Sommario
+T
-T
Pandemia: Bonaccini, Toti e Zaia, rivedere la strategia, evitando la burocrazia
(Regioni.it 4215 - 17/01/2022) "Credo sia giusto scorporare"" nel bollettino "dai ricoveri Covid quelli di pazienti che entrano in ospedale per altre patologie, che successivamente risultano positivi pur non avendo sintomi. Così credo sia giunto il tempo di discutere se abbia ancora senso il sistema a colori". Così in una intervista a Libero il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. "Le regole sulla quarantena, specie per chi ha già fatto la terza dose, vanno cambiate. Quel che è certo è che vanno semplificate, perché siano meglio comprese e soprattutto perché le persone che stanno bene possano uscire da isolamenti e quarantene nei tempi previsti. In Emilia-Romagna abbiamo cominciato a farlo in anticipo sul Governo, pur nel rispetto delle regole". Inoltre "Credo che ci siano alcune cose che possono essere ridiscusse con il governo: dal sistema ai colori che rischia di non essere più compreso dalla popolazione alla revisione di alcune questione come ad esempio la semplificazione del tracciamento"". Su questo, ha detto il presidente dellaRegione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in collegamento a Mattino Cinque, ""si cercherà di andare a verificare insieme come Regioni"". In particolare ""il tema della scuola deve essere oggetto di una singola discussione"". "Quella tra i 19 e i 29 anni in Emilia-Romagna è la fascia più vaccinata dopo i settantenni, 12-19 verso l'85%. Tra i 5-11 siamo ancora a un numero molto basso nel paese - ha precisato Bonaccini -. Va fatta una valutazione e una discussione. Ci aiuterebbe un rallentamento della curva dei nuovi contagiati: se si appiattisce significherebbe essere arrivati verso il picco e cominciare a vedere una rapida discesa come abbiamo visto in altri paesi"". "In ogni caso - ha concluso il presidente - l'invito è di vaccinarsi: da solo non basta ma certamente oggi è lo strumento più efficace per combattere la pandemia ed evitare altre tragedie".
"Siamo in una fase nuova" della pandemia; "Abbiamo visto che gli italiani nella stragrande maggioranza non solo hanno rispettato le regole ma hanno anche fiducia nella vaccinazione"". Per questo in Emilia-Romagna si è deciso di dare il via a un nuovo sistema di tracciamento che chiede un impegno diretto dei cittadini: ""Fatto l'autotest lo si carica sul fascicolo sanitario elettronico. Quello permette, solo per chi ha fatto le tre dosi, di poter andare in autoisolamento se risulta positivo e dopo una settimana verificare se è negativo - a quel punto potrà uscire di casa - oppure dovrà rimanere in autoisolamento", ha spiegato Bonaccini. Il nuovo progetto è rivolto solo a chi ha già ricevuto il ciclo completo di vaccinazione, compreso il richiamo booster. "Chi ha fatto tre dosi ha fiducia nel sistema che il Paese ha messo in campo - ha aggiunto Bonaccini -. Ieri abbiamo fatto l'open day per i bambini di 5-11 anni ed è stato un successo bellissimo: è diventato quasi un giorno di festa più che di paura dell'ago e della siringa. E' un messaggio di fiducia, perché bisogna che cominciamo a fidarci rispetto al paese"". Attraverso l'autotest, ha precisato il Presidente ""cerchiamo di sgravare quel lavoro enorme che pesa sulle aziende sanitarie locali, sui farmacisti e sui medici di medicina generale"" per il lavoro enorme sulle loro spalle ""quando si hanno milioni di positivi nel paese, decine di migliaia di nuovi positivi ogni giorno in una regione e per il tracciamento occorre coinvolgere almeno altri 10 o 20 a testa da chiamare. Quello che può aiutare a sgravare nella sicurezza è benvenuto anche per evitare che le persone aspettino giorni e giorni prima di ricevere la certezza almeno di uscire di casa"".
"Forse bisognerebbe mettersi attorno ad un tavolo e rapidamente dare un nuovo assetto al nostro cruscotto di comando per il Covid: la pandemia sta diventando una prigione burocratica piu' che del virus, facciamo in fretta". E' l'auspicio del presidente della Liguria e, Giovanni Toti, intervenuto stamane ad Agorà, su Rai 3. Per Toti "vanno cambiate profondamente tutte le regole perche' il Covid e' cambiato molto. Continuare su questa strada credo non sia giusto". Per il governatore ligure si dovrebbe innanzitutto modificare "la regola delle zone, visto che il Paese non e' piu' diviso in zona bianca, gialla o arancione, ma tra vaccinati e non vaccinati. Le zone restano in qualche modo una vestigia del tempo che fu. Credo - ha aggiunto - che sia una legislazione che si accavalla con provvedimenti che sono incongruenti".
