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Scuola: si lavora su Dad e vaccinazione
(Regioni.it 4194 - 01/12/2021) Sulla vaccinazione dei bambini si continuano a lanciare appelli. Intanto si attende il parere definitivo dell’Agenzia del farmaco. Sul totale delle classi in dad il 60-70% è alle elementari, riferisce l'Associazione nazionale presidi di Roma: “l'invito che facciamo è di vaccinare i ragazzi dai 12 anni e, dopo l'atteso ok dell'Aifa per le dosi ai più piccoli, anche i bambini dai 5 agli 11 anni: con la vaccinazione di un buon numero di studenti alle superiori le classi in dad in questa fascia di età sono poche”, afferma il presidente Rusconi.
Il commissario per l'Emergenza Francesco Figliuolo annuncia che per incrementare i test ed evitare che scatti la Dad per gli studenti saranno a disposizione 11 laboratori di biologia molecolare della Difesa in 8 regioni, in grado di processare i tamponi molecolari effettuati a domicilio da team mobili militari. Figliolo sottolinea che saranno a disposizione anche due laboratori mobili dopo la richiesta di palazzo Chigi di elaborare il piano per lo screening nelle scuole.
Team e laboratori sono stati messi a disposizione dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e saranno coordinati dal Comando operativo di vertice interforze (Covi).
Per le vaccinazioni agli under 12 nel Lazio saranno allestiti 78 mini-hub dedicati in tutte le Asl. Ci saranno pediatri, medici, infermieri e anche 'clown' per mettere a loro agio i più piccoli. Per le famiglie saranno disponibili pillole informative on-line sotto la supervisione dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù e delle Società scientifiche. "Mettiamo in sicurezza i più piccoli e garantiamo loro la socialità", spiega l'assessore della regione Lazio alla sanità Alessio D'Amato.
“Attendiamo in queste ore l'indicazione precisa dell'Aifa. – rileva il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - Confidiamo di partire prima di Natale, dal 20 al 25 di dicembre, per esser pronti ad iniziare la somministrazione".
Pubblicato un documento delle società scientifiche dei pediatri ai genitori sull'opportunità di vaccinare i bambini nella fascia di età 5-11 anni, si legge che “nel complesso, ci sentiamo di raccomandare la vaccinazione nei bambini tra 5 e 11 anni in quanto capace di prevenire casi severi, sia pur rari, dovuti direttamente al virus o alle sue complicanze infiammatorie, di ridurre disagi per gli stessi bambini e alle loro famiglie e di aumentare in generale i loro gradi di libertà. La raccomandazione è ancora più forte se il bambino soffre di patologie croniche, e se convive o ha contatti stretti con adulti anziani o fragili”.
Quindi i pediatri nel documento pubblicato sul sito della Società italiana di pediatria (Sip) affermano che “le controindicazioni sono rarissime e riguardano soggetti con malattie immunomediate. In questi casi è opportuno rivolgersi agli specialisti che seguono il bambino. Affermiamo questo nella consapevolezza che i dati disponibili, pur essendo più che sufficienti per definire l'opportunità di procedere quanto prima alla vaccinazione nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, non consentono su alcuni aspetti, quali ad esempio gli effetti a lungo termine della malattia o eventuali complicanze estremamente rare della vaccinazione, di dare risposte definitive”.
Pubblicato un documento delle società scientifiche dei pediatri ai genitori sull'opportunità di vaccinare i bambini nella fascia di età 5-11 anni, si legge che “nel complesso, ci sentiamo di raccomandare la vaccinazione nei bambini tra 5 e 11 anni in quanto capace di prevenire casi severi, sia pur rari, dovuti direttamente al virus o alle sue complicanze infiammatorie, di ridurre disagi per gli stessi bambini e alle loro famiglie e di aumentare in generale i loro gradi di libertà. La raccomandazione è ancora più forte se il bambino soffre di patologie croniche, e se convive o ha contatti stretti con adulti anziani o fragili”.
Quindi i pediatri nel documento pubblicato sul sito della Società italiana di pediatria (Sip) affermano che “le controindicazioni sono rarissime e riguardano soggetti con malattie immunomediate. In questi casi è opportuno rivolgersi agli specialisti che seguono il bambino. Affermiamo questo nella consapevolezza che i dati disponibili, pur essendo più che sufficienti per definire l'opportunità di procedere quanto prima alla vaccinazione nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, non consentono su alcuni aspetti, quali ad esempio gli effetti a lungo termine della malattia o eventuali complicanze estremamente rare della vaccinazione, di dare risposte definitive”.
Per Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, “quello che è accaduto ieri per le scuole è sconvolgente. Menomale che ci sono le Regioni perché se dipendesse da quello che fa Roma, lo Stato centrale, saremmo rovinati”, riferendosi all'ipotetica chiusura degli istituti scolastici in caso di contagi da Covid-19: “Nel giro di 24 ore hanno dato indicazione di chiudere le scuole con un solo contagio e in serata hanno cambiato di nuovo opinione. È qualcosa di sconvolgente – ribadisce De Luca - e non voglio adoperare parole pesanti”.
“La vaccinazione dei bambini, nelle dosi adeguate, è indispensabile per evitare che il contagio si diffonda tra i più piccoli, evidenzia De Luca: La mia idea è realizzare dei centri vaccinali pediatrici e di impegnare fino in fondo i pediatri di libera scelta”.
“La vaccinazione dei bambini, nelle dosi adeguate, è indispensabile per evitare che il contagio si diffonda tra i più piccoli, evidenzia De Luca: La mia idea è realizzare dei centri vaccinali pediatrici e di impegnare fino in fondo i pediatri di libera scelta”.
( gs / 01.12.21 )
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