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Pnrr: ripartiti 7,5 miliardi per le ferrovie regionali
Intesa raggiunta anche sul programma per la riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica
(Regioni.it 4127 - 05/08/2021) Via libera nella Conferenza Unificata del 4 agosto alla ripartizione tra le Regioni di oltre 7,5 miliardi di euro: 2 miliardi da destinare al potenziamento delle linee ferroviarie regionali e all’acquisto di nuovi treni più moderni e tecnologici, elettrici e a idrogeno (di cui 500 milioni per il rinnovo del materiale rotabile), 3,4 miliardi per l’ammodernamento e l’efficientamento dei porti e 2 miliardi per la riqualificazione delle case popolari.
La Conferenza Unificata di ieri 4 agosto ha dato il via libera ad alcuni schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.
Il primo - si legge in una nota diffisa dal ministero - utilizzando le disponibilità finanziarie del Fondo complementare (risorse nazionali) destina 1,55 miliardi di euro per la messa in sicurezza e il potenziamento delle ferrovie gestite dalle Regioni e per il rinnovo dei treni che viaggiano su quelle linee.
Il secondo schema di decreto ripartisce tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano 500 milioni del Next Generation Eu per gli anni dal 2021 al 2026, in modo da renderli immediatamente utilizzabili, per acquistare nuovo materiale rotabile elettrico o a idrogeno, anche in questo caso per i servizi regionali. Continua così l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dopo il via libera ai 600 milioni di euro per l’acquisto di autobus ecologici per il trasporto extraurbano e suburbano. Dei 1,55 miliardi di euro per le ferrovie gestite dalle Regioni, ben l’81% pari a oltre 1,25 miliardi è destinato al Sud e il restante 19% (poco meno di 300 milioni di euro) al resto d’Italia. Dei 500 milioni per l’acquisto di nuovi treni, al Mezzogiorno andrà il 50%.
“La necessità di ridurre il divario infrastrutturale tra le diverse regioni è stata la priorità che ha guidato le scelte sulla ripartizione delle risorse, insieme alla domanda di mobilità sostenibile e alla tempistica per la realizzazione delle opere proposte”, ha commentato il Ministro Enrico Giovannini.
Le risorse per 1,55 miliardi del Fondo complementare andranno a interventi di messa in sicurezza e potenziamento delle infrastrutture ferroviarie che in alcuni casi comprendono anche l’acquisto di treni a idrogeno che viaggiano sulle stesse linee. I nuovi treni elettrici o a idrogeno che saranno acquistati con i 500 milioni del Next Generation Eu andranno direttamente alle Regioni o alle imprese affidatarie dei servizi ferroviari regionali e dovranno obbligatoriamente essere dotati di climatizzazione, rete WiFi utilizzabile dai passeggeri, prese per la ricarica delle biciclette elettriche, sistemi per la rilevazione del numero dei passeggeri a bordo, dispositivi per la localizzazione dei rotabili e di allarme al personale con citofonia, videosorveglianza interna ed esterna attraverso telecamere e monitor.
Raggiunta l’intesa anche sulla ripartizione di due miliardi di euro del programma “Sicuro verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” per migliorare l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica, nonché la condizione sociale nei tessuti residenziali pubblici. "Si tratta di interventi sul territorio – ha spiegato ieri il Presidente della Confereza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – che accresceranno la qualità della vita di molti cittadini".
Entro il 31 dicembre 2021 sarà disponibile l’elenco di 6mila palazzine in tutta Italia che beneficeranno degli interventi. Inoltre, sono stati anche previsti l’acquisto e la locazione da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica oggetto di riqualificazione. Alle regioni del Mezzogiorno è stato assegnato il 40% delle risorse stanziate, sono state definite le modalità di erogazione dei finanziamenti e individuate le modalità di monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi.
ministero infrastutture e mobilità sostenibili - Pnrr: ripartiti 7,5 miliardi per le ferrovie regionali, i porti e la riqualificazione delle case popolari
La Conferenza Unificata di ieri 4 agosto ha dato il via libera ad alcuni schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.
Il primo - si legge in una nota diffisa dal ministero - utilizzando le disponibilità finanziarie del Fondo complementare (risorse nazionali) destina 1,55 miliardi di euro per la messa in sicurezza e il potenziamento delle ferrovie gestite dalle Regioni e per il rinnovo dei treni che viaggiano su quelle linee.
Il secondo schema di decreto ripartisce tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano 500 milioni del Next Generation Eu per gli anni dal 2021 al 2026, in modo da renderli immediatamente utilizzabili, per acquistare nuovo materiale rotabile elettrico o a idrogeno, anche in questo caso per i servizi regionali. Continua così l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dopo il via libera ai 600 milioni di euro per l’acquisto di autobus ecologici per il trasporto extraurbano e suburbano. Dei 1,55 miliardi di euro per le ferrovie gestite dalle Regioni, ben l’81% pari a oltre 1,25 miliardi è destinato al Sud e il restante 19% (poco meno di 300 milioni di euro) al resto d’Italia. Dei 500 milioni per l’acquisto di nuovi treni, al Mezzogiorno andrà il 50%.
“La necessità di ridurre il divario infrastrutturale tra le diverse regioni è stata la priorità che ha guidato le scelte sulla ripartizione delle risorse, insieme alla domanda di mobilità sostenibile e alla tempistica per la realizzazione delle opere proposte”, ha commentato il Ministro Enrico Giovannini.
Le risorse per 1,55 miliardi del Fondo complementare andranno a interventi di messa in sicurezza e potenziamento delle infrastrutture ferroviarie che in alcuni casi comprendono anche l’acquisto di treni a idrogeno che viaggiano sulle stesse linee. I nuovi treni elettrici o a idrogeno che saranno acquistati con i 500 milioni del Next Generation Eu andranno direttamente alle Regioni o alle imprese affidatarie dei servizi ferroviari regionali e dovranno obbligatoriamente essere dotati di climatizzazione, rete WiFi utilizzabile dai passeggeri, prese per la ricarica delle biciclette elettriche, sistemi per la rilevazione del numero dei passeggeri a bordo, dispositivi per la localizzazione dei rotabili e di allarme al personale con citofonia, videosorveglianza interna ed esterna attraverso telecamere e monitor.
Raggiunta l’intesa anche sulla ripartizione di due miliardi di euro del programma “Sicuro verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” per migliorare l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica, nonché la condizione sociale nei tessuti residenziali pubblici. "Si tratta di interventi sul territorio – ha spiegato ieri il Presidente della Confereza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – che accresceranno la qualità della vita di molti cittadini".
Entro il 31 dicembre 2021 sarà disponibile l’elenco di 6mila palazzine in tutta Italia che beneficeranno degli interventi. Inoltre, sono stati anche previsti l’acquisto e la locazione da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica oggetto di riqualificazione. Alle regioni del Mezzogiorno è stato assegnato il 40% delle risorse stanziate, sono state definite le modalità di erogazione dei finanziamenti e individuate le modalità di monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi.
Tabelle ripartizione:
Ferrovie regionali - Progetti finanziati
Fondo complementare alloggi ERP - Riparto 2021-2026
ministero infrastutture e mobilità sostenibili - Pnrr: ripartiti 7,5 miliardi per le ferrovie regionali, i porti e la riqualificazione delle case popolari
( red / 05.08.21 )
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