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PNRR: Gelmini in audizione, Emiliano, Occhiuto e Bonaccini al Forum AGI
(foto ufficio stampa) fermo immagine dell'intervento della della Ministra Gelmini in audizione
(Regioni.it 4218 - 20/01/2022) "L'idea dei progetti bandiera e' quella di recuperare per ogni Regione una progettualita' simbolica che possa connotare il senso e la ratio del Pnrr rispetto a quel territorio. Stiamo procedendo con il presidente Fedriga ma devo dire anche con i singoli presidenti che hanno scelto tematiche tra le piu' diverse. Almeno 15 Regioni su 20 sono in una fase avanzata di definizione del proprio progetto bandiera". Lo ha detto la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, audita dalla commissione Bilancio alla Camera, nell'ambito dell'esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riferita all'anno 2021. Questo e' un lavoro che non e' stato completato ma almeno 15 Regioni su 20 sono in una fase avanzata di definizione del proprio progetto bandiera', ha poi aggiunto la ministra.
Inoltre le semplificazioni devono andare oltre il Pnrr. Auspico - ha sottolineato Gelmini - una semplificazione a tutto campo, che non si fermi ai fondi europei e ai tempi stringenti del Piano ma diventi un metodo di lavoro.
Il lavoro sul Pnrr ha visto un forte coinvolgimento degli enti territoriali. Vi e' stata una difficoltà iniziale nel coinvolgimento degli Enti locali - ha ammesso la ministra - ma alla fine e' prevalso un clima di leale collaborazione.
Abbiamo poi fortemente lavorato per quanto riguarda la connessione delle piccole isole. Un tema che mi sta molto a cuore avendo la delega per le piccole isole e avendo riscontrato come un deficit di connessione e di infrastruttura digitale abbia nel tempo penalizzato non solo il turismo ma soprattutto i diritti di cittadinanza dei residenti. Lo ha detto la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, audita dalla commissione Bilancio alla Camera, nell'ambito dell'esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riferita all'anno 2021. Abbiamo addirittura anticipato i bandi. Noi pensiamo che alla fine del 2022 ci sia la messa a terra delle infrastrutture digitali nelle piccole isole.
"Sul fascicolo sanitario elettronico vorremmo garantire una uniformita' nella gestione dei dati e nella gestione del fascicolo. Su questo il ministro Cingolani ha avuto l'idea di coinvolgere tre Regioni che siano particolarmente avanti su questo ambito e tre Regioni che hanno invece delle difficoltà proprio per capire come omogeneizzare e come uniformare l'utilizzo del fascicolo sanitario elettronico, ha spiegato la ministra.
Sul tema dell'energia, credo ci siano i margini, attraverso un'intesa con il ministro Cingolani, per rafforzare la sinergia con le Regioni e quindi provare ad andare oltre il 40% di fabbisogno energetico soddisfatto attraverso le fonti rinnovabili. E' quindi mia intenzione costruire un tavolo tecnico presso la Conferenza Stato-Regioni e provare ad accelerare e rivedere il sistema delle autorizzazioni perche' sappiamo che non siamo in grado di soddisfare tutto il nostro fabbisogno energetico senza il gas e senza diverse forme di energia. L'obiettivo di rafforzare e aumentare la produzione di energia da fonte rinnovabile passa a uno snellimento delle procedure e da un raccordo piu' forte con le Regioni, ha poi aggiunto la ministra.
Il lavoro sul Pnrr ha visto un forte coinvolgimento degli enti territoriali. Vi e' stata una difficoltà iniziale nel coinvolgimento degli Enti locali - ha ammesso la ministra - ma alla fine e' prevalso un clima di leale collaborazione.
Abbiamo poi fortemente lavorato per quanto riguarda la connessione delle piccole isole. Un tema che mi sta molto a cuore avendo la delega per le piccole isole e avendo riscontrato come un deficit di connessione e di infrastruttura digitale abbia nel tempo penalizzato non solo il turismo ma soprattutto i diritti di cittadinanza dei residenti. Lo ha detto la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, audita dalla commissione Bilancio alla Camera, nell'ambito dell'esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riferita all'anno 2021. Abbiamo addirittura anticipato i bandi. Noi pensiamo che alla fine del 2022 ci sia la messa a terra delle infrastrutture digitali nelle piccole isole.
"Sul fascicolo sanitario elettronico vorremmo garantire una uniformita' nella gestione dei dati e nella gestione del fascicolo. Su questo il ministro Cingolani ha avuto l'idea di coinvolgere tre Regioni che siano particolarmente avanti su questo ambito e tre Regioni che hanno invece delle difficoltà proprio per capire come omogeneizzare e come uniformare l'utilizzo del fascicolo sanitario elettronico, ha spiegato la ministra.
