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Agricoltura: dossier Prosek e sostegno filiera lattiero-casearia
(Regioni.it 4179 - 10/11/2021) "Ho appena sottoscritto il protocollo di intesa per il sostegno alla filiera lattiero-casearia”. Accordo per Tavolo tecnico su misure anticrisi. L’annuncio è di Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche Agricole, che aggiunge: “un risultato reso possibile dallo sforzo di tutte le parti che compongono la filiera: produttori, trasformatori e distributori. Tutti insieme abbiamo raggiunto un accordo che permette agli agricoltori un riequilibrio nella distribuzione del valore aggiunto lungo la catena del valore”.
"Con un atto di responsabilita' – commenta il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini - è stata accolta la nostra proposta per un aumento di 4 centesimi del prezzo minimo del latte alla stalla in Italia senza che vi sia un impatto sui consumatori”.
“È un passo fondamentale, - sottolinea Patuanelli - perché tutela le nostre eccellenze del settore, messe sotto pressione da margini sempre più esigui dovuti alla crescita dei costi delle materie prime. Una filiera, quella lattiero-casearia, che deve essere ringraziata non solo per questo importante risultato, ma anche perché ha retto l'impatto della pandemia garantendo al Paese il sostentamento anche in una delle fasi più difficili della nostra storia”.
Inoltre è stato trasmesso all'attenzione della Commissione Europea il dossier con l'opposizione italiana al riconoscimento della menzione geografica tradizionale europea per il Prošek croato.
Nel dossier è precisata la posizione italiana e le motivazioni tecniche, storiche e territoriali, compresa l'iscrizione delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nella lista del patrimonio mondiale ‘UNESCO’ e l'incompatibilità del riconoscimento della menzione tradizionale Prošek.
“Le motivazioni per cui ci opponiamo alla denominazione tradizionale Prošek sono ben solide e rappresentate nel documento che abbiamo inviato alla Commissione, tra le principali c'è la questione della omonimia tra la denominazione Prošek e la Dop", sottolinea Patuanelli. "È a rischio il sistema Paese, il sistema di protezione delle denominazioni geografiche e l'eccellenza della produzione agroalimentare italiana. Si rischia di istituzionalizzare l'italian sounding".
La Croazia ha ora 60 giorni di tempo per le controdeduzioni alla quale l'Italia rappresentata dal MiPAAF avrà diritto di controreplicare insieme a tutti coloro che hanno presentato già l'opposizione, tra cui i tre consorzi, e le regioni interessate.
“Le motivazioni per cui ci opponiamo alla denominazione tradizionale Prošek sono ben solide e rappresentate nel documento che abbiamo inviato alla Commissione, tra le principali c'è la questione della omonimia tra la denominazione Prošek e la Dop", sottolinea Patuanelli. "È a rischio il sistema Paese, il sistema di protezione delle denominazioni geografiche e l'eccellenza della produzione agroalimentare italiana. Si rischia di istituzionalizzare l'italian sounding".
La Croazia ha ora 60 giorni di tempo per le controdeduzioni alla quale l'Italia rappresentata dal MiPAAF avrà diritto di controreplicare insieme a tutti coloro che hanno presentato già l'opposizione, tra cui i tre consorzi, e le regioni interessate.
Si ricorda che una bottiglia di vino italiano su sei stappate all'estero è di Prosecco con un incremento delle vendite oltre confine del 32% nel 2021 ed è il vino italiano più consumato al mondo.
L'iniziativa del ministero, sottolinea Coldiretti, “è importante per tutelare un patrimonio del Made in Italy che alla fine dell'anno raggiungerà un valore al consumo di 2,5 miliardi di euro dei quali la maggior parte realizzati sui mercati esteri con la leadership a livello mondiale in termini di volumi esportati davanti a Champagne e Cava”.
Le regioni interessate sono Veneto e Friuli Venezia Giulia, nove province e tre denominazioni d'origine (Prosecco Doc, Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Docg e Asolo Prosecco Docg) per una produzione complessiva che ha raggiunto - ricorda la Coldiretti - 700 milioni di bottiglie dopo aver incassato nel 2019 il riconoscimento Unesco per le Colline del Prosecco.
Inoltre dal primo gennaio 2023 sarà in vigore la nuova Politica Agricola Comune (Pac) con un nuovo sistema organizzativo (New Delivery Model) basato su un unico documento di programmazione e gestione - il Piano strategico nazionale, PSN- che il Mipaaf dovrà presentare entro il 31 dicembre 2021 alla Commissione Ue.
In tal senso si è svolto un incontro nella sede di Cia-Agricoltori Italiani fra i membri della Giunta nazionale e tutti gli assessori regionali del settore rurale per un primo confronto tecnico.
In particolare sono stati evidenziati gli incentivi per i produttori che utilizzano strumenti di agricoltura di precisione e tecniche di bioprotezione e come l'uso più efficiente delle risorse dello sviluppo rurale sia una priorità.
La futura programmazione dovrà essere elaborata di concerto con le Regioni, con l'obiettivo di supportare, in sinergia anche con altri fondi europei, le imprese agricole e più in generale tutte le aree rurali.
( gs / 10.11.21 )
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