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Il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas (foto d'archivio ufficio stampa)
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Incendi in Sardegna e maltempo nelle Regioni del nord
(Regioni.it 4121 - 28/07/2021) Su disposizione del Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, si è riunito nel pomeriggio del 27 luglio il Comitato Operativo Regionale, presieduto dal Capo della Protezione civile Antonio Belloi, per elaborare lo schema operativo necessario per la perimetrazione del rogo, la valutazione dei danni e per la predisposizione della relazione tecnica necessaria per il riconoscimento dello stato emergenza nazionale, a seguito della dichiarazione di stato di emergenza regionale già deliberato dalla Giunta. "Abbiamo accelerato le procedure - dice il Presidente Christian Solinas - per abbattere tutti i tempi tecnici e burocratici e abbreviare i passaggi che ci consentiranno di erogare i ristori ai cittadini e alle aziende, per il risanamento degli edifici pubblici e privati, per una ripartenza che vogliamo tutti sia rapida”
"Abbiamo messo in campo tutto ciò che avevamo per contrastare l'incendio", ha dichiarato l'assessore all'Ambiente della Regione Sardegna, Gianni Lampis, nel riferire al Consiglio regionale sul rogo che da sabato scorso ha devastato l'Oristanese e parte del Nuorese. "Le condizioni meteoclimatiche non consentivano di gestire in modo ordinario un evento eccezionale di questo tipo. Non era questione di fasce parafuoco e cunette sfalciate, attività peraltro previste da una delibera regionale adottata lo scorso aprile, ben prima dell'inizio della campagna antincendio, e che vanno fatte. Quelle condizioni erano ingestibili. La forza dell'uomo contro quella della natura e in diversi casi si può essere perdenti. "Certi luoghi erano inaccessibili alle squadre a terra, anche per le elevatissime temperature", ha spiegato Lampis. "Come ci hanno segnalato anche i piloti dei mezzi aerei, il fronte avanzava anche di chilometri improvvisamente, a causa dei cambi di vento. Lungo il perimetro, infatti, ci sono ancora isole verdi". “La nostra priorità è stata quella di salvare la vita delle persone ed è stato possibile grazie al grande e lodevole lavoro dei sindaci, che hanno dato attuazione ai piani di protezione civile, evacuando i loro cittadini in sicurezza", ha sottolineato l'assessore alla Difesa dell'Ambiente, Gianni Lampis. Le evacuazioni sono cominciate sabato pomeriggio, 24 luglio - si legge in una notizia riportata dall’Agenzia Italia - precedute da avvisi di allerta per avverse previsioni meteo per alte temperature (fino a 40 gradi centigradi) e di massimo pericolo d'incendio (codice rosso), diffusi dall'Arpas e dalla Protezione civile regionale, per le zone poi trasformate in braciere.
Fabrizo Curcio, capo della Protezione civile nazionale, incontrando il 27 luglio a Cagliari il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, per fare il punto sull'emergenza incendi nell'isola, ha sottolineato che "Il fatto che si siano fatte evacuazioni preventive e che nessuno si sia fatto male, è un successo che dobbiamo sottolineare. Viene dato per scontato, come è giusto che sia, ma purtroppo a volte non accade. Le attività, anche da terra, sono state condotte con grande perizia e tempestività, un ottimo modo per dimostrare che il sistema integrato ha funzionato". "Abbiamo fatto il punto – ha poi aggiunto Curcio - che riporterò al presidente del Consiglio, che sin dai primi momenti ha seguito con grande attenzione le attività che venivano svolte nel territorio. E’ un evento che ha colpito la comunità sarda ma è anche un evento d'interesse nazionale".
Il capo della Protezione civile ha poi spiegato che saranno fatte anche "delle riflessioni, più avanti, sulla gestione operativa di quest'evento: da ogni situazione dobbiamo apprendere per migliorarci in futuro".
"Sono giorni che lavoriamo assieme ai colleghi della Regione Sardegna, ai vigili del fuoco, comparto forestale, direttamente con il Presidente della Regione", ha aggiunto Curcio. "Oggi c'è una situazione migliore per la parte d'incendio che ha interessato l'Oristanese, ma ci attenderanno ancora giornate complicate. Il capo nazionale della Protezione Civile ha dato atto "dell'ottima organizzazione della Regione su questo evento particolarmente complicato, che ha visto l'intervento di centinaia di uomini di terra e di un numero elevatissimo di mezzi aerei integrati anche dai mezzi francesi e greci".
