Sommario
Documenti della Conferenza delle Regioni del 3 novembre
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Pesca: preoccupazione per popolazione salmonidi e per disimpegno automatico delle risorse FEAMP 2014-2020
Approvata anche la posizione sugli Stati Generali della Pesca organizzati dal MIPAAF il 26 e 27 ottobre 2021 a Catania.
(Regioni.it 4186 - 19/11/2021) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 3 novembre ha approvato un documento relativo al decreto direttoriale della Direzione generale per il patrimonio naturalistico, del 2 aprile 2020, in relazione alla gestione delle popolazioni di Salmonidi. Il Sistema delle Regioni ha condiviso e già segnalato ai Ministeri interessati le criticità attuative del Decreto Direttoriale del 2 aprile 2020, tra cui in particolare il rischio di azzeramento repentino delle politiche di gestione della fauna ittica di alcune specie e presenti nelle acque italiane nel caso della Trota iridea da decenni, per i Coregoni da duecento anni, e da oltre quattrocento anni per la Trota fario, la Trota lacustre, la Trota mediterranea e il Salmerino alpino.
Il documento - inviato a Ministri interessati e a tutti i capigruppo parlamentari impegna il Governo e i Ministeri delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e della Transizione ecologica ad avviare tutte le iniziative necessarie per:
• garantire il mantenimento di un’adeguata politica di gestione delle popolazioni di Salmonidi nell’intero territorio nazionale, con particolare riferimento all’arco alpino ed appenninico, anche mediante idonee attività di immissione di specie ittiche;
• l’adozione di procedure rapide e snelle per l’ottenimento delle autorizzazioni all’immissione di specie ittiche parautoctone e non autoctone già presenti da decenni e da secoli nelle acque italiane, se necessario anche mediante adozione di uno specifico provvedimento concernente l’immissione di specie ittiche e l’adozione di apposito decreto di individuazione delle specie parautoctone di cui in premessa al presente documento;
• definire e approvare una disciplina transitoria per consentire la prosecuzione della gestione delle stesse in condizioni di legittimità, limitando i danni a carico del settore della pesca sportiva e professionale, dell’indotto turistico, produttivo e commerciale, causati dal blocco delle immissioni di salmonidi;
• provvedere, in considerazione delle criticità già espresse dalle Regioni e dalle Province Autonome, a concordare con esse le necessarie proposte di modifica del citato Decreto Direttoriale, con particolare riferimento all’art. 3 “Criteri per l’immissione in natura di specie o popolazioni non autoctone” e all’allegato 3, bilanciando in modo più equo le esigenze di conservazione con quelle economico-sociali e armonizzarlo con Carte ittiche e Piani ittici regionali.
Nella stessa riunone è stato approvato un altro documento, successivamente inviato al ministro delle politiche agricole, relativo alla chiusura del PO FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) 2014/2020 e all'attivazione delle Cause di Forza Maggiore finalizzate ad evitare il disimpegno automatico. L’avanzamento della spesa PO FEAMP 2014/2020 sconta le difficoltà di attuazione del programma, da individuarsi principalmente nella generale complessità delle procedure e in problematiche strutturali, che hanno comportato e comportano rallentamenti delle attività, tanto che le cospicue risorse messe a bando (riproposti più volte), non sono riuscite a sostanziarsi negli impegni finanziari sperati. Una situazione che - si sottolinea nel documento della Conferenza delle Regioni - si è aggravata considerevolmente a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19, che ha influito negativamente sulla reale possibilità di fare investimenti da parte delle imprese ittiche, che sono state costrette a richiedere proroghe e/o a rinunciare alla realizzazione di progetti già ammessi a contributo, con l’evidente rischio di imminente disimpegno automatico delle risorse al 31/12/2021. Inoltre a partire da giugno scorso (con l’importante avanzamento delle campagne vaccinali nei vari Paesi) le imprese fornitrici, soprattutto estere, hanno ripreso ad evadere gli ordinativi, cumulatisi a causa dei diversi lockdown. È evidente altresì che anche molte imprese fornitrici hanno cessato l’attività causa pandemia, scaricando il problema sui beneficiari. Di tale condizione l’Autorità di Gestione è sempre stata informata nell’ambito dei diversi monitoraggi, nei quali sono state evidenziate tali criticità. Al riguardo, si sottolinea che prevedendo la difficoltà nel raggiungere gli obiettivi di spesa dovute principalmente al Covid-19, già nel 2020, diversi Organismi Intermedi hanno chiesto all’AdG di avvalersi di quanto previsto all’art. 87 comma 1 lett. B del Reg. UE 1303/2013, invocando la causa di forza maggiore dovuta all’epidemia da Covid-19 e di conseguenza “eccezione” al disimpegno automatico (N+3). Percorso, peraltro, già seguito positivamente in altri fondi e di cui si sottolinea l’opportunità (se non addirittura la necessità) di avvalimento, anche in considerazione che in tal caso potrebbero sussistere le condizioni di attivazione degli strumenti finanziari che sarebbero velocemente certificabili. A partire dal 2020, gli OO.II. Puglia ed Emilia-Romagna hanno rappresentato formalmente all’AdG la possibilità di avvalersi della deroga al disimpegno automatico e successivamente anche Sicilia, Sardegna e Veneto hanno manifestato tale esigenza.
