusivamente quelle richieste che necessitano del loro intervento. La chiamata di emergenza riceve normalmente una risposta entro cinque secondi e, nel caso in cui il contatto con la centrale non avvenga per qualsiasi ragione, l’utente viene immediatamente richiamato.
Nel corso del 2021, le Centrali Uniche di Risposta operanti sul territorio hanno gestito quasi 19 milioni di telefonate, assicurando la ricezione anche delle chiamate di emergenza generate direttamente dalle autovetture in caso di incidente automobilistico; ciò grazie al sistema e-call. Nel 2021 le segnalazioni gestite con tale modalità sono state circa 75.000.
Il Numero unico 112 assicura, inoltre, l’accesso al servizio da parte dei cittadini sordi. È, infatti, operativo dall’estate scorsa l'112Sordi che consente ai cittadini con tale disabilità di accedere al servizio di segnalazione delle emergenze attraverso un apposito sistema studiato e realizzato in linea con le direttive europee. Dalla sua attivazione ad oggi il servizio ha ricevuto circa 530 chiamate.
Partito come sperimentazione in Lombardia nel 2010, il numero unico per le emergenze 112 è ora attivo in 11 regioni, ma l'obiettivo è di arrivare ad avere lo stesso servizio in tutta Italia entro il prossimo anno. Nella giornata europea del Numero Unico di emergenza Europeo 112, lo ha spiegato il direttore generale di Areu (cioè l'azienda di emergenza urgenza della Lombardia) Alberto Zoli, che ha tracciato un bilancio di cosa è accaduto in questi dodici anni, da quando il servizio è stato avviato prima a Varese e poi in tutta la regione. Bastano due dati per spiegare i risultati: sono state 43,2 milioni le chiamate a cui gli operatori del servizio hanno risposto, facendo da primo filtro per poi girare le emergenze secondo il caso a polizia, carabinieri, 118 o vigili del fuoco, e soprattutto nonostante (anzi grazie) a questo filtro i tempi per processare le chiamate si sono ridotti di 45 secondi. Il filtro permette di 'scartare' le telefonate non appropriate (che sono oltre il 50%), ma anche di evitare ad esempio che carabinieri e polizia vengano entrambi chiamati da persone diverse su uno stesso evento. E in più, concentrando le risorse in alcune centrali operative (in Lombardia sono tre a Milano, Brescia e Varese) si possono avere attrezzature molto avanzate. Fra i servizi disponibili quello di traduzione, che permette di avere immediatamente l'assistenza di un interprete in 24 lingue diverse, e soprattutto come AML, l'advanced mobile location, che permette, una volta ricevuta una chiamata, di localizzare lo smart phone da cui viene fatta anche se non ha la geolocalizzazione attiva. Servizio essenziale per chi ad esempio ha incidenti nei boschi o non è in grado di dire dove si trova. Un caso come quello di Simon Gautier, trovato morto in un burrone nel Cilento dopo giorni di ricerche "non sarebbe accaduto" ha spiegato Zoli. La media di chiamate alle tre centrali dove lavorano 160 operatori è sceso dalle 18 mila iniziali alle 12mila perché "la gente ha imparato e sono diminuiti gli scherzi". E con la stessa modalità operativa a livello nazionale, si può anche andare in soccorso dei vicini: se la centrale della Liguria va in 'disaster recovery' interviene Milano, se succede in Friuli arriva in aiuto la centrale di Brescia. "Siamo orgogliosi di aver messo in piedi questa organizzazione - ha concluso - che nasce qua ed ora è nazionale".
Quella odierna è "Una giornata che celebra il riconoscimento di valore, impegno e professionalità delle donne e degli uomini che lavorano nelle Centrali uniche di risposta (Cur) e che sensibilizza i cittadini sul servizio di emergenza 112", lo ha detto il Vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia (con delega alla Protezione Civile), Riccardo Riccardi. "In regione l'anno scorso sono state gestite 596.378 chiamate di cui 339.302 di vera emergenza; sono state 2.295 le chiamate di utenti stranieri per le quali è stato attivato il servizio di interpretariato del 112 che supporta 17 lingue per offrire un efficiente servizio di emergenza anche agli stranieri. Servizio tanto essenziale quanto delicato a favore di tutta la popolazione".
