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Pandemia: pressione ospedali è stabile
(Regioni.it 4225 - 31/01/2022) La pressione sugli ospedali è stabile e i numeri della pandemia sembrano andare verso un miglioramento, ma ancora è necessaria la massima attenzione.
“La diffusione di Omicron – afferma il ministro della Salute Roberto Speranza - sta seriamente minacciando la salute del mondo. Per questo dobbiamo continuare ad investire ogni possibile energia sulla campagna vaccinale”. Secondo gli ultimi dati dell’Agenas, L’Agenzia per i servizi sanitari regionali, resta al 16% la percentuale di terapie intensive occupate dai pazienti Covid in Italia.
L'Umbria con un +4%, raggiunge il 13% e crescono anche Emilia-Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (25%), Piemonte (20%) e la provincia di Trento (28%). Scendono Basilicata (6%), Calabria (15%), Liguria (16%), provincia di Bolzano (10%) e Marche (23%). Stabili le altre Regioni.
Cinque Regioni e la provincia di Trento sono oltre il 20%.
Resta al 30% la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area non critica. In Friuli Venezia Giulia, con un +3%, si arriva al 40%.
Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, spiega che “adesso dobbiamo completare la campagna di vaccinazione per i bambini piu' piccoli e dobbiamo mantenerci prudenti perche' nuove varianti possono sempre diffondersi. Quindi, per quello che ci riguarda in Campania, continuiamo a mantenere la mascherina, anche se a livello nazionale decidono diversamente”.
“Dobbiamo essere piu' prudenti che nelle altre regioni perche' - ribadisce De Luca - la densita' abitativa che c'e' in Campania non c'è in nessun'altra parte d'Italia; quindi, dobbiamo essere un po' piu' prudenti. Se sara' cosi' possiamo guardare, credo con fiducia, alle settimane e ai mesi che abbiamo davanti”.
Il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, invece annuncia che “per tutti gli over50 che ancora non si sono vaccinati da domani metteremo a disposizione l'accesso diretto in tutte le strutture di vaccinazione della regione in modo che anche gli ultimi ritardatari del vaccino abbiamo la possibilità di vaccinarsi e di farlo in tempo”.
Mentre il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, rileva che "il vero elemento qualificante è la zona rossa e quindi è inutile mettere le zone arancioni e le zone gialle. Andiamo dalla zona bianca alla zona rossa quando siamo in una situazione di reale emergenza”.
In Lombardia, spiega il vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, è iniziato un percorso di “potenziamento del suo sistema sanitario territoriale. Abbiamo adeguato il quadro normativo alle esigenze attuali e agli scenari futuri, oltre a migliorare la capacità di prevedere e di prevenire crisi sanitarie, anche attraverso la riorganizzazione e il rafforzamento della medicina territoriale”.
( gs / 31.01.22 )
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