(Regioni.it 4178 - 09/11/2021) Sarà un inverno duro per l'Europa con una recrudescenza della pandemia, annuncia il direttore regionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) Hans Kluge: “La nostra regione è ora l'epicentro". E secondo gli ultimi dati dell’Agenas, l’agenzia dei servizi sanitari regionali, risale in Italia la percentuale di posti di terapia intensiva occupati da pazienti Covid, passando dal 4 al 5%.
Tornano sopra quota centomila gli attualmente positivi al Covid in Italia, sono 100.205 secondo i dati del ministero della Salute, 1.430 in più nelle ultime 24 ore.

"L'andamento della pandemia in Alto Adige non è soddisfacente. – evidenzia il presidente altoatesino Arno Kompatscher - Guardando i dati è ormai sotto gli occhi di tutti che dove il tasso di vaccinazione è basso ci sono più ricoveri. Abbiamo perciò chiesto a Roma di prevedere dei vantaggi per i vaccinati, come già avviene in alcuni paesi europei”, riferendosi  al 'lockdown' per i no vax in Austria. E a Singapore le persone che non sono vaccinate per scelta e si ammalano di Covid dovranno pagarsi da soli le spese mediche.

“Non troverei nulla di scandaloso nell'obbligo vaccinale. – afferma il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti - Dopodiché, gli italiani con grande rispetto ed educazione civica si sono perlopiù vaccinati. In Liguria siamo oltre l'82% di copertura con due dosi e molto più in alto con una dose sola. Il green pass sui luoghi di lavoro ha incentivato questo percorso: la maggior parte dei cittadini hafatto quanto doveva per proteggere e  proteggersi”.

“Se per arrivare all'obiettivo dell'immunità di gregge dovessimo stringere ancora i cordoni, non troverei difficoltà a farlo- dichiara Toti - anche perché, oggi, questo vaccino è testato su oltre cinque miliardi di persone nel mondo, credo che sia il medicinale più testato di tutti i tempi. Non ci sono più pretesti e tutto quello che sento contro sa molto di politica e poco di scienza”.

“La terza dose è qualcosa che completa il ciclo vaccinale – afferma il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana - e bisogna fare in modo che la gente se ne renda conto e partecipi con un po' più di entusiasmo e determinazione".

La Lombardia ha "già iniziato la campagna vaccinale per la terza dose e siamo pronti ad avere maggiori prenotazioni. Faccio questo invito perché anche in Lombardia, che è una delle Regioni che ha meglio risposto alla prima fase delle vaccinazioni, per la terza dose le risposte sono un po' più tiepide". Invece "noi abbiamo bisogno di aumentare il numero di persone che si sottopongono alla terza dose”.

E da domani in Lombardia la terza dose di vaccino sarà possibile averla anche in farmacia e come da indicazioni fornite da Aifa, Ministero della Salute e Regione Lombardia, le farmacie inoculeranno il vaccino Pfizer, che verrà utilizzato indipendentemente dal siero utilizzato per il ciclo vaccinale primario. Si inizierà con gli over-60 aventi diritto e gli operatori sanitari, a condizione che siano trascorsi almeno 6 mesi dall'ultima dose ricevuta.

In Toscana "200mila persone, forse qualcosa di più, che per scelta non si vaccinano, complessivamente costituiscono quell'area di potenziale diffusione rapida del virus che poi va a toccare anche coloro che si sono vaccinati", dichiara Eugenio Giani, presidente della regione Toscana.

Intanto il ministero dell’interno lavora a nuove regole per le manifestazioni dei “No pass” dopo disagi nei centri storici delle città e assembramenti fra non vaccinati che, come nel caso di Trieste, sono stati causa di un aggravamento della pandemia.

"Da domani – annuncia il sottosegretario Carlo Sibilia: saranno vietati i cortei, e questo vale per tutte le manifestazioni non solo per quelle no vax. Continuare così ogni fine settimana, dopo 15 fine settimana, con le città che vengono messe in ginocchio da ogni tipo di protesta. Va bene manifestare ma quando assistiamo a scene come alcune di quelle che abbiamo visto..."

E se non si rispettassero le regole e si facesse il corteo?: “Si interromperà la manifestazione perché si contravverrebbe alla legge. In quel caso ci sono le forze dell'ordine”.

Infine il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana – chiede un “nuovo impegno che si inizi a riparlare di Autonomia” che "mai come in occasione della pandemia ha dimostrato di essere la strada giusta per migliorare la qualità delle risposte che il Paese deve dare ai cittadini”.

“Purtroppo la pandemia – aggiunge Fontana - ha interrotto una fase già avanzata, ora dobbiamo riprenderla in mano, perché un'organizzazione diversa dello Stato è essenziale. Le Regioni – sottolinea Fontana - hanno sempre deciso all'unanimità e non c'è mai stata una scelta dettata da questioni ideologiche”.