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Pnrr, Zes e altri interventi
Parte negoziato sull'accordo di partenariato per i fondi regionali 2021-27
(Regioni.it 4217 - 19/01/2022) E’ iniziato il negoziato formale tra Italia e Commissione europea sull'accordo di partenariato per i fondi regionali 2021-27.
Nel documento sono indicate le linee guida per la realizzazione di investimenti per un totale di 75,6 miliardi tra risorse europee e cofinanziamento nazionale, investimenti destinati soprattutto alla transizione ecologica e digitale, alla competitività, alla ricerca, alla salute, alla formazione del capitale umano e alla riqualificazione urbana.
“Se il Next generation Eu avra' successo è probabile che questi strumenti operativi diventeranno la norma in Europa. E l'esito del piano italiano sara' decisivo perche' l'Italia e' il principale utilizzatore risorse”, dichiara il ministro dell'Economia, Daniele Franco: “All'Italia si chiede di riprendere a crescere e diventare un Paese più innovativo”.
Il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, sottolinea che “l'Italia sta cambiando. Sto semplificando 600 procedure nell'arco di 5 anni. I tempi lunghi per famiglie e imprese non sono più accettabili”.
Mentre il ministro della Giustizia Cartabia parla della riforma del Csm: “sono certa che nelle prossime settimane potremo progredire nella scrittura anche di questo atteso capitolo di riforma, che il Pnrr ci impegna ad approvare entro il 2022”.
Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese evidenzia che “sul Pnrr abbiamo consapevolezza della possibilità di infiltrazioni delle mafie, proprio per questo come Amministrazione dell'Interno abbiamo cercato fin dall'inizio della pandemia di mettere in sicurezza alcune procedure”.
E il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, evidenzia come riforma lo strumento degli Accordi per l'innovazione, per cui e' prevista dal Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro, al fine di favorire la concessione di contributi e finanziamenti agevolati per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di rilevanza strategica.
“La prossima settimana, - annuncia il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti – presenteremo l'assegnazione dei primi fondi che arrivano sul Pnrr dall'Europa. 240 milioni che abbiamo messo tutti sulle case Ater e, in parte, su altri bandi. Saranno un'altra boccata di ossigeno per rifare tutto il nostro patrimonio delle case della regione gestite dall'Ater”.
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca spiega che “saremo chiamati a definire un piano che riguarda l'occupazione di fasce di precariato nelle aree giovanili. Abbiamo calcolato che avevamo quasi 13mila precari solo nella città di Napoli in attesa di risposte. Con i fondi del Pnrr credo potremo definire un progetto che possa dare risposte, ma senza l'illusione di una occupazione negli enti pubblici”.
Intanto c’è stata anche la prima riunione degli otto Commissari delle Zone Economiche Speciali (Zes) con il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna.
E’ previsto un finanziamento di 630 milioni di euro ed è considerato tra i principali interventi per il rilancio dell'economia meridionale contenuti nel Pnrr.
"Nella mia visione - afferma il ministro Carfagna- le otto Zes meridionali non sono otto cittadelle chiuse nelle loro mura ma otto parti di un unico processo condiviso che da qui al 2026 deve attrarre investimenti, imprese, lavoro, benessere, allo scopo di costruire un nuovo destino per il Mezzogiorno: una grande piattaforma logistica al centro degli scambi commerciali e delle relazioni nel Mediterraneo”.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destina 630 milioni di euro per investimenti infrastrutturali volti ad assicurare un adeguato sviluppo dei collegamenti delle aree ZES con la rete nazionale dei trasporti, in particolare con le reti Trans Europee (TEN-T), al fine di rendere efficace l’attuazione delle ZES. A queste risorse, si aggiungono ulteriori 1,2 miliardi di euro che il PNRR riserva a interventi sui principali porti del Mezzogiorno.
Nell’ambito dei Piani strategici di sviluppo delle ZES coinvolte sono previste diverse progettualità infrastrutturali. Le principali necessità sulle quali si interverrà sono le seguenti:
(Ciascun punto in elenco può riassumere più interventi, anche di carattere diverso)
( gs / 19.01.22 )
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