Oggi però l'Oristanese continua a bruciare. Nella sub regione del Montiferru, teatro del terribile rogo che tra venerdì scorso e ieri ha devastato ettari di boschi e campagne, le fiamme non sono state ancora domate. "Il fronte è ancora acceso - spiega l'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente, Gianni Lampis- sul territorio stanno operando sei Canadair”.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, per esprimere solidarietà e vicinanza, avere notizie aggiornate e per trasmettere i ringraziamenti a coloro che si sono adoperati per contrastare gli incendi.
Il Presidente della Regione Christian Solinas, intervenendo oggi a conclusione del dibattito in Consiglio Regionale sui tragici roghi che hanno colpito varie e vaste parti dell’Isola, ed in particolare la provincia di Oristano, ha sottolineato che "Non basta risanare un territorio cosi’ gravemente ferito nella sua identita’ paesaggistica, naturalistica, economica e sociale: le tragedie dei giorni scorsi devono indurre la politica a tracciare una nuova strada di armonia tra la presenza umana e la gestione del territorio e la salvaguardia del nostro immenso e prezioso patrimonio ambientale". "La fragilita’ dell’equilibrio del nostro ecosistema deve indurci a valutare - ha detto il Presidente Solinas, - quanto l’ambiente necessiti di interazioni tra natura e uomo. L’avere improntato questo rapporto su una visione massimalista della gestione dei boschi ha alterato quello che sarebbe dovuto essere un giusto equilibrio, mettendo a rischio l’incolumita’ dell’ambiente e penalizzando al tempo stesso le attivita’ che legano l’uomo alla natura e al territorio, ed esponendo quest’ultimo ai rischi determinati dall’abbandono e dall’incuria. Troppo spesso, ha aggiunto il Presidente, sull’altare di una visione estetica dell’ambiente si sono sacrificate attivita’ che non solo fanno parte della storia e dell’identita’ dei territori, ma concorrono in modo determinante a preservarli. Oggi, ha aggiunto il Presidente, dobbiamo attivare politiche che consentano di conciliare tutto cio’, e di prevenire i disastri ai quali ancora una volta abbiamo assistito. Il Presidente ha espresso il proprio ringraziamento per la vicinanza e l’attenzione mostrate dalle massime istituzioni nei confronti della Sardegna, ad iniziare dal Capo dello Stato Sergio Mattarella e dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, che hanno assicurato un impegno concreto anche per una rapida azione di sostegno economico.
La dichiarazione dello stato emergenza consente tempi rapidi, ha aggiunto il Presidente, che ha annunciato anche un imminente provvedimento della Giunta per consentire l’utilizzo immediato di fondi regionali per un primo ristoro. I giorni appena trascorsi, ha detto il Presidente Solinas, ci hanno riempito di amarezza e di un doloroso senso di impotenza, ma i Sardi hanno mostrato un grande senso di unita’ e di volonta’ di ripartire, emerso in modo unanime anche dal dibattito in Consiglio, e del quale, ha aggiunto il Presidente Solinas, desidero ringraziare tutti. Desidero inoltre ancora una volta ringraziare, ha aggiunto il Presidente, tutti coloro che si sono impegnati in questi giorni nell’affrontare l’emergenza, mostrando un grande spirito di collaborazione e sinergia: dai sindaci a tutti gli operatori in campo, le compagnie barracellari, le forze dell’ordine, i volontari, i singoli allevatori e agricoltori che si sono impegnati a combattere il fronte del fuoco. Ringrazio infine, ha detto il Presidente Solinas, tutti coloro che hanno manifestato vicinanza e affetto per la Sardegna: Grecia e Francia che ci hanno fornito i loro Canadair in forza del protocollo di solidarieta’ internazionale di protezione civile, la Corsica e il suo Presidente Gilles Simeoni, lo Stato di Israele tramite il suo Ambasciatore in Italia.
Sui territori devastati proseguono le operazioni di bonifica con le squadre a terra e i mezzi aerei, mai cosi’ numerosi come in questa occasione. Passo dopo passo, ha concluso il Presidente Solinas, la Regione si confrontera’ con i Sindaci e le comunita’ locali in un percorso condiviso per uscire dall’emergenza e consentire una rapida ripresa".
