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Pnrr: Regioni "antenna per le esigenze del territori"
(Regioni.it 4172 - 29/10/2021) Il ministero dell’Economia spiega che nel Pnrr “le Amministrazioni regionali e gli Enti locali” rappresentano una fondamentale “antenna per le esigenze del territorio, essenziale per garantire il successo della strategia del Piano e il raccordo con le altre politiche locali di sviluppo, a partire da quelle di coesione”.
E’ quindi prevista la partecipazione delle Amministrazioni territoriali, singolarmente o attraverso il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, alla Cabina di regia del Pnrr quando sono esaminate questioni che coinvolgono le Amministrazioni territoriali.
C’è anche la partecipazione di rappresentanti regionali al Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale.
E per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) il Consiglio dei Ministri del 27 ottobre ha approvato altri due provvedimenti (un decreto legge e un disegno di legge) per ulteriori 8 obbiettivi da raggiungere entro il 31 dicembre, che sono:
- Fondo Ripresa e Resilienza Italia (M1C3-22): finanziamento di progetti di turismo sostenibile: consente il finanziamento di progetti di turismo sostenibile: l’ammodernamento delle strutture ricettive, interventi per la Montagna, sviluppo di nuovi itinerari turistici.
- Garanzie per il finanziamento nel settore turistico (M1C3-24): sezione speciale turismo nel fondo di garanzia per le PMI: creazione di una sezione speciale “turismo” nell’ambito del fondo di garanzia per le PMI per sostenere il tessuto imprenditoriale e sviluppare nuove professionalità.
- Crediti di imposta per le imprese turistiche e la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e i tour operator (M1C3-26): credito di imposta nella misura dell’80% per l’incremento dell’efficienza energetica e la riqualificazione antisismica, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione delle piscine termali e la digitalizzazione delle strutture turistiche, delle agenzie di viaggio e dei tour operator. Sono previsti anche contributi a fondo perduto fino a 40mila euro.
- Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese (M1C3-25): concessione di contributi diretti per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale.
- Accelerazione degli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie (M3C1-1): per approvare i contratti di programma di RFI.
- Riforma della spending review (M1C1-100): il Mef presidia i processi di monitoraggio e valutazione della spesa anche per supportare le altre amministrazioni centrali.
- Esperti per l’attuazione del PNRR (M1C1-54): conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi per la realizzazione del Piano.
- Legge quadro sulla disabilità (M5C2-1): che consentirà una revisione complessiva della materia.
Le modalità di attuazione dei progetti e l’accesso ai finanziamenti del PNRR da parte dei soggetti attuatori degli interventi e dei destinatari finali avviene nel rispetto delle previsioni regolamentari europee e nazionali, e sulla base di diverse procedure e strumenti individuati dalle singole Amministrazioni titolari tenendo conto delle peculiarità dei singoli investimenti.
Il PNRR contiene una serie di riforme strutturali e investimenti per il periodo 2021-2026 con sei settori d'intervento prioritari e obiettivi per 191,5 miliardi (previsto coinvolgimento Amministrazioni territoriali e il ministero dell’Economia indica la stima di 80 miliardi di euro):
MISSIONE 1 –
TRANSIZIONE DIGITALE: sostenere la trasformazione digitale del Paese e l’innovazione del sistema produttivo e investire in due settori chiave per l’Italia: turismo e cultura (49,04 MLD: 40,3 Mld RRF di cui 4,3 Mld su progetti in essere - 8,74 Mld Fondo Complementare).
