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Ordinanza Veneto: obbligo mascherina all’aperto e test ai sanitari ogni 4 giorni
(Regioni.it 4205 - 17/12/2021) La regione Veneto ha deciso con un’ordinanza l’obbligo della mascherina all’aperto e test ai sanitari ogni 4 giorni. L'ordinanza entra in vigore dalla mezzanotte di oggi fino al 16 gennaio.
Si tratta di un'ordinanza di "principi e raccomandazioni" spiega il presidente Luca Zaia: 'Oggi presentiamo un'ordinanza che anticipa la zona gialla. Non è un provvedimento che stravolgerà la vita dei cittadini. Introduce principi e raccomandazioni'', a cominciare ''dall'obbligo delle mascherine all'aperto , ad accezione dei bimbi di età inferiore ai 6 anni''.
"Se siamo fortunati avremo il picco tra fine dicembre e la prima settimana di gennaio”, spiega Zaia: "Lo scorso anno la giornata di oggi era stata il picco massimo. Adesso l'infezione è venuta da Est, da Slovenia, poi in Friuli Venezia Giulia, Bolzano, in Carinzia, sta scendendo e si sposterà come una perturbazione; ci attraverserà e spero si dilegui”.
Al di fuori delle abitazioni la mascherina va usata subito, sempre all'aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e i soggetti con patologie e disabilità.
Per gli operatori sanitari e socio-sanitari, viene aumentata a 4 giorni la frequenza dei test per lo screening - finora era ogni 10 giorni - indipendentemente dallo stato di vaccinazione; lo stesso avviene al momento del ricovero e ogni 4 giorni per i degenti.
Nell’ordinanza del Veneto vi è inoltre l'obbligo per una sola persona di accompagnamento ai pazienti negli ospedali e per la visita in ospedali e Rsa. Sospese le visite alle case di riposo a minori di 12 anni, e i rientri in famiglia degli ospiti. Per l'accoglienza di nuovi ospiti nelle Rsa si prescrive un test all'ingresso, 7 giorni di quarantena e test ogni 7 giorni. Nelle scuole, il testo ribadisce che in caso di un positivo, si attende l'esito del test, con quarantena. Per quanto riguarda la raccomandazioni, in caso di sintomi o di febbre, l'ordinanza indica l'autoisolamento, la comunicazione al medico di base, e l'effettuazione di un tampone.
"Può essere un'influenza - commenta Zaia - ma non si deve escludere che non sia Covid".
Viene inoltre raccomandata l'adesione alla campagna vaccinale alle persone non vaccinate o con percorso incompleto, e a un intervallo minimo tra le dosi. Gli Enti locali vengono infine invitati a prendere misure per evitare assembramenti nei luoghi pubblici.
"Non vogliamo complicare la vita - precisa Zaia - ma chiedere la collaborazione ai cittadini. I vaccini ci permettono una vita normale, ma negli ospedali ci sono sempre i ricoverati. Siamo convinti di poter fare un grande lavoro nelle prossime settimane, che sono quelle cruciali. La curva potrà andare su ancora un paio di settimane. Ci sarà il freddo, le festività e le visite in famiglia, ma vanno tutelati soprattutto gli anziani, che sono quelli più toccati dall'ospedalizzazione”.
Il pesidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, commenta positivamente l’iniziativa: “E' utile”, sottolineando come siano gli ospedali e la parte sanitaria quelli che dobbiamo proteggere di più”, anche perché, aggiunge Fedriga, il sanitario che si contagia deve restare in quarantena diversi giorni: “E questa è una situazione di stress”.
( gs / 17.12.21 )
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