(Regioni.it 4135 - 07/09/2021) “Le terze dosi di vaccino verranno somministrate gia' a partire da settembre, a cominciare dalle categorie piu' fragili, in modo tale da proteggere le persone piu' esposte al rischio contagio”, annuncia il Commissario Straordinario per l'Emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo: "solo cosi' possiamo bloccare la circolazione del virus e delle varianti”.

La terza dose quindi sarà riservata prima agli immunocompromessi: "poi a seguire si andrà sugli anziani e sui sanitari e poi vedremo”.

"Sui giovani siamo avendo ottimi risultati: Su 100mila prime inoculazioni di ieri il 30% ha riguardato la fascia 12-19 anni, a livello complessivo vanno bene le prime inoculazioni anche se per i 12-15enni siamo al 50% di prime dosi ma questa è l'ultima categoria per cui è stata attivata la campagna per cui è solo una questione di tempi".

“Abbiamo appena raggiunto e di poco superato l'80% delle prime inoculazioni: è un traguardo importante perché a fine settembre raggiungeremo l'80% di platea interamente vaccinata”, annuncia Figliuolo, ma c'è "preoccupazione su quel milione e 800mila cittadini tra i 50-59 anni non ancora vaccinato e anche se abbiamo raggiunto l'82% delle prime inoculazioni questo potrebbe non bastare”.

Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, evidenzia sul tema: "Abbiamo 1.600 persone già schierate per la vaccinazione, siamo pronti con 68 centri vaccinali e abbiamo un potenziale per 50/55 mila vaccinazioni. Appena ci autorizzano partiamo. Siamo molto preoccupati per i fragili ma anche anziani".

"Staremo a vedere la decisione del Governo, - afferma il presidente della regione Veneto Luca Zaia - certo che ogni decisione sarà dettata anche dalle indicazione scientifiche e attendiamo di vedere cosa deciderà il Cts e poi la declinazione dell'indicazione per la popolazione".

Mentre il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. si dice favorevole “al Green pass ma è chiaro che deve essere uno strumento di buon senso. Se lo si prevede in situazioni in cui è facilmente applicabile, comporta la possibilità di tenere aperte attività anche in situazioni di pandemia più diffusa. Se lo si utilizza in situazioni dove si rischia di creare caos tra i cittadini, si rischia di farlo percepire come uno strumento vessatorio e non possiamo permettercelo”.

Per Fedriga il certificato "potrebbe essere utile in tutti quei lavori a contatto con il pubblico”. Ma sulle nuove misure, precisa Fedriga, la “Conferenza delle Regioni deve essere ancora coinvolta. Il Governo penso non abbia ancora una proposta definita, quando ce l'avrà si confronterà con le Regioni e daremo il nostro contributo, in modo costruttivo se ci sono correzioni di fare. Mi auguro che il Governo ci possa ascoltare”.

Fedriga su "Radio 24" (minuto 12.55): 
https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/effettogiorno/puntata/trasmissione-07-settembre-2021-140649-AE9tFDh