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Bus ecologici: Intesa in Conferenza Unificata
(Regioni.it 4204 - 16/12/2021) La Conferenza Unificata ha dato l’intesa allo schema di decreto che assegna ai grandi Comuni 1,9 miliardi di euro per l’acquisto di autobus ecologici elettrici o a idrogeno. Il provvedimento è attuativo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).
Si tratta del via libera all'acquisto e la realizzazione di infrastrutture per “bus ecologici nei comuni di media e grande dimensione, sottolinea il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini: “Sapete che nel Pnrr sono fissate chiaramente le scadenze. Sta cambiando il gioco operativo tra le amministrazioni ai diversi livelli. Talvolta sono proprio le regioni o i comuni e province a dovere esser soggetti attuatori di questi investimenti il che mette pressione su di loro per l'attuazione e questo ha fatto sì che in questa collaborazione si sia stati molto veloci per raggiungere intese che nel passato avrebbero impiegato molto più tempo”.
“Dietro questi investimenti – spiega Giovannini - ci sono già dei progetti. I tempi del resto sono così ristretti che non si potrebbe fare altrimenti. Si tratta di un cambio di cultura in cui prima si fanno i progetti e poi si danno i finanziamenti ed è un cambio che mi auguro verrà utilizzato in altri aspetti. La programmazione non finisce qui. Con Fedriga e presidenti delle regioni stiamo analizzando i temi sulla programmazione del Fondo sviluppo e coesione affinché siano in coerenza con il Pnrr”.
Per il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, sottolinea il tema delle flotte bus “ma analoghe intese sono state raggiunte nelle scorse settimane sul fronte della rigenerazione urbana, delle Zec, sugli interventi infrastrutturali. Ringrazio Fedriga perché stiamo lavorando a stretto contatto per fare in modo che ci sia una sinergia sulle diverse progettualità del piano. Sappiamo che il piano si incentra sulla transizione ecologica da un lato ma anche sulla mobilità sostenibile dall'altro''.
Con questa intesa, il Mims ha definito atti di ripartizione e assegnazione di risorse per complessivi 59,2 miliardi di euro del Pnrr e del Piano Complementare, pari al 96,5% del totale di sua competenza (61,4 miliardi di euro)[1]. Di questi, 25,6 miliardi di euro sono destinati a investimenti in infrastrutture e mobilità sostenibili ‘territorializzati’, ossia risorse assegnate a Regioni ed Enti locali per progetti di propria competenza o assegnate ad altri soggetti attuatori per interventi che ricadono su specifici territori, come il caso dei porti e delle reti ferroviarie regionali.
Il Mims ha completato le intese con Regioni ed Enti locali per il rinnovo degli autobus in senso ecologico, la riqualificazione dei porti, il potenziamento delle linee ferroviarie regionali, le ciclovie turistiche e urbane, le metropolitane, le infrastrutture per le Zone Economiche Speciali (ZES), interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana inseriti nel programma Pinqua sulla qualità dell’abitare, il rafforzamento delle strutture idriche, i miglioramenti delle reti stradali nelle aree interne, l’efficientamento delle cittadelle giudiziarie.
Si tratta del via libera all'acquisto e la realizzazione di infrastrutture per “bus ecologici nei comuni di media e grande dimensione, sottolinea il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini: “Sapete che nel Pnrr sono fissate chiaramente le scadenze. Sta cambiando il gioco operativo tra le amministrazioni ai diversi livelli. Talvolta sono proprio le regioni o i comuni e province a dovere esser soggetti attuatori di questi investimenti il che mette pressione su di loro per l'attuazione e questo ha fatto sì che in questa collaborazione si sia stati molto veloci per raggiungere intese che nel passato avrebbero impiegato molto più tempo”.
“Dietro questi investimenti – spiega Giovannini - ci sono già dei progetti. I tempi del resto sono così ristretti che non si potrebbe fare altrimenti. Si tratta di un cambio di cultura in cui prima si fanno i progetti e poi si danno i finanziamenti ed è un cambio che mi auguro verrà utilizzato in altri aspetti. La programmazione non finisce qui. Con Fedriga e presidenti delle regioni stiamo analizzando i temi sulla programmazione del Fondo sviluppo e coesione affinché siano in coerenza con il Pnrr”.
Per il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, sottolinea il tema delle flotte bus “ma analoghe intese sono state raggiunte nelle scorse settimane sul fronte della rigenerazione urbana, delle Zec, sugli interventi infrastrutturali. Ringrazio Fedriga perché stiamo lavorando a stretto contatto per fare in modo che ci sia una sinergia sulle diverse progettualità del piano. Sappiamo che il piano si incentra sulla transizione ecologica da un lato ma anche sulla mobilità sostenibile dall'altro''.
Con questa intesa, il Mims ha definito atti di ripartizione e assegnazione di risorse per complessivi 59,2 miliardi di euro del Pnrr e del Piano Complementare, pari al 96,5% del totale di sua competenza (61,4 miliardi di euro)[1]. Di questi, 25,6 miliardi di euro sono destinati a investimenti in infrastrutture e mobilità sostenibili ‘territorializzati’, ossia risorse assegnate a Regioni ed Enti locali per progetti di propria competenza o assegnate ad altri soggetti attuatori per interventi che ricadono su specifici territori, come il caso dei porti e delle reti ferroviarie regionali.
Il Mims ha completato le intese con Regioni ed Enti locali per il rinnovo degli autobus in senso ecologico, la riqualificazione dei porti, il potenziamento delle linee ferroviarie regionali, le ciclovie turistiche e urbane, le metropolitane, le infrastrutture per le Zone Economiche Speciali (ZES), interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana inseriti nel programma Pinqua sulla qualità dell’abitare, il rafforzamento delle strutture idriche, i miglioramenti delle reti stradali nelle aree interne, l’efficientamento delle cittadelle giudiziarie.
Per visualizzare la presentazione utilizzata in conferenza stampa e la sintesi del Pnrr del Mims
Per visualizzare il dettaglio delle risorse territorializzate
[1] Nel dettaglio, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è responsabile di investimenti pari a 35 miliardi di euro (57,0%), le Regioni e gli Enti territoriali sono responsabili di investimenti per 13,4 miliardi di euro (21,9%), ai concessionari e società di gestione competono interventi per 7 miliardi di euro (11,4%), alle Autorità di Sistema Portuale 3 miliardi di euro (4,9%), alle imprese e altri soggetti economici 1,6 miliardi di euro (2,5%), ai Provveditorati Opere Pubbliche del Mims competono interventi per 1,4 miliardi di euro (2,3%).
( red / 16.12.21 )
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