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10 miliardi per l’agricoltura: Pac Italia (2023-2027) all’attenzione dell’Europa
(Regioni.it 4218 - 20/01/2022) L’Italia ha presentato alla Commissione Europea il Piano Strategico Nazionale per l'attuazione e il coordinamento dei programmi della Pac (Politica agricola comune) 2023-2027. Sono previsti investimenti per circa 10 miliardi di euro.
Quindi dal 2023 in agricoltura si punta su diversi strumenti strategici che prevedono anche pagamenti diretti e organizzazioni comuni di mercato, uno sviluppo rurale all’interno del Pnrr, e cioè il rafforzamento di resilienza e vitalità dei territori rurali.
Tra i principali obbiettivi, sia in quello che viene chiamato il “primo pilastro” che nel secondo, c’è la competitività sostenibile del sistema, la promozione del lavoro agricolo e forestale di qualità e la sicurezza sul lavoro.
Previsti interventi ambientali. Ai 5 eco-schemi nazionali sarà destinato il 25% delle risorse degli aiuti diretti, che sosterranno le aziende nell'adozione di pratiche agro-ecologiche per la sostenibilità climatico-ambientale.
Gli eco-schemi opereranno in sinergia con 26 interventi agro-climatico-ambientali contenuti nel secondo pilastro, con una dotazione di circa 1,5 miliardi di euro, con gli interventi a favore della forestazione sostenibile (500 milioni di euro), con una serie di investimenti produttivi, non produttivi e infrastrutturali a finalità ambientale (650 milioni di euro).
Le azioni ambientali previste avvengono nell'ambito degli interventi settoriali delle organizzazioni comuni di mercato e degli investimenti ambientali del Pnrr.
Il Piano prevede poi 2,5 miliardi di euro all'agricoltura biologica, considerata la tecnica di produzione privilegiata per concorrere al raggiungimento di tutti gli obiettivi ambientali previsti dalle diverse strategie europee.
Stanziati 1,8 miliardi di euro per il miglioramento delle condizioni di benessere animale ed il contrasto del fenomeno dell'antimicrobico resistenza, in attuazione della strategia Farm to Fork.
E’ previsto inoltre un sistema di aiuti al reddito più equo, che determina un riequilibrio nei pagamenti diretti, a vantaggio delle aree rurali intermedie e delle aree rurali con problemi di sviluppo, nonché delle zone montane e di alcune zone collinari interne. Nel contempo il 10% della dotazione nazionale dei pagamenti diretti viene ridistribuito focalizzando l'attenzione sulle aziende medio-piccole.
Saranno stanziati 3 miliardi di euro per i nuovi strumenti di gestione del rischio, in modo da garantire una più ampia partecipazione degli agricoltori agli strumenti messi a disposizione per far fronte alle crescenti avversità climatiche.
Sono previsti interventi dedicati ai settori vitivinicolo, ortofrutticolo, olivicolo, apistico e pataticolo e c’è anche un'attenzione particolare al lavoro agricolo dei giovani con 1.250 milioni di euro.
Gli investimenti previsti – spiega il ministero dell’Agricoltura - permetteranno quindi di contribuire a raggiungere nel 2027 maggiori livelli di sicurezza e qualità alimentare, competitività delle aziende, valorizzazione delle risorse naturali, riequilibrio delle filiere agroalimentari, una minore emissione di gas serra, la salvaguardia della biodiversità, nuova occupazione per i giovani e per le aree marginali.
Intanto la Commissione Europea ha nominato un'italiana. Marina Zanchi, alla guida della nuova agenzia Esecutiva salute e digitale (Hadea) per un'Europa più verde, più digitale, più resiliente e più adatta alle sfide attuali e future.
( gs / 20.01.22 )
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