La Centrale unica di risposta del Numero unico di emergenza 112 (Nue) del Fvg con sede nel centro operativo della Protezione civile a Palmanova, è attiva dal 2017 e garantisce un servizio sulle 24 ore 365 giorni l'anno. Dal 2018 è connesso anche alle Capitanerie di porto, per le emergenze in mare. Nella stessa sede si trovano la sala operativa regionale (Sor; numero verde 800 500 300) della Protezione civile e la sala operativa Fvg Emergenza sanitaria (Sores). Riccardi ha sottolineato che "lo scorso novembre è stata implementata, nel sistema gestionale del Nue112, la nuova modalità organizzativa dell'elisoccorso notturno le cui missioni" si svolgono con volontari di protezione civile con il 112 che fa da collettore per tutte le chiamate e "da dicembre è stato attivato alla Cur112 di Palmanova l'innovativo sistema di localizzazione l'advanced mobile location (Aml) che permette agli operatori della centrale di emergenza di ottenere precisi dati di localizzazione del chiamante, entro un raggio di 30 metri.
Ottantadue richieste di soccorso da agosto ad oggi, tutte risolte con successo. Sono i numeri incoraggianti della nuova procedura del 112 della Regione Lazio per il soccorso delle persone disperse in aree extraurbane. Si è tenuto questa mattina, presso i locali della Casa della Sicurezza di Regione Lazio a Roma, un incontro per fare il punto sui primi sei mesi di applicazione della nuova procedura 'Gestione chiamata di soccorso per persona dispersa/smarrita in ambiente impervio, montagna, grotta, località disabitata'. Alla riunione, coordinata dalla Prefettura di Roma, ha partecipato Livio De Angelis, direttore regionale 'Soccorso pubblico e 112 Nue' (Numero unico d'emergenza), insieme ai vertici di tutti gli enti del soccorso coinvolti nel progetto: Vigili del Fuoco, Forze dell'Ordine, Soccorso Alpino e Speleologico e 118. La presenza sul territorio regionale di ampie zone di grande valore naturalistico e il grande numero di appassionati di escursionismo e sport all'aria aperta, con tendenza ad aumentare in era Covid in cui la popolazione predilige luoghi aperti e poco frequentati per trascorrere momenti di svago, ha fatto registrare numerosi casi di richieste di intervento in emergenza in seguito a smarrimento o infortunio in zone impervie, montane o comunque lontane da centri abitati. Per questo motivo dall'agosto 2021 è stata varata questa nuova procedura per cui il Nue 112 geo-localizza l'infortunato e attiva, nei casi previsti, gli enti preposti all'intervento in località poco accessibili. "Grazie a questa nuova procedura e questo nuovo gruppo di lavoro per la sicurezza- commenta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - il Nue 112 sta sperimentando tecniche di geo-localizzazione innovative che permettono di individuare immediatamente le persone in difficoltà uscite per un'escursione o altro e dare risposte immediate per il loro salvataggio. La nuova procedura sta andando bene. Questo garantisce a chi lo desidera di poter vivere in sicurezza la natura".

( red / 11.02.22 )
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La Strategia Forestale Nazionale dei prossimi venti anni
Le strategie sono promosse dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in concerto con i Ministeri della Transizione Ecologica, della Cultura, dello Sviluppo Economico e della Conferenza Stato-Regioni, in ottemperanza del Testo Unico in Materia di Foreste e Filiere Forestali (D.lgs 34/2018).
Quindi Strategia Forestale Nazionale è uno strumento per delineare le politiche forestali nazionali nel contesto di quelle europee e degli accordi internazionali. Infatti si dà attuazione anche alla Strategia europea per la biodiversità 2030 e alla Strategia forestale 2030, integrando la Strategia nazionale per la bioeconomia per la parte legata al sistema foresta-legno.
La Strategia Forestale Nazionale incentiverà la tutela e l'uso consapevole e responsabile delle risorse naturali, con il coinvolgimento e azioni orientate dai criteri della sostenibilità e della collaborazione.
( gs / 11.02.22 )
Documenti della Conferenza delle Regioni del 9 febbraio

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Filiera vitivinicola: via libera in Stato-Regioni ad alcuni decreti

Il decreto - si legge in una nota diffusa dal ministero delle politiche agricole - è volto a sostenere e incrementare le esportazioni dei prodotti vitivinicoli all'estero e, nel contempo, attrarre verso i prodotti vitivinicoli un sempre maggiore numero di consumatori extra-UE e accrescere la consapevolezza di un consumo di qualità dei prodotti DOP e IG, ancora in contrazione a causa della pandemia da Covid-19.