MISSIONE 2 –
TRANSIZIONE VERDE (Agricoltura sostenibile ed Economia Circolare): migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico assicurando una transizione equa e inclusiva (68,66 MLD: € 59,5 Mld RRF di cui 21,7 Mld su progetti in essere; 9,16 Mld Fondo Complementare)
MISSIONE 3 –
INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE (investimenti sulla rete ferroviaria): sviluppo razionale di una infrastruttura di trasporto moderna sostenibile ed estesa a tutte le aree del Paese SALUTE E RESILIENZA Rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure (31,46 MLD: € 25,4 Mld RRF di cui 11,2 Mld su progetti in essere; 6,06 Mld Fondo Complementare)
MISSIONE 4 –
ISTRUZIONE E RICERCA (potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido all’università): rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali e STEM, la ricerca e il trasferimento tecnologico (31,90 MLD: € 30,9 Mld RRF di cui 6,9 Mld su progetti in essere; 1,0 Mld Fondo Complementare)
MISSIONE 5 –
INCLUSIONE E COESIONE (infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore): facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, e rafforzare le politiche attive del lavoro; favorire l’inclusione sociale (22,57 MLD: € 19,8 Mld RRF di cui 4,3 Mld su progetti in essere 2,77 Mld Fondo Complementare)
MISSIONE 6 –
SALUTE (innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale): rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure (18,49 MLD: € 15,6 Mld RRF di cui 3,0 Mld su progetti in essere; 2,89 Mld Fondo Complementare).
I soggetti attuatori hanno la responsabilità della realizzazione operativa degli interventi: avvio, esecuzione, monitoraggio e rendicontazione. Possono essere Amministrazioni centrali, Regioni, Enti locali, ovvero altri organismi pubblici o privati a seconda della natura e del settore di riferimento dell’intervento.
Le Amministrazioni territoriali concorrono a realizzare il PNRR attraverso la titolarità di specifiche progettualità (beneficiari/soggetti attuatori), e la loro concreta realizzazione (es. asili nido, progetti di rigenerazione urbana, edilizia scolastica e ospedaliera; interventi per il sociale). E la partecipazione in qualità di destinatari finali alla realizzazione di progetti attivati a livello nazionale (es. in materia di digitalizzazione).
E’ prevista anche la partecipazione alla definizione e messa in opera di molte delle riforme previste dal Piano (es. in materia di disabilità, servizi pubblici locali, turismo, ecc.), in sinergia con le Amministrazioni centrali anche nell’ambito della sede istituzionale della Conferenza Unificata e del tavolo permanente di partenariato.
Nel ruolo di Beneficiari/Soggetti attuatori, le Regioni e gli Enti Locali assumono la responsabilità della gestione dei singoli Progetti, sulla base degli specifici criteri e modalità stabiliti nei provvedimenti di assegnazione delle risorse adottati dalle Amministrazioni centrali titolari degli interventi, sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente per i singoli settori di riferimento.
Nel ruolo di Beneficiari/Soggetti attuatori del Pnrr, spiega il ministero dell’Economia, le Regioni/Enti Locali:
- Accedono ai finanziamenti partecipando ai Bandi/Avvisi emanati dai Ministeri competenti per la selezione dei progetti, ovvero ai provvedimenti di riparto fondi ove previsto;
- Ricevono, di norma, direttamente dal MEF le risorse occorrenti per realizzare i progetti, mediante versamenti nei conti di tesoreria, salvo il caso di risorse già giacenti sui capitoli di bilancio dei Ministeri;
- Devono realizzare gli interventi nel rispetto delle norme vigenti e delle regole specifiche stabilite per il PNRR (es. DNSH, spese entro il mese di agosto 2026, ecc.);
- Devono rispettare gli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo e concorrere al conseguimento di traguardi e obiettivi associati al progetto;
- Devono prevenire e correggere eventuali irregolarità e restituire le risorse indebitamente utilizzate.
- Accedono ai finanziamenti partecipando ai Bandi/Avvisi emanati dai Ministeri competenti per la selezione dei progetti, ovvero ai provvedimenti di riparto fondi ove previsto;
- Ricevono, di norma, direttamente dal MEF le risorse occorrenti per realizzare i progetti, mediante versamenti nei conti di tesoreria, salvo il caso di risorse già giacenti sui capitoli di bilancio dei Ministeri;
- Devono realizzare gli interventi nel rispetto delle norme vigenti e delle regole specifiche stabilite per il PNRR (es. DNSH, spese entro il mese di agosto 2026, ecc.);
- Devono rispettare gli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo e concorrere al conseguimento di traguardi e obiettivi associati al progetto;
- Devono prevenire e correggere eventuali irregolarità e restituire le risorse indebitamente utilizzate.