Il Presidente della Regione Christian Solinas, intervenendo oggi a conclusione del dibattito in Consiglio Regionale sui tragici roghi che hanno colpito varie e vaste parti dell’Isola, ed in particolare la provincia di Oristano, ha sottolineato che "Non basta risanare un territorio cosi’ gravemente ferito nella sua identita’ paesaggistica, naturalistica, economica e sociale: le tragedie dei giorni scorsi devono indurre la politica a tracciare una nuova strada di armonia tra la presenza umana e la gestione del territorio e la salvaguardia del nostro immenso e prezioso patrimonio ambientale". "La fragilita’ dell’equilibrio del nostro ecosistema deve indurci a valutare - ha detto il Presidente Solinas, - quanto l’ambiente necessiti di interazioni tra natura e uomo. L’avere improntato questo rapporto su una visione massimalista della gestione dei boschi ha alterato quello che sarebbe dovuto essere un giusto equilibrio, mettendo a rischio l’incolumita’ dell’ambiente e penalizzando al tempo stesso le attivita’ che legano l’uomo alla natura e al territorio, ed esponendo quest’ultimo ai rischi determinati dall’abbandono e dall’incuria. Troppo spesso, ha aggiunto il Presidente, sull’altare di una visione estetica dell’ambiente si sono sacrificate attivita’ che non solo fanno parte della storia e dell’identita’ dei territori, ma concorrono in modo determinante a preservarli. Oggi, ha aggiunto il Presidente, dobbiamo attivare politiche che consentano di conciliare tutto cio’, e di prevenire i disastri ai quali ancora una volta abbiamo assistito. Il Presidente ha espresso il proprio ringraziamento per la vicinanza e l’attenzione mostrate dalle massime istituzioni nei confronti della Sardegna, ad iniziare dal Capo dello Stato Sergio Mattarella e dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, che hanno assicurato un impegno concreto anche per una rapida azione di sostegno economico.
La dichiarazione dello stato emergenza consente tempi rapidi, ha aggiunto il Presidente, che ha annunciato anche un imminente provvedimento della Giunta per consentire l’utilizzo immediato di fondi regionali per un primo ristoro. I giorni appena trascorsi, ha detto il Presidente Solinas, ci hanno riempito di amarezza e di un doloroso senso di impotenza, ma i Sardi hanno mostrato un grande senso di unita’ e di volonta’ di ripartire, emerso in modo unanime anche dal dibattito in Consiglio, e del quale, ha aggiunto il Presidente Solinas, desidero ringraziare tutti. Desidero inoltre ancora una volta ringraziare, ha aggiunto il Presidente, tutti coloro che si sono impegnati in questi giorni nell’affrontare l’emergenza, mostrando un grande spirito di collaborazione e sinergia: dai sindaci a tutti gli operatori in campo, le compagnie barracellari, le forze dell’ordine, i volontari, i singoli allevatori e agricoltori che si sono impegnati a combattere il fronte del fuoco. Ringrazio infine, ha detto il Presidente Solinas, tutti coloro che hanno manifestato vicinanza e affetto per la Sardegna: Grecia e Francia che ci hanno fornito i loro Canadair in forza del protocollo di solidarieta’ internazionale di protezione civile, la Corsica e il suo Presidente Gilles Simeoni, lo Stato di Israele tramite il suo Ambasciatore in Italia.
Sui territori devastati proseguono le operazioni di bonifica con le squadre a terra e i mezzi aerei, mai cosi’ numerosi come in questa occasione. Passo dopo passo, ha concluso il Presidente Solinas, la Regione si confrontera’ con i Sindaci e le comunita’ locali in un percorso condiviso per uscire dall’emergenza e consentire una rapida ripresa".
Intanto scatta lo stato di allerta generale e la revoca di tutte le ferie a personale e dirigenti del Corpo forestale regionale della Sicilia. A darne comunicazione è il dirigente generale Giovanni Salerno che, in accordo con l'assessore all'Ambiente e Territorio Toto Cordaro, alla luce dei dieci giorni di allerta meteo previsti. L'obiettivo è proprio quello di garantire la piena operatività del servizio di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi.