I consorzi di tutela delle DOP, delle IG e delle attestazioni di specificità, per le loro specifiche funzioni di tutela, di promozione, di valorizzazione, di informazione del consumatore e di cura generale degli interessi relativi alle denominazioni, sono stati individuati come i soggetti che attueranno le campagne di divulgazione e informazione.
Le Regioni hanno espresso l'intesa presentando però un emendamento riportato in un documento inviato per via telematica al Governo (Atto).
Intesa sancita anche sul decreto concernente “disposizioni relative alla proroga di termini e deroghe alla normativa del settore vitivinicolo a seguito delle misure urgenti adottate per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Anno 2022. Anche in questo la Conferenza delle Regioni pur esprimendo l'intesa ha presentato un breve documento con la richiesta di valutare una proposta di modifica (Atto).
Infine parere favorevole sul decreto relativo a schedario viticolo, idoneità tecnico-produttiva dei vigneti e rivendicazione annuale delle produzioni, nell’ambito delle misure del Sian, secondo il testo riportato in un documento della Conferenza delle Regioni (Atto).
RINVIO
5. Parere, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti di prezzi nel settore elettrico.
RINVIO
6. Parere, ai sensi dell’articolo 64-ter, comma 7, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’interno, che disciplina le modalità di funzionamento del Sistema di Gestione Deleghe (SGD).
PARERE RESO
7. Parere, ai sensi dell’articolo 10, comma 4 del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83 convertito dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, sullo schema di decreto del Ministro del turismo, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro della transizione ecologica e il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, recante disposizioni applicative per l'attribuzione del credito d'imposta, di cui all’articolo 10 del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, a favore di strutture ricettive turistico-alberghiere, agrituristiche, termali e all’aria aperta ai sensi dell’articolo 79 del decreto- legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126.
PARERE RESO
8. Parere, ai sensi dell’articolo 47, comma 2, della legge 23 luglio 2009, n. 99, sul disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021.
RINVIO
PARERE RESO
Approvazione del report e del verbale della seduta del 2 febbraio 2022.
APPROVATI
1.Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul “Documento programmatico per percorsi della rete di emergenza -urgenza in chirurgia della mano”.
SANCITO ACCORDO
2.Intesa, ai sensi dell’articolo 10, comma 6, della legge 8 marzo 2017, n. 24, sullo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della salute e con il Ministro dell’economia e finanze, recante il regolamento per la determinazione dei requisiti minimi delle polizze assicurative per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e per gli esercenti le professioni sanitarie, dei requisiti minimi di garanzia e per le condizioni generali di operatività delle altre analoghe misure, anche di assunzione diretta del rischio e delle regole per il trasferimento del rischio nel caso di subentro contrattuale di un’impresa di assicurazione, nonché per la previsione nel bilancio delle strutture di un fondo rischi e di un fondo costituito dalla messa a riserva per competenza dei risarcimenti relativi ai sinistri denunciati.
SANCITA INTESA
3.Designazione, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del decreto interministeriale 27 luglio 2021, di un componente presso il Comitato impresa donna istituito dall’articolo 1, comma 104 della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
DESIGNAZIONE ACQUISITA
4.Designazione, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 9 giugno 2020, n. 47, come modificato dall’articolo 15, comma 2, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, di un rappresentante, con funzioni consultive, in seno al Comitato ETS.
DESIGNAZIONE ACQUISITA
5.Intesa, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 74, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole alimentarie e forestali concernente i compiti del Comitato tecnico del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN).
SANCITA INTESA
6.Intesa, ai sensi dell’articolo 1, commi 128 e 129, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, recante i criteri e le modalità di utilizzazione del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, - filiera vitivinicola.
SANCITA INTESA
7.Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali recante modifiche al DM 28 maggio 2021 concernente “Disposizioni relative alla proroga di termini e deroghe alla normativa del settore vitivinicolo a seguito delle misure urgenti adottate per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Anno 2022”.
SANCITA INTESA
8.Parere, ai sensi dell’articolo 8, comma 9, della legge 12 dicembre 2016, n. 238, sullo schema di decreto relativo a schedario viticolo, idoneità tecnico-produttiva dei vigneti e rivendicazione annuale delle produzioni, nell’ambito delle misure del SIAN recate dall’articolo 43, comma 1, del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76 convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020, n. 120.
PARERE RESO
( red / 11.02.22 )
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Accordi interregionali su cultura e internazionalizzazione
( gs / 11.02.22 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
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