La partecipazione in qualità di destinatari finali delle Regioni e degli Enti Locali alla realizzazione di progetti attivati a livello nazionale avviene mediante la partecipazione a Bandi/Avvisi emanati dai Ministeri per realizzare progetti di cui sono direttamente titolari i Ministeri stessi.
E’ il caso, esemplifica il ministero dell’Economia, “del progetto di migrazione al cloud pubblico realizzato attraverso il Polo Strategico Nazionale (PSN). Il titolare del progetto è il MITD, ma possono aderire anche Regioni ed Enti Locali che decideranno di migrare i propri data Center sul PSN. In tal caso, riceveranno dal MITD un apposito finanziamento secondo le condizioni che saranno stabilite nel bando/avviso pubblico”.
Per la gestione finanziaria si evidenzia in particolare:
- Nell’ambito dello stato di previsione del MEF, viene istituito il Fondo di rotazione per l'attuazione del Next Generation EU-Italia, con una dotazione di 32,7 miliardi di euro per l'anno 2021, di 40,3 miliardi di euro per l'anno 2022 e di 44,6 miliardi di euro per l'anno 2023 quale anticipazione rispetto ai contributi provenienti dall'Unione europea.
- Per assicurare la necessaria flessibilità, evitando i vincoli specifici della gestione di bilancio, le risorse del predetto Fondo sono gestite nell’ambito della Tesoreria centrale dello Stato su due appositi conti correnti infruttiferi, il primo dedicato alle concessioni (grants), il secondo ai prestiti (loans).
- Le procedure di gestione delle predette risorse sono stabilite con apposito Decreto ministeriale MEF, sentita la Conferenza Unificata. Al momento, il DM recante le procedure finanziarie è in itinere.
- A valere sul predetto Fondo, il MEF effettua anticipazioni in favore delle Amministrazioni, in base ai cronoprogrammi della spesa e degli altri elementi relativi allo stato delle attività desumibili dal sistema di monitoraggio.
- I trasferimenti successivi sono assegnati, fino alla concorrenza dell'importo totale degli interventi, tenendo conto dell’avanzamento finanziario, fisico e procedurale risultante dal sistema di monitoraggio e tenuto conto del conseguimento dei relativi obiettivi intermedi e finali previsti.
- Nell’ambito dello stato di previsione del MEF, viene istituito il Fondo di rotazione per l'attuazione del Next Generation EU-Italia, con una dotazione di 32,7 miliardi di euro per l'anno 2021, di 40,3 miliardi di euro per l'anno 2022 e di 44,6 miliardi di euro per l'anno 2023 quale anticipazione rispetto ai contributi provenienti dall'Unione europea.
- Per assicurare la necessaria flessibilità, evitando i vincoli specifici della gestione di bilancio, le risorse del predetto Fondo sono gestite nell’ambito della Tesoreria centrale dello Stato su due appositi conti correnti infruttiferi, il primo dedicato alle concessioni (grants), il secondo ai prestiti (loans).
- Le procedure di gestione delle predette risorse sono stabilite con apposito Decreto ministeriale MEF, sentita la Conferenza Unificata. Al momento, il DM recante le procedure finanziarie è in itinere.
- A valere sul predetto Fondo, il MEF effettua anticipazioni in favore delle Amministrazioni, in base ai cronoprogrammi della spesa e degli altri elementi relativi allo stato delle attività desumibili dal sistema di monitoraggio.
- I trasferimenti successivi sono assegnati, fino alla concorrenza dell'importo totale degli interventi, tenendo conto dell’avanzamento finanziario, fisico e procedurale risultante dal sistema di monitoraggio e tenuto conto del conseguimento dei relativi obiettivi intermedi e finali previsti.
( gs / 29.10.21 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
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