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PNRR, "Sud e Nord insieme per l'Europa": convegno di Confindustria a Napoli
(Regioni.it 4166 - 21/10/2021) “La coesione territoriale è un obiettivo chiave della ripresa”, lo ha sottolineato la Commissaria Ue alla coesione alle riforme, Elisa Ferreira, che al convegno di Confindustria 'Sud e Nord insieme per l'Europa'. “Nessuna Regione deve essere lasciata indietro. L'Italia è destinataria di 33 miliardi che sono per tutti i cittadini italiani, per le Regioni del Nord e del Sud. E' un'opportunità senza precedenti. Per questo la coesione territoriale deve essere la priorità del percorso di ripresa e resilienza". Attraversando l'emergenza Covid, dice Ferreira, "negli ultimi anni abbiamo visto quanto è importante la coesione dal momento che all'inizio della crisi le risposte nazionali erano state un fallimento”; “l'Europa ha risposto in maniera solidale. Abbiamo realizzato politiche di coesione che hanno mobilitato più di 20 miliardi”.
Per il Vice Presidente di Confindustria Vito Grassi "è più che mai necessaria una visione d'insieme, perché nei prossimi anni l'Italia potrà contare su ingenti risorse, molte delle quali destinate proprio alla coesione territoriale"". Nel prossimo decennio arriveranno al Sud oltre 210 miliardi di euro. - evidenzia il Vice Presidente durante il suo intervento al convegno sul tema della coesione territoriale "Sud e Nord insieme verso l'Europa", in corso alla Stazione Marittima di Napoli - Perché tale mole di risorse, mai disponibile in precedenza, abbia i migliori effetti, non va gestita e indirizzata come semplice somma di richieste locali, svincolate da comuni priorità. Serve una visione comune di priorità convergenti tra Regioni e governo, e tra tutte le forze produttive e sociali” conclude.
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci sottolinea che si continua a polverizzare le risorse, anche quelle del Pnrr, perché non c’è una cabina di regia e perché soffriamo di individualismo, anche tra noi Presidenti di Regione”, nel suo intervento al convegno. Il presidente del Consiglio deve mettere attorno a un tavolo i Presidenti del Sud – argomenta Musumeci - per dire a noi qual è la politica che immagina l'Esecutivo e così ognuno di noi può giocare il suo ruolo altrimenti continuiamo a disperdere risorse perché manca una progettualità. Musumeci fa notare che "manca un modello di sviluppo", sottolineando che "lo Stato deve dire con esattezza alle Regioni del Sud qual è il modello che si immagina per i prossimi 10-20 anni per l'area del Mediterraneo". "I 209 miliardi del Pnrr non sono per il Covid – afferma il Presidente campano Vincenzo De Luca - ma per recuperare il divario Nord-Sud. Questo dato non è chiaro a tutti: l'obiettivo deve essere recuperare il divario territoriale di genere, la disoccupazione femminile, aumentare il tasso di crescita nazionale del 5% annuo. Dal punto di vista del riparto delle risorse - ha precisato De Luca - nessuno può dire quale sarà. Queste risorse devono servire a questo. Ma per fare ciò ci vogliono delle precondizioni: primo, una classe dirigente adeguata che da noi non esiste, che abbia una struttura ideale e che sappia spiegare l'interesse a recuperare il divario tra Nord e Sud. Lo dico perché non credo più alla solidarietà tra regioni, c'è uno scontro duro tra loro e vorrei spiegare a quelli del Nord che se ci riduciamo al prodotto padano in Europa ci cancellano. L'Italia - ha proseguito De Luca - negli ultimi 20 anni ha perso Pil, ci stiamo mangiando le ricchezze, rischiamo di non lasciare nulla a chi viene dopo di noi. Il tema è come fare per avere in Italia + 5% di tasso di crescita annuo, altrimenti l'Italia è perduta e non avremo più risorse, non solo per ripagare il debito, ma per tenere in piedi grandi servizi di civiltà".
“Il percorso - è la tesi di De Luca - non è privo di ostacoli. Dobbiamo liberarci dei lussi come quota 100 che manda in pensione a 60 anni non i lavoratori impegnati in lavori usuranti, ma quelli del Pubblico Impiego, come i medici, che poi vanno a fare il doppio lavoro da qualche parte. E poi il reddito di cittadinanza: in un paese civile dobbiamo garantire aiuto alla povera gente ma io sono perché non ci sia più aiuto di Stato che non sia legato al lavoro e alla disponibilità a lavorare". Senza la creazione di nuova ricchezza – ha concluso De Luca - l'Italia è destinata al fallimento. O mettiamo in condizione chi vuole investire di affrontare i problemi sul serio, altrimenti anche la Sud Corea ci scavalcherà”.
Il ministro per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, durante il suo intervento al convegno di Confindustria, ha riarcato il fatto che il "Modello Genova è un titolo giornalistico sintetico e importante che comunica una storia di successo. Il modello non è replicabile, innanzitutto perché in quel caso si trattava di ricostruire un ponte esattamente dove si trovava il vecchio. Ma questo governo ha scelto di commissariare 102 opere esattamente nello spirito dell'accelerazione dei lavori, in particolare nel Sud". "Per la prima volta abbiamo indicato un cronoprogramma nello spirito di accelerare e in parallelo abbiamo cambiato le norme, per il Pnrr ma non solo. - evidenzia il ministro - Sarebbe importante capire se questi passi concreti vanno o meno nella direzione giusta per risolvere i problemi o hanno bisogno di ulteriori interventi. Dei 62 miliardi assegnati al Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile, dal Pnrr il 56% va alle Regioni del Sud e lo stesso vale per le opere commissariate, continua Giovannini - poi ci sono 4 miliardi per riequilibrare la dotazione infrastrutturale"" conclude.
( red / 21.10.21 )
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