Infine la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, sempre nella riunione del 3 novembre - ha approvato un documento in cui è sintetizzata la Posizione sugli Stati Generali della Pesca organizzati dal MIPAAF il 26 e 27 ottobre 2021 a Catania.
Il documento - inviato a Ministri interessati e a tutti i capigruppo parlamentari impegna il Governo e i Ministeri delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e della Transizione ecologica ad avviare tutte le iniziative necessarie per:
• garantire il mantenimento di un’adeguata politica di gestione delle popolazioni di Salmonidi nell’intero territorio nazionale, con particolare riferimento all’arco alpino ed appenninico, anche mediante idonee attività di immissione di specie ittiche;
• l’adozione di procedure rapide e snelle per l’ottenimento delle autorizzazioni all’immissione di specie ittiche parautoctone e non autoctone già presenti da decenni e da secoli nelle acque italiane, se necessario anche mediante adozione di uno specifico provvedimento concernente l’immissione di specie ittiche e l’adozione di apposito decreto di individuazione delle specie parautoctone di cui in premessa al presente documento;
• definire e approvare una disciplina transitoria per consentire la prosecuzione della gestione delle stesse in condizioni di legittimità, limitando i danni a carico del settore della pesca sportiva e professionale, dell’indotto turistico, produttivo e commerciale, causati dal blocco delle immissioni di salmonidi;
• provvedere, in considerazione delle criticità già espresse dalle Regioni e dalle Province Autonome, a concordare con esse le necessarie proposte di modifica del citato Decreto Direttoriale, con particolare riferimento all’art. 3 “Criteri per l’immissione in natura di specie o popolazioni non autoctone” e all’allegato 3, bilanciando in modo più equo le esigenze di conservazione con quelle economico-sociali e armonizzarlo con Carte ittiche e Piani ittici regionali.
Nella stessa riunone è stato approvato un altro documento, successivamente inviato al ministro delle politiche agricole, relativo alla chiusura del PO FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) 2014/2020 e all'attivazione delle Cause di Forza Maggiore finalizzate ad evitare il disimpegno automatico. L’avanzamento della spesa PO FEAMP 2014/2020 sconta le difficoltà di attuazione del programma, da individuarsi principalmente nella generale complessità delle procedure e in problematiche strutturali, che hanno comportato e comportano rallentamenti delle attività, tanto che le cospicue risorse messe a bando (riproposti più volte), non sono riuscite a sostanziarsi negli impegni finanziari sperati. Una situazione che - si sottolinea nel documento della Conferenza delle Regioni - si è aggravata considerevolmente a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19, che ha influito negativamente sulla reale possibilità di fare investimenti da parte delle imprese ittiche, che sono state costrette a richiedere proroghe e/o a rinunciare alla realizzazione di progetti già ammessi a contributo, con l’evidente rischio di imminente disimpegno automatico delle risorse al 31/12/2021. Inoltre a partire da giugno scorso (con l’importante avanzamento delle campagne vaccinali nei vari Paesi) le imprese fornitrici, soprattutto estere, hanno ripreso ad evadere gli ordinativi, cumulatisi a causa dei diversi lockdown. È evidente altresì che anche molte imprese fornitrici hanno cessato l’attività causa pandemia, scaricando il problema sui beneficiari. Di tale condizione l’Autorità di Gestione è sempre stata informata nell’ambito dei diversi monitoraggi, nei quali sono state evidenziate tali criticità. Al riguardo, si sottolinea che prevedendo la difficoltà nel raggiungere gli obiettivi di spesa dovute principalmente al Covid-19, già nel 2020, diversi Organismi Intermedi hanno chiesto all’AdG di avvalersi di quanto previsto all’art. 87 comma 1 lett. B del Reg. UE 1303/2013, invocando la causa di forza maggiore dovuta all’epidemia da Covid-19 e di conseguenza “eccezione” al disimpegno automatico (N+3). Percorso, peraltro, già seguito positivamente in altri fondi e di cui si sottolinea l’opportunità (se non addirittura la necessità) di avvalimento, anche in considerazione che in tal caso potrebbero sussistere le condizioni di attivazione degli strumenti finanziari che sarebbero velocemente certificabili. A partire dal 2020, gli OO.II. Puglia ed Emilia-Romagna hanno rappresentato formalmente all’AdG la possibilità di avvalersi della deroga al disimpegno automatico e successivamente anche Sicilia, Sardegna e Veneto hanno manifestato tale esigenza.
Infine la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, sempre nella riunione del 3 novembre - ha approvato un documento in cui è sintetizzata la Posizione sugli Stati Generali della Pesca organizzati dal MIPAAF il 26 e 27 ottobre 2021 a Catania.
( red / 19.11.21 )
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