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Pandemia: green pass, contagi e manifestazioni
(Regioni.it 4173 - 02/11/2021) Il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, rileva che “se i numeri della pandemia dovessero cambiare come accaduto a Trieste o le manifestazioni dovessero diventare maggiormente partecipate e più confuse di quelle che abbiamo visto che qualcosa del genere bisognerebbe in qualche modo sollecitarlo alle forze di pubblica sicurezza.
Però, per il momento sono abbastanza orgoglioso di come il nostro capoluogo e, in generale, la Liguria ha saputo dare il proprio contributo all'ingresso del green pass nel mondo del lavoro: l'ha fatto con grande serietà e con grande ponderazione, l'ha fatto ovviamente con tutte le difficoltà che una scelta del genere comporta, ma l'ha fatto con grande senso di responsabilità”.
Solidarietà da parte del presidente della regione Veneto, Luca Zaia, “ai commercianti costretti a chiudere le serrande a causa delle manifestazioni No pass: "Li comprendo fino in fondo", dice, perchè la libertà dei manifestanti "finisce dove comincia quello degli altri". Queste manifestazioni secondo Zaia sono "tollerabili finchè non si passa il limite".
A Trieste sono finora state riscontrate un centinaio di persone infette: "non è una cosa simpatica", sottolinea Zaia, e comunque questa situazione "lascia l'amaro in bocca. Perchè se vuoi manifestare vai con la mascherina".
Nel contempo Zaia spiega che “il 70% degli anziani ospiti nelle Rsa venete ha ricevuto la terza dose di vaccino anti-Covid, ci aspettiamo di arrivare al giro di boa entro dieci giorni" e parte anche la campagna antinfluenzale.
Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, condivide l'appello di Confcommercio per dire basta ai cortei 'selvaggi' dei No Green Pass che ormai da numerose settimane si ripetono ogni sabato nel centro di Milano: "Lo condivido perché, se sicuramente è giusto il diritto ad esprimere il proprio parere, credo non si possa penalizzare la vita e le attività economiche di un comparto che in questo periodo ha sofferto in modo particolare”.
Nel monitoraggio dell'Agenzia Nazionale dei Sistemi sanitari regionali (Agenas) sull’andamento della pandemia, si riscontra in Friuli Venezia Giulia un aumento sia dei posti occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri che nelle terapie intensive, cioè nella regione in cui si sono svolte le ultime e più importanti manifestazioni no vax.
Mentre nelle altre regioni la situazione è la seguente: Abruzzo (5%), Basilicata (0%), Calabria (3%), Campania (3%), Emilia- Romagna (3%), Lazio (6%), Liguria (5%), Lombardia (3%), Marche (8%), Molise (5%), Pa Bolzano (4%), Pa Trento (2%), Piemonte (3%), Puglia (4%), Sardegna (3%), Sicilia (4%), Toscana (5%), Umbria (7%), Valle d'Aosta (0%), Veneto (3%).
Invece per quanto riguarda i ricoveri Covid in reparti di area non critica, si evidenzia una crescita nella Provincia autonoma di Bolzano, passata da 5% al 10%, e della Calabria, dal 9% all'11%:
Abruzzo (4%), Basilicata (7%), Calabria (11%), Campania (7%), Emilia- Romagna (4%), Friuli Venezia Giulia (6%), Lazio (6%), Liguria (4%), Lombardia (5%), Marche (6%), Molise (3%), Pa Bolzano (10%), Pa Trento (2%), Piemonte (3%), Puglia (5%), Sardegna (3%), Sicilia (8%), Toscana (5%), Umbria (6%), Valle d'Aosta (6%), Veneto (3%).
( gs / 02.11.21 )
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