Sommario
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PNRR: Draghi riconosce "Governo, Regioni ed Enti locali si muovono con determinazione e con forza"
Documento della Conferenza delle Regioni del 16 dicembre
(liceo Nomentano, Roma)
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Istruzione: borse di studio 2021, intesa sul decreto, ma attivare presto tavolo di confronto in Conferenza Unificata
Diverse le questioni urgenti da affrontare
(Regioni.it 4208 - 22/12/2021) La Conferenza Unificata del 16 dicembre ha sancito l’intesa sul decreto che disciplina le modalità di erogazione delle borse di studio per l’anno 2021.
Dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome è arrivato un via libera condizionato però alla richiesta di aprire in tempi brevissimi un tavolo in sede di Conferenza Unificata in cui discutere alcune questioni urgenti.
La prima riguarda l’esigenza - in un’ottica di razionalizzazione dei flussi finanziari – di trasferire le risorse alle Regioni (o ad altri enti da queste comunicati) che esplicano il ruolo di programmazione di tutti gli interventi anche per evitare sovrapposizioni e duplicazioni di enti erogatori dei benefici.
La seconda è relativa alla necessità di superare ogni ritardo prevedendo un avvio contestuale, all’inizio dell’anno scolastico, di tutte le misure che attengono al diritto allo studio, al fine di consentire una migliore programmazione degli interventi.
Un terzo tema è la semplificazione delle modalità di trasmissione degli elenchi dei beneficiari.
Altro argomento di confronto è rappresentato dall’auspicio di avviare l’erogazione delle borse di studio tempestivamente a seguito della ricezione degli elenchi regionali. “A tutt’oggi – sottolinea la Conferenza delle Regioni nel documento consegnato al Governo - non risultano ancora avviati i pagamenti delle borse di studio 2020/2021”.
Il tavolo richiesto dovrà poi avviare una riflessione sull’eventuale revisione dei criteri di riparto, che in ragione della tempistica serrata in questi anni non sono mai stati oggetto di discussione e condivisione.
Inoltre, considerando che alcune Regioni integrano, o intendono integrare, con avvisi a valere su altri fondi, la insufficiente dotazione finanziaria del riparto, occorre prevedere la possibilità da parte delle istituzioni regionali di operare per tramite del ministero i controlli sulla frequenza per i beneficiari degli avvisi integrativi volti a erogare borse di studio per le medesime finalità (di cui all’articolo 9 comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63).
Per rendere più celeri i tempi di trasmissione degli elenchi da parte delle Regioni, andrà poi affrontata la necessità di anticipare il controllo sulla frequenza scolastica già al momento dell’inserimento delle istanze nelle piattaforme per la raccolta delle candidature, attraverso strumenti di interoperabilità applicativa che consentano un controllo puntuale.
Infine, come già precedentemente segnalato, si propone che sia specificato che “Eventuali residui, anche riferiti a precedenti annualità, con specifici atti potranno essere assegnati alle Regioni negli anni successivi per le medesime finalità”, qualora il Ministero evidenzi risorse riferite a borse di studio non riscosse dalle famiglie, alla chiusura del periodo di riscossione, per consentire pertanto il massimo utilizzo delle risorse.
( red / 22.12.21 )
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