Header
Header
Header
         

Regioni.it

n. 4177 - lunedì 8 novembre 2021

Sommario
- Conferenza delle Regioni giovedì 11 novembre
- Conferenza Unificata l'11 novembre alle 15.30
- Vaccini: migliore comunicazione ed estensione terza dose
- Emergenza Covid-19: Marsilio, le maggiori spese sostenute creano difficoltà per i bilanci regionali
- Istruzione e formazione tecnica superiore: audizione Regioni sulla ridefinizione del sistema domani 9 novembre
- Scuola e pandemia: in vigore nuove regole per quarantena

+T -T
Scuola e pandemia: in vigore nuove regole per quarantena

(Regioni.it 4177 - 08/11/2021) “La quarta ondata epidemica è già in corso”, spiega Walter Ricciardi, professore di Igiene e medicina preventiva, consigliere del ministro della Salute per l'emergenza Covid, ma aggiunge che la possiamo ridurre: Possiamo far sì che sia un'ondina. Dipende da noi far in modo che non diventi un'ondata impetuosa come in altri Paesi”.
“Se continueremo a usare protezioni, faremo le terze dosi e gestiremo bene il testing e tracciamento nelle scuole in maniera adeguata, resterà un'ondata piccola”, afferma Ricciardi.
E proprio nella scuola entrano in vigore le nuove quarantene. Infatti il protocollo ora in vigore nelle scuole prevede misure diverse a seconda della fascia d'età degli alunni e dello status vaccinale.
"Questa misura – spiega sempre Ricciardi - ha una sua razionalità cioè cerca di mantenere la lezione in presenza il più possibile, ma va garantita da un sistema di testing e tracciamento, che deve esser fatto dalle Asl. E mi chiedo se i dipartimenti di prevenzione siano stati abbastanza potenziati in questi mesi e se ci sia abbastanza personale". Invece, rileva Ricciardi, “assistiamo un sovraccarico di lavoro per il testing perché viene usato anche per il green pass; se ne facessero meno per green pass si potrebbe utilizzarli meglio anche per altre situazioni che lo necessitano".
La nota del Ministero dell'Istruzione è stata inviata alle scuole il 6 novembre insieme alla nota tecnica con le nuove "Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico".
La nota è stata elaborata con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute, delle Regioni e del Ministero dell’Istruzione.
Le misure, si spiega, favoriscono l’erogazione del servizio scolastico in presenza, supportano il dirigente scolastico nelle iniziative da assumere in presenza di casi positivi COVID–19 e permettono di rendere il più possibile omogenee, a livello nazionale, le misure di prevenzione da attuare a cura dei dipartimenti di prevenzione.
La principale novità è rappresentata dal fatto che i «contatti scolastici» sono sottoposti a sorveglianza con testing e devono, dunque, effettuare test diagnostici con le tempistiche indicate nel documento tecnico “e predisposte dal DdP: se il risultato è negativo possono rientrare a scuola”.
Se invece è positivo, “non possono rientrare a scuola e devono informare il DdP e il MMG/PLS. Il DdP informa tempestivamente il dirigente scolastico/referente scolastico Covid-19 in caso di ulteriori casi positivi”.
Il dirigente scolastico/referente scolastico COVID-19 sarà informato secondo le procedure adottate localmente per i casi positivi occorsi tra gli studenti e gli operatori scolastici.
Se c'è un caso positivo, i compagni di classe faranno un test e se il risultato sarà negativo si potrà tornare a scuola. Poi si farà un altro tampone dopo 5 giorni. Con 2 positivi i vaccinati o negativizzati negli ultimi 6 mesi faranno il tampone, i non vaccinati la quarantena.
Con 3 contagi andrà in quarantena tutta la classe.
Inoltre per i più piccoli è previsto un test subito e una quarantena di 10 giorni. Per i prof, dipende dal tempo di permanenza nella classe e dal contatto con il positivo. Il preside sospende le lezioni nel caso in cui l'Asl "non possa intervenire subito".
E’ previsto anche che i dati sui vaccinati non sono nella disponibilità della scuola e "non vanno trattati".
Sono comunque presi in considerazione i contatti intervenuti nelle 48 ore prima dell'insorgenza dei sintomi del caso oppure nelle 48 ore antecedenti la data dell’esecuzione del test risultato positivo (se il caso è asintomatico).
In questi casi fino all’intervento dell’autorità sanitaria, il dirigente scolastico (o suo delegato) è autorizzato a sospendere temporaneamente le attività didattiche in presenza e trasmette loro le disposizioni standardizzate, preventivamente predisposte dalle autorità sanitarie, contenenti le indicazioni da seguire.
“Dell'immunizzazione per bambini under 12 c'è bisogno – sostiene Ricciardi - ed è assolutamente importante farla per proteggere loro e tutta la comunità. Non è un caso che i pediatri siano d'accordo, perché l'epidemia nel Regno Unito ha generato decine di migliaia di bambini con Long Covid, che, a distanza di mesi, ancora si rende apatici e astenici. Inoltre l'allargamento della vaccinazione alla fascia pediatrica consentirà anche al virus di circolare meno". Ma all'obbligo per questa fascia "non ci abbiamo pensato".
Sempre Ricciardi in merito ai vaccini anti-Covid per i più piccoli, nella fascia 5-11 anni, sull'obbligo vaccinale precisa: "serve una legge e questo comporterebbe una discussione e una differenziazione di posizioni con una contrapposizione forte. Ma in questo momento non c'è necessità perché l'Italia ha raggiunto livelli altissimi di protezione della popolazione grazie all'informazione, quindi in questo momento nessuno in Italia pensa all'obbligo”.
Infine per la vaccinazione ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, si aspetta “una resistenza. Anche tra i 12 e i 15 anni, del resto, la percentuale di vaccinati è più bassa. Ma, da medico, mi auguro che almeno la metà dei 3,2 milioni di italiani tra i 5 e gli 11 anni, si vaccini. Prima ancora che per bloccare la circolazione del virus, nell'interesse dei bambini. Gli effetti della malattia, nel lungo periodo, sono subdoli e non risparmiano i giovani”.

 



( gs / 08.11.21 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

Conferenza Stato-Regioni
Conferenza Stato-Regioni

Conferenza delle Regioni e Province autonome
Conferenza delle Regioni

Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Enti locali)
Conferenza Unificata



Go To Top