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Regioni.it

n. 4231 - martedì 8 febbraio 2022

Sommario
- Fedriga ha convocato la Conferenza delle Regioni per il 9 febbraio alle 12.00
- Legge annuale sulla concorrenza: occorre un coinvolgimento attivo delle Regioni
- Fontana: maggiore autonomia per le Regioni
- Zaia: su autonomia Governo può scrivere una vera pagina di storia
- Ordinanza: via mascherine all'aperto dall'11 febbraio, obbligo con folla
- Abusivismo edilizio: osservazioni sul decreto che istituisce la banca dati nazionale

Stadi: verso capienza al 75% da marzo

+T -T
Ordinanza: via mascherine all'aperto dall'11 febbraio, obbligo con folla

Lazio: "aiutaMente Giovani" per l’assistenza psicologica

(Regioni.it 4231 - 08/02/2022) "Via mascherine all'aperto dall'11 febbraio anche in zona rossa, il provvedimento uscirà nella giornata di giovedì. Ora siamo all'inizio di una nuova fase, con la solita gradualità si allenteranno le altre misure come le mascherine al chiuso e il Green Pass", annuncia il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Inoltre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge 4 febbraio 2022, n. 5: Misure urgenti in materia di certificazioni verdi COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività nell'ambito del sistema educativo, scolastico e formativo.
Per limitare il contagio “in ambienti all'aperto in cui il distanziamento non è possibile, va considerato l'utilizzo di mascherine per il viso”, sottolinea il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). E per quanto riguarda Omicron: “ha un significativo vantaggio di diffusione e un aumento del rischio di trasmissione domestica rispetto a Delta". Inoltre è più stabile su superfici plastiche e pelle umana.
Comunque nell’ordinanza del ministero della Salute si dice sì allo stop alle mascherine all'aperto ma è obbligatorio averle con sè e utilizzarle in caso di assembramento. Restano invece obbligatorie al chiuso fino al 31 marzo 2022: "è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private" e " nei luoghi all'aperto è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti".
L'ordinanza a firma del ministro Roberto Speranza precisa che non hanno l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.
Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Si precisa inoltre che "l'uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio”.
L'ordinanza produce effetti a partire dall'11 febbraio 2022 e fino al 31 marzo 2022. Le disposizioni si applicano anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.
La Giunta provinciale di Bolzano è favorevole alle nuove misure annunciare a livello statale che allenteranno le restrizioni anti-Covid, ma avverte che "il problema non svanisce da un momento all'altro e l'attenzione si può abbassare", afferma il presidente della Provincia, Arno Kompatscher.
Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, invece sottolinea il problema della verifica del green pass con l'identità": “è inutile stabilire delle regole se non si decide chi deve fare i controlli”.
Per Zaia "si sono caricati di responsabilità i commercianti senza che questi avessero alcuna veste giuridica: penso che la cosa debba essere ripresa in mano. O si decide di dare potere al negoziante di vedere green pass e carta d'identità oppure ha ragione chi si lamenta”.
Si discute anche sulla possibilità di estendere l'obbligo del super Green pass agli artisti, al personale artistico e di accoglienza dello spettacolo, come ad esempio i lavoratori del teatro. La richiesta arriva dalla Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni, e la coordinatrice, Ilaria Cavo, spiega che l'intenzione di affrontare il tema “è nata durante il picco della pandemia, per fortuna superato, e quando i teatri pur potendo aprire a massima capienza, per le norme allora vigenti sulle quarantene, hanno dovuto bloccare le recite a causa di alcuni contagi".
Mentre la regione Lazio presenta il piano "aiutaMente Giovani" per l’assistenza psicologica ai giovani colpiti dalla pandemia, valutando l’accesso alle cure per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico: Si potenziano anche gli "Sportelli Ascolto" per il supporto e l'assistenza psicologica presso le scuole e il rafforzamento dei servizi territoriali per la salute mentale.
Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, spiega che “un adolescente su quattro presenta sintomi riconducibili alla depressione mentre uno su cinque ha disturbi di ansia. Queste cifre sono raddoppiate rispetto ai livelli pre-pandemia. Vogliamo rispondere a una situazione di criticità con politiche attive”.
Si lavora anche alla riapertura degli stadi a capienze piu' ampie, con gradualita' a partire dal 75% fino al 100%, fanno sapere il ministro della Salute, Roberto Speranza, e la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali: “un percorso graduale che prevede la riapertura a capienza massima degli impianti sportivi all'aperto ed al chiuso. Si lavora ad un primo allargamento, a partire dal 10 marzo, che porterà al 75% ed al 60% il limite delle capienze rispettivamente all'aperto ed al chiuso. Per poi proseguire con riaperture complete qualora la situazione epidemiologica continuasse il trend di calo”.
Intanto, l’Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali, fa sapere che nei reparti ordinari la percentuale dei posti letto occupati da pazienti con Covid-19 risale al 29% a livello nazionale (+1%) e, in 24 ore, aumenta anche in 8 regioni e province autonome.
Resta al 15% la percentuale di terapie intensive occupate. In 24 ore, però, cala in 8 regioni mentre cresce in tre.

 

 



( gs / 08.02.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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