(Regioni.it 4168 - 25/10/2021) Nella Conferenza Unificata del 21 ottobre è stata sancita l’intesa sul decreto ministeriale relativo ai criteri e alle modalità per l’erogazione, l’anticipazione e la liquidazione dei contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul fondo unico per lo spettacolo per il triennio 2022-2023-2024 (Legge 30 aprile 1985, n. 163) e alle modifiche al decreto ministeriale 27 luglio 2017.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nell’esprimere l’intesa ha raccomandato di riformulare un comma del Decreto (il comma 5 dell’articolo 3). In particolare - con un documento consegnato al Governo. la Conferenza delle Regioni chiede, sia per gli organismi già finanziati nel triennio 2018-2020 sia per le “prime istanze triennali”, che la quota di contributo venga determinata in base ai dati dichiarati a consuntivo.  Inoltre che, per il solo anno 2022, “per gli organismi già finanziati a valere sul Fondo unico per lo spettacolo nel 2021, il contributo annuale concedibile, a preventivo, in sede di anticipazione, tenga conto del contributo riconosciuto”, mentre “per le nuove istanze triennali non finanziate nel 2021 il contributo annuale concedibile, a preventivo, in sede di anticipazione, a ciascun organismo tenga conto del contributo riconosciuto nel settore di riferimento nel 2021”. Infine “nel bilancio di progetto possono essere valorizzati anche gli eventuali costi sostenuti per la tutela sanitaria di personale e pubblico”.