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Vaccinazioni: partono prenotazioni per i bambini
Circolare vaccinazione donne in stato di gravidanza e in allattamento
(Regioni.it 4201 - 13/12/2021) L’Istituto superiore di sanità approva la terza dose del vaccino antiCovid, dopo cinque mesi, alle donne in stato di gravidanza e in allattamento.
In particolare è raccomandata una dose di vaccino a mRNA come booster di un ciclo vaccinale primario alle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre, trascorsi almeno 5 mesi dal completamento del ciclo primario.
Anche per le donne che allattano è raccomanda una dose di vaccino mRNA come richiamo, senza alcuna necessità di interrompere l'allattamento.
Le donne a maggior rischio di contrarre l'infezione perché più esposte (come professioniste sanitarie o caregiver) e a maggior rischio di sviluppare una malattia grave da Covid sono il target prioritario per la vaccinazione in gravidanza.
Per quanto riguarda invece l’andamento della pandemia, il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, annuncia: “Siamo appesi al dato di occupazione dell'area medica, e penso che il bollettino di venerdì sarà da zona gialla".
“E' una tipica fase acuta - prosegue Zaia - e a breve non vi è sentore di un'inversione di tendenza. I dati ci dicono che il tasso di occupazione delle terapie intensive è del 12.8%, l'incidenza dei cointagi è già zona gialla. Ci sono dati che dicono che l'infezione sta correndo, ma l'incidenza sui tamponi è del 4,50%, siamo la decima regione con maggiore incidenza, la prima sono le Marche con il 9,23%”.
L’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) fornisce alcuni dati. E’ in aumento in 5 regioni il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti in area medica, o non critica, da parte di pazienti Covid: nella Pa di Bolzano (al 18%), in Calabria (al 17%), nella Pa di Trento (al 16%), in Emilia Romagna e Sicilia (all'11%). Restano stabili oltre la soglia del 15%, uno dei tre parametri che determinano il passaggio delle regioni in zona gialla, Liguria (al 13%), Valle d'Aosta (al 19%) e Friuli Venezia Giulia (al 23%).
Mentre in 8 regioni cresce la percentuale di posti nelle terapie intensive occupati da parte di pazienti Covid: nella Provincia autonoma di Trento, dove arriva al 20%, nelle Marche (al 14%), nel Lazio (al 12%), in Piemonte e Umbria (all'8%), in Campania, Sicilia e Toscana (al 6%).
Il tasso di occupazione scende invece in Calabria all'11% e Liguria al 12% e Bolzano (19%) e Toscana (all'8%). Restano stabili oltre la soglia del 10% in Friuli (al 15%) e Veneto (13%).
Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, sottolinea che “la pandemia non è finita e bisogna continuare a contrastarla agendo con rapidità e con tutti i mezzi necessari”, come ad esempio l'obbligo vaccinale: "Non si può escludere nulla", e “trattandosi di una platea ormai ridotta al 10% della popolazione, ciò rappresenta la certificazione di cosa bisogna fare”.
"Io vaccinero' i miei figli", dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza: "Le autorita' scientifiche internazionali sono tutte molto chiare e favorevoli alla vaccinazione tra i 5 e gli 11 anni, lo facciamo per proteggere i nostri figli, io sono convinto e vaccinerò i miei figli, quello che dico alle persone e' di fidarsi dei nostri pediatri che sono le persone che hanno studiato e dedicato una vita ai nostri figli e sono le persone giuste a cui chiedere un'opinione e a cui rivolgersi”.
Il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, evidenzia come “il 16 dicembre è il giorno in cui simbolicamente partiremo dal Meyer. Vi sono tanti spazi specifici, ma voglio che il momento simbolico del taglio del nastro per le vaccinazioni dei bambini possa essere al Meyer”, parlando dell'avvio della campagna di vaccinazione per i bimbi tra 5 e 11 anni.
Le prenotazioni per le vaccinazioni ai bambini tra i 5 e gli 11 anni in Lombardia "nel primo giorno sono state oltre 30 mila. C'è un'assoluta fiducia nella sanità e nella scienza”, sottolinea l'assessore regionale al welfare Letizia Moratti.
Nel Lazio, annuncia l'assessore alla Sanità della Regione, Alessio D'Amato: "Nella prima mezz'ora già 3mila prenotazioni per vaccini pediatrici. Le prime somministrazioni del V-day pediatrico si terranno il 15 dicembre all'Istituto Spallanzani ed in altri 13 hub".
“In questo momento la diffusione del Covid nella fascia di età pediatrica è rilevante. La fascia 5-11 anni è quella che mostra l'incremento maggiore, l'incidenza cumulativa stimata è di 200 casi ogni 100mila bambini sui 7 giorni", spiega Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts: “L'offerta vaccinale è nel migliore interesse dei bambini. E’ sbagliato dire che si vaccinano i bambini per proteggere gli adulti. Si vaccinano i bambini per proteggere la loro salute intesa in maniera globale a tutto tondo, salute fisica, ma anche salute psichica e anche sviluppo e strutturazione di personalità che in assenza dei normali momenti di incontro e socialità rischia di avere un danno non trascurabile. Va fatta la campagna vaccinale – rileva Locatelli - sottolineando esattamente che è un gesto di tutela di protezione, e di amore rispetto ai propri figli”.
Nel Lazio, annuncia l'assessore alla Sanità della Regione, Alessio D'Amato: "Nella prima mezz'ora già 3mila prenotazioni per vaccini pediatrici. Le prime somministrazioni del V-day pediatrico si terranno il 15 dicembre all'Istituto Spallanzani ed in altri 13 hub".
“In questo momento la diffusione del Covid nella fascia di età pediatrica è rilevante. La fascia 5-11 anni è quella che mostra l'incremento maggiore, l'incidenza cumulativa stimata è di 200 casi ogni 100mila bambini sui 7 giorni", spiega Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts: “L'offerta vaccinale è nel migliore interesse dei bambini. E’ sbagliato dire che si vaccinano i bambini per proteggere gli adulti. Si vaccinano i bambini per proteggere la loro salute intesa in maniera globale a tutto tondo, salute fisica, ma anche salute psichica e anche sviluppo e strutturazione di personalità che in assenza dei normali momenti di incontro e socialità rischia di avere un danno non trascurabile. Va fatta la campagna vaccinale – rileva Locatelli - sottolineando esattamente che è un gesto di tutela di protezione, e di amore rispetto ai propri figli”.
( gs / 13.12.21 )
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