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Caner: partita Prosek va chiusa a Bruxelles
(Regioni.it 4154 - 05/10/2021) "Il nostro vuole essere un grido di allarme”. La questione del vino croato Prosek è sui tavoli istituzionali e in particolare all’attenzione del ministero dell’Agricoltura.
Sulla questione legata al riconoscimento dell'indicazione geografica protetta del vino croato Prosek è intervenuto l'assessore all'Agricoltura della Regione del Veneto Federico Caner, che ha partecipato oggi in videoconferenza, assieme ai colleghi assessori del Friuli Venezia Giulia e del Piemonte, all'audizione in Senato, nella Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare.
E’ importante che in futuro non si presentino dei casi simili – sottolinea Caner - Dobbiamo reagire in maniera corale, creando un gruppo di lavoro che sostenga, soprattutto nelle sedi europee, un'azione collettiva contro questa richiesta che è evidente che creerà dei precedenti”.
"Sulla vicenda del Prosek croato e' inaccettabile che si creino a livello europeo basi giuridiche contrastanti e che non si riconosca il criterio di prevalenza delle denominazioni gia' esistenti", dichiara l'assessore alle Risorse agroalimentari del Fvg Stefano Zannier: "la confusione che si ingenererebbe a livello giuridico con l'assegnazione da parte dell'Unione europea della menzione tradizionale al Prosek si ripercuoterebbe sul consumatore e sul suo diritto di essere tutelato e di poter riconoscere in maniera evidente l'origine del prodotto che acquista. Cio' accadrebbe a fronte di una qualita' imparagonabile dei due vini”.
"Sulla vicenda del Prosek croato e' inaccettabile che si creino a livello europeo basi giuridiche contrastanti e che non si riconosca il criterio di prevalenza delle denominazioni gia' esistenti", dichiara l'assessore alle Risorse agroalimentari del Fvg Stefano Zannier: "la confusione che si ingenererebbe a livello giuridico con l'assegnazione da parte dell'Unione europea della menzione tradizionale al Prosek si ripercuoterebbe sul consumatore e sul suo diritto di essere tutelato e di poter riconoscere in maniera evidente l'origine del prodotto che acquista. Cio' accadrebbe a fronte di una qualita' imparagonabile dei due vini”.
"A preoccuparci non è la concorrenza, ma il principio che sta dietro alla menzione - continua Caner -. I numeri testimoniano che siamo una realtà solida: sono oltre 24mila le aziende produttrici di Prosecco tra Veneto e Friuli, 9 le province interessate, di cui 5 venete e 4 friulane per una produzione complessiva di oltre 600 milioni di bottiglie vendute all'anno (500 milioni Doc, 92 milioni Conegliano e Valdobbiadene Docg, 18,7 milioni Asolo Docg). Il prosecco è un prodotto di punta italiano e come tale va difeso”.
Detto questo, - aggiunge Caner – “abbiamo predisposto un documento, approvato dalla Conferenza delle Regioni e portato avanti dalla Commissione Politiche Agricole, che abbiamo trasmesso al Ministro competente in materia. In modo unanime chiediamo che siano attivate tutte le iniziative per fare opposizione alla richiesta della Croazia. Ora la partita deve essere chiusa a Bruxelles”.
Anche da parte di Zannier e' stata "apprezzata la coralita' della posizione delle Regioni e la sintonia con il Governo nella difesa del Prosecco in una trasversalita' assoluta che offre un base solida - e' stato ribadito - per portare avanti tutte le azioni di opposizione in sede europea che si renderanno necessarie".
Anche da parte di Zannier e' stata "apprezzata la coralita' della posizione delle Regioni e la sintonia con il Governo nella difesa del Prosecco in una trasversalita' assoluta che offre un base solida - e' stato ribadito - per portare avanti tutte le azioni di opposizione in sede europea che si renderanno necessarie".
( gs / 05.10.21 )
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