(Regioni.it 4164 - 19/10/2021) La Commissione europea fornirà l'indirizzo sulle politiche fiscali agli Stati membri nel primo trimestre del 2022 per aiutarli a preparare i programmi di stabilità e convergenza, anticipa il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombroskis, sottolineando che gli orientamenti sulla riforma del Patto di stabilità arriveranno "in tempo utile per il 2023".

Da uno studio “Monitor sulla Finanza Locale” curato dalla Direzione Studi  e Ricerche di Intesa Sanpaolo, si evidenzia che il programma pluriennale di finanziamento dell'Unione Europea per il periodo 2021-2027 prevede un aumento dei  fondi assegnati alle regioni italiane. che saranno di oltre 42 miliardi di euro. Con il cofinanziamento nazionale, le risorse  disponibili arrivano complessivamente a 82 miliardi di euro.

Due terzi delle risorse complessive (53,5 miliardi) sono destinati alle regioni meno sviluppate, mentre i 27,4 miliardi restanti si suddividono tra le regioni piu' sviluppate e quelle in transizione.

Nel contempo la Banca Europea per gli Investimenti (Bei), annuncia che salgono al 45% i finanziamenti alle politiche di coesione.

E' in arrivo un maggiore sostegno finanziario ai progetti delle regioni dell'Ue in transizione e meno sviluppate. La Bei ha deciso di aumentare la quota di finanziamenti riservati alle regioni interessate alla politica di coesione passando, entro il 2025, dal 30% attuale al 45%.

Inoltre, è stato deciso che, sempre entro il 2025, il 23% di tutti i finanziamenti della Bei concessi nell'Ue venga dedicato alle regioni meno sviluppate, ovvero quelle con un Pil procapite inferiore al 75% della media Ue.

La Bei ha deciso anche di riservare quasi un quarto dei suoi prestiti agevolati alle regioni meno sviluppate per garantire loro il necessario sostegno alla luce dell'aumento registrato da quelle in transizione, ovvero le regioni che hanno un Pil procapite tra il 75 e il 100% della media europea.

La vicepresidente della Bei Lilyana Pavlova, responsabile della politica di coesione e del finanziamento della coesione, ha commentato: "Dobbiamo garantire che nessuna persona o luogo venga lasciato indietro nella transizione dell'Europa verso un'economia e una società moderne, a basse emissioni di carbonio, resilienti ai cambiamenti climatici e digitali”.