Sul tema dell'energia, credo ci siano i margini, attraverso un'intesa con il ministro Cingolani, per rafforzare la sinergia con le Regioni e quindi provare ad andare oltre il 40% di fabbisogno energetico soddisfatto attraverso le fonti rinnovabili. E' quindi mia intenzione costruire un tavolo tecnico presso la Conferenza Stato-Regioni e provare ad accelerare e rivedere il sistema delle autorizzazioni perche' sappiamo che non siamo in grado di soddisfare tutto il nostro fabbisogno energetico senza il gas e senza diverse forme di energia. L'obiettivo di rafforzare e aumentare la produzione di energia da fonte rinnovabile passa a uno snellimento delle procedure e da un raccordo piu' forte con le Regioni, ha poi aggiunto la ministra.
Infine "Auspico la rapida approvazione da parte del Parlamento della legge quadro sulla montagna. Il combinato disposto tra questa legge e l'attuazione delle green communities - previste originariamente dal collegato ambientale alla legge di stabilita' del 2016 e successivamente entrate a far parte del Pnnr - assolve a due funzioni: da una parte rinforzare i rapporti tra aree montane e rurali in vista della maggior tutela e valorizzazione dei beni comuni di generale fruibilita' e dall'altra anche innescare un virtuoso rapporto sussidiarie di scambio con le realta' urbane".
Oggi nuovo appuntamento organizzato dall'AGI nell'ambito della Conferenza sul Futuro dell'Europa. L'evento, dal titolo "Partecipa, decidi, cambia: l'Italia e la Conferenza sul futuro dell'Europa", e' stato moderato dal direttore dell'AGI, Mario Sechi. Un appuntamento a cui partecipato alcuni Presideti di Regione.
"Le Regioni non hanno nessun compito nel Pnrr se non alcuni dettagli. Ad esempio dobbiamo reinvestire in sanità una somma molto piccola all'interno del Pnrr. Lo facciamo con lo stesso schema con il quale gestivamo i fondi nazionali. Il Pnrr è una operazione di centralizzazione totale". Lo ha detto il Presidente della Puglia, nonché vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, criticando la gestione centralizzata dei fondi europei che, secondo il presidente della Puglia "e' stata anche l'occasione per i ministeri e le burocrazie che tanto avevano sofferto l'autonomia delle Regioni negli anni, per prendersi una rivincita totale. Hanno convinto il governo a fare tutto da soli. Ora speriamo che ce la facciano. Noi comunque facciamo il tifo per loro. Ci fanno riposare - lamenta Emiliano - non ci stanno facendo lavorare come normalmente facciamo con i fondi europei. La Puglia è la prima regione italiana nella spesa dei fondi europei ordinari. Abbiamo un apparato tutto pronto ma che e' a riposo per il Pnrr. Una scelta incomprensibile".
"Da quando sono diventato sindaco di Bari abbiamo utilizzato moltissimo il metodo della partecipazione dal basso. Non c'e' niente di piu' sbagliato di dire che l'Ue è lontana dalle piccole città perche', al contrario, si occupa anche delle citta' piu' svantaggiate. L'Europa sta veramente pensando di ascoltare i cittadini? Se va finta e' meglio non farle queste cose. Quando affronti la partecipazione popolare devi essere pronto a cambiare idea", ha sottolineato il Presidente della Puglia.
"Il Covid ha fatto tanti disastri però un aspetto positivo c'è, ovvero, ha stimolato un atteggiamento migliore dell'Europa in ordine ai problemi della crescita. Le risorse che costituiscono l'unica leva di politica economica per le regioni e il Paese sono di provenienza europea. Questa convinzione è diventata comune tra cittadini e sindaci che si aspettano di impegnare le risorse che l'Ue mette a disposizione. C'e' stato un evidente cambio di passo", ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, anch'egli ntervenuto all'appuntamento organizzato dall'AGI.
Il Paese arriva impreparato rispetto alla spesa delle risorse del Pnrr. E le Regioni hanno la sola funzione di aggregatori. C'e' un deficit di capacita' amministrativa che rende difficile mettere a terra queste risorse. Un intervento del governo nazionale orientato al rafforzamento della capacita' amministrativa forse doveva essere fatto prima. Rischiamo di non essere messi nella condizioni di mettere a terra le risorse", ha aggiunto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
Semplificare le norme e rafforzare gli strumenti, per la gestione dei fondi europei, in dotazione ai piccoli Comuni: sono i due punti evidenziati da Stefano Bonaccini necessari per realizzare al meglio la messa a terra delle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il presidente dell'Emilia-Romagna è stato tra gli ospiti."Il governo - ha detto Bonaccini - deve dare una mano ai piccoli Comuni che fanno fatica a reggere la programmazione di interventi importanti. Serve che dallo Stato arrivi una dotazione di strumenti per aiutarci nella gestione della co-progettazione". Poi c'e' il tema della "semplificazione delle norme. Con le norme oggi, se non troviamo un modo piu' semplice, serviranno anni per realizzare un'opera". Bonaccini, infine, ha respinto la tesi secondo cui con la semplificazione potrebbe aumentare il rischio di infiltrazione della criminalita'. "Nei troppi commi si annida ha possibilita' di aggirare le norme".
