(Regioni.it 4173 - 02/11/2021) “Tra oggi e domani sarà approvato dal Governo il nuovo protocollo per la scuola”, annuncia il sottosegretario della Salute, Andrea Costa.

L'obiettivo “è mantenere la scuola in presenza limitando al minimo la Dad. E’ un protocollo che prevede diversi casi e fa scattare la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, la quarantena automatica dopo un solo caso non scatta più”.
E il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio ha scritto una lettera al generale Figliuolo per chiedere il permesso di cominciare con la somministrazione delle terze dosi al personale scolastico.

Per Costa la terza dose di vaccino anti-Covid "è ragionevole pensare ad una estensione della platea" e "credo entro la fine dell'anno si potrà arrivare ai 50enni". E aggiunge che “sulla nuova dose di vaccino anti-Covid per coloro che hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson, l'intendimento è di indicare a tutti la somministrazione eterologa, ossia con vaccino a mRna, passati i 6 mesi dall'inoculazione o per chi vuole anche prima”.

Sempre Costa sostiene che “il prolungamento dello stato emergenza e le misure restrittive sono correlate al numero dei vaccinati".

“Credo che vadano date delle prospettive ai cittadini", e "io credo che con il 90% dei vaccinati si possono prendere in considerazione l'allentamento delle misure come la revisione dell'utilizzo del Green pass, con una sua estensione più ridotta rispetto a quanto è previsto oggi".

Anche l’altro sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, rileva che bisogna “raggiungere il 90% di persone vaccinate”, e “prima di allentare il Green pass dobbiamo togliere il distanziamento sociale, poi la mascherina e solo a questo punto il Green pass”.

Sileri sottolinea inoltre l’importanza della sanità digitale, “tenendo presente questo principio, la sfida ora è creare connessioni: tra l'ospedale e il territorio; tra governo centrale, regioni ed enti locali per garantire equità e uniformità di accesso alle innovazioni nei servizi sanitari; tra le diverse istituzioni, anche a livello globale, per garantire l'adeguatezza delle infrastrutture tecnologiche necessarie e dei relativi strumenti di interscambio dei dati clinici”.