"E' innegabile che da qualche giorno, e tocchiamo ferro, sembra ci sia raggiunta una fase di plateau, sembra che la curva si sia raffreddata e si sia appiattita. E questa e' la settimana cruciale", ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia commentando i dati relativi alla diffusione del Covid19 nel corso di un punto stampa alla sede della Protezione civile di Marghera. "Possiamo dire di aver scontato i bagordi delle feste di Natale - ha poi aggiunto - e da una decina di giorni siamo costanti attorno alle 200 unita' in terapia intensiva e questo e' un bel segnale che dimostra che il vaccino ha fatto il suo lavoro". "Funzionano gli open day del fine settimana per i 5-11 anni e per questo li continueremo a fare. Tra l'altro abbiamo anche molti genitori che si fanno la prima dose assieme a quella dei figli". L'ha annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia commentando i dati sulla diffusione del Covid19 nel corso di un punto stampa. "Stiamo tirando un respiro di sollievo con questi numeri, non abbiamo la sfera magica ma di certo senza vaccini con questi numeri sarebbe stata una strage. Siamo ancora preoccupati, non stiamo abbassando la guardia, ma siamo nel crinale e dobbiamo capire se dopo c'e' il precipizio o no". L'ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia parlando nel corso di un punto stampa e ribadendo la necessita' a suo dire d'introdurre una riflessione "per la modificazione del concetto di caso come dice l'Ecdc, l'utilizzo dei tamponi fai da te con maggiore fiducia nei cittadini e piu' semplificazione".
Peraltro l'assessore alla Sanita' del Veneto Manuela Lanzarin e il direttore generale della Sanita' del Veneto Luciano Flor sono risultati entrambi positivi al Covid19. A riferirlo e' stato il presidente del Veneto Luca Zaia. "Sono entrambi asintomatici, tutti e due con le terze dosi, ora sono a casa in attesa di vedere se compaiono sintomi o no" ha poi concluso. Il Veneto ha ad oggi una occupazione in area medica del 20%, delle terapie intensive del 20% e un Rt di 1,31. L'incidenza e' a 2.403 casi ogni 100mila abitanti. "Capite che se fossimo stati a febbraio 2020, senza vaccini, con questa incidenza avevamo avuto una strage. Oggi per fortuna e' tutta un'altra storia" ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia parlando nel corso di un punto stampa.
Il presidente della Regione del Veneto, alla notizia che il presidente dell'Aifa e componente del Cts sarebbe stato destinatario di una lettera di minacce, spedita nei giorni scorsi all'Istituto di Medicina Molecolare dell'Universita' di Padova, sulla quale starebbero indagando i Carabinieri, ha sottolineato che ci troviamo di fronte ancora una volta a "minacce e attacchi di violenza verbale che non possono essere giustificati da nulla, tantomeno dal voler contestare il lavoro di uno scienziato autorevole e impegnato in prima linea nella strategia di lotta contro il Covid come il professor Giorgio Palu'. Esprimo al professore la totale vicinanza e tutta la solidarieta' mia e dei Veneti. Conosco il professor Palu' - prosegue il Presidente - e sono certo che non sarà scalfito da alcuna minaccia, proseguendo il suo lavoro con la consueta passione e quell'autorevolezza che lo pone in rilievo nel mondo scientifico. Rimane l'amaro in bocca per il clima che ogni giorno ci fa registrare episodi che rasentano l'estremismo e attacchi ingiustificati contro cittadini, esperti e amministratori. Personalmente continuo a voler credere che deve prevalere il buon senso, rigettando ogni rischio che minaccia il libero confronto delle idee e il rispetto del lavoro altrui - conclude Zaia -. Confido nella capacita' degli inquirenti per appurare i responsabili delle minacce ed assicurarli alla giustizia".
Il presidente della Regione del Veneto, alla notizia che il presidente dell'Aifa e componente del Cts sarebbe stato destinatario di una lettera di minacce, spedita nei giorni scorsi all'Istituto di Medicina Molecolare dell'Universita' di Padova, sulla quale starebbero indagando i Carabinieri, ha sottolineato che ci troviamo di fronte ancora una volta a "minacce e attacchi di violenza verbale che non possono essere giustificati da nulla, tantomeno dal voler contestare il lavoro di uno scienziato autorevole e impegnato in prima linea nella strategia di lotta contro il Covid come il professor Giorgio Palu'. Esprimo al professore la totale vicinanza e tutta la solidarieta' mia e dei Veneti. Conosco il professor Palu' - prosegue il Presidente - e sono certo che non sarà scalfito da alcuna minaccia, proseguendo il suo lavoro con la consueta passione e quell'autorevolezza che lo pone in rilievo nel mondo scientifico. Rimane l'amaro in bocca per il clima che ogni giorno ci fa registrare episodi che rasentano l'estremismo e attacchi ingiustificati contro cittadini, esperti e amministratori. Personalmente continuo a voler credere che deve prevalere il buon senso, rigettando ogni rischio che minaccia il libero confronto delle idee e il rispetto del lavoro altrui - conclude Zaia -. Confido nella capacita' degli inquirenti per appurare i responsabili delle minacce ed assicurarli alla giustizia".
( red / 17.01.22 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03