Link all'audizione dalla WebTv della Camera dei Deputati: Attuazione Pnrr, audizione Ministra Gelmini
Oggi nuovo appuntamento organizzato dall'AGI nell'ambito della Conferenza sul Futuro dell'Europa. L'evento, dal titolo "Partecipa, decidi, cambia: l'Italia e la Conferenza sul futuro dell'Europa", e' stato moderato dal direttore dell'AGI, Mario Sechi. Un appuntamento a cui partecipato alcuni Presideti di Regione.
"Le Regioni non hanno nessun compito nel Pnrr se non alcuni dettagli. Ad esempio dobbiamo reinvestire in sanità una somma molto piccola all'interno del Pnrr. Lo facciamo con lo stesso schema con il quale gestivamo i fondi nazionali. Il Pnrr è una operazione di centralizzazione totale". Lo ha detto il Presidente della Puglia, nonché vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, criticando la gestione centralizzata dei fondi europei che, secondo il presidente della Puglia "e' stata anche l'occasione per i ministeri e le burocrazie che tanto avevano sofferto l'autonomia delle Regioni negli anni, per prendersi una rivincita totale. Hanno convinto il governo a fare tutto da soli. Ora speriamo che ce la facciano. Noi comunque facciamo il tifo per loro. Ci fanno riposare - lamenta Emiliano - non ci stanno facendo lavorare come normalmente facciamo con i fondi europei. La Puglia è la prima regione italiana nella spesa dei fondi europei ordinari. Abbiamo un apparato tutto pronto ma che e' a riposo per il Pnrr. Una scelta incomprensibile".
"Da quando sono diventato sindaco di Bari abbiamo utilizzato moltissimo il metodo della partecipazione dal basso. Non c'e' niente di piu' sbagliato di dire che l'Ue è lontana dalle piccole città perche', al contrario, si occupa anche delle citta' piu' svantaggiate. L'Europa sta veramente pensando di ascoltare i cittadini? Se va finta e' meglio non farle queste cose. Quando affronti la partecipazione popolare devi essere pronto a cambiare idea", ha sottolineato il Presidente della Puglia.
"Il Covid ha fatto tanti disastri però un aspetto positivo c'è, ovvero, ha stimolato un atteggiamento migliore dell'Europa in ordine ai problemi della crescita. Le risorse che costituiscono l'unica leva di politica economica per le regioni e il Paese sono di provenienza europea. Questa convinzione è diventata comune tra cittadini e sindaci che si aspettano di impegnare le risorse che l'Ue mette a disposizione. C'e' stato un evidente cambio di passo", ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, anch'egli ntervenuto all'appuntamento organizzato dall'AGI.
Il Paese arriva impreparato rispetto alla spesa delle risorse del Pnrr. E le Regioni hanno la sola funzione di aggregatori. C'e' un deficit di capacita' amministrativa che rende difficile mettere a terra queste risorse. Un intervento del governo nazionale orientato al rafforzamento della capacita' amministrativa forse doveva essere fatto prima. Rischiamo di non essere messi nella condizioni di mettere a terra le risorse", ha aggiunto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
Semplificare le norme e rafforzare gli strumenti, per la gestione dei fondi europei, in dotazione ai piccoli Comuni: sono i due punti evidenziati da Stefano Bonaccini necessari per realizzare al meglio la messa a terra delle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il presidente dell'Emilia-Romagna è stato tra gli ospiti."Il governo - ha detto Bonaccini - deve dare una mano ai piccoli Comuni che fanno fatica a reggere la programmazione di interventi importanti. Serve che dallo Stato arrivi una dotazione di strumenti per aiutarci nella gestione della co-progettazione". Poi c'e' il tema della "semplificazione delle norme. Con le norme oggi, se non troviamo un modo piu' semplice, serviranno anni per realizzare un'opera". Bonaccini, infine, ha respinto la tesi secondo cui con la semplificazione potrebbe aumentare il rischio di infiltrazione della criminalita'. "Nei troppi commi si annida ha possibilita' di aggirare le norme".
Link all'audizione dalla WebTv della Camera dei Deputati: Attuazione Pnrr, audizione Ministra Gelmini
Tre Presidenti di Regione a confronto sul futuro del'Ue: https://youtu.be/NcdMS9Dse0U
( red / 20.01.22 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
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