"Il bilancio che dobbiamo tracciare non riguarda solo quello degli ettari purtroppo andati in cenere, ma il fatto che davanti alla gravità di questi incendi, e al numero di Comuni coinvolti, non ci sia stato un tributo di vite umane. Questo è un risultato importante, e apprezzo molto che il fatto che il presidente Draghi, attraverso il capo dipartimento della Protezione civile, Curcio, abbia voluto esprimere apprezzamento per la collaborazione e le sinergie messe in campo, che hanno consentito di governare una situazione di grande emergenza". Così il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, dopo l'incontro con il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, a Cagliari.
"C'è stata una stretta collaborazione fin dal primo momento- le parole di Solinas- voglio ringraziare il presidente del Consiglio, Mario Draghi, il dipartimento della Protezione civile, i Vigili del fuoco, che hanno integrato con noi un sistema che ha dato una risposta importante rispetto a un'emergenza enorme. Ora viene il momento di quantificare il danno e soprattutto programmare la ripresa. I tanti allevatori e le imprese che hanno perso tutto, hanno bisogno in tempi rapidi, e con il minor tasso di burocrazia possibile, di poter ripartire".
Mentre le fiamme devastano la Sardegna, le piagge ed il maltempo stanno flagellando diverse zone delle Regioni del nord. L'Emilia-Romagna ha avviato sia la verifica per l'eventuale richiesta dello stato di emergenza nazionale, lavorando con il Governo e le regioni confinanti, sia la conta dei danni alla luce del maltempo e delle forti grandinate che hanno colpito, ieri, parte del territorio, in particolare nel Parmense e nel Reggiano.
"Ci siamo attivati immediatamente - osserva il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - per poter sostenere concretamente chi ha subito danni e disagi. C'è bisogno di risposte adeguate e tempestive, e noi stiamo lavorando per questo. La Regione - aggiunge - farà la sua parte, cercando di risarcire ogni danno subito, seguendo procedure già sperimentate qui per la prima volta per la copertura anche dei danni non coperti dai fondi statali". Se il maltempo ha arrecato danni al patrimonio pubblico "ad una prima ricognizione per circa un milione di euro", evidenzia 'assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, sul fronte privato l'Emilia-Romagna ha attivato la procedura di ricognizione. e "ci stiamo già attivando per fare la richiesta di calamità naturale al ministero delle Politiche agricole - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi -: faremo tutto il possibile per venire incontro alle necessità di chi, in poco più di un'ora, ha subìto pesanti devastazioni al proprio raccolto. La Regione è pronta a fare la sua parte, come già sta avvenendo, per cercare di tutelare le produzioni agricole dagli effetti di questa tropicalizzazione del clima".
L'assessore alla Protezione Civile della Regione Lombardia, Pietro Foroni, ha effettuato il 27 luglio un sopralluogo tra Cernobbio e Blevio, sul versante occidentale del lago di Como, nelle zone maggiormente colpite dall'ultima ondata di maltempo. L'assessore ha potuto verificare i danni al territorio e ha voluto assicurare la popolazione circa l'impegno della Regione, nel voler mettere in campo gli interventi necessari per dare sostegno ai Comuni colpiti. "Regione Lombardia assicurerà le risorse necessarie per il ripristino delle condizioni di sicurezza delle aree interessate - ha commentato l'assessore Foroni -. Invieremo al Governo la richiesta di stato di emergenza non solo per il Comasco, ma anche per Val Chiavenna, il Comune di Gallarate e alcune zone del basso Mantovano". "E’ ora che anche lo Stato faccia la sua parte senza scaricare le responsabilità sulla sola Regione" ha concluso Foroni.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha già avviato le procedure per la dichiarazione di stato di crisi determinato dalla grave ondata di maltempo che ha colpito in queste ore il Veneto, dove i soccorritori hanno già effettuato più di 150 interventi, soprattutto nelle aree più colpite: il trevigiano, il padovano, il vicentino e il veneziano. "E' un atto doveroso - dice Zaia - di fronte a una criticità che sta coinvolgendo pressoché tutto il Veneto. Abbiamo una lista di Comuni già certa - annuncia - e altri si aggiungeranno, con danni causati dal vento, dalle grandinate e dalle forti piogge, in queste ore e anche nei giorni precedenti. E' fondamentale - dice ancora Zaia - che ci sia un intervento nazionale; che vengano raccolti i dati sui danni da parte dei cittadini e che sia fatta una cernita da parte dei Comuni. Subito dopo il dossier della Regione andrà a Roma per la richiesta danni, perché comunque l'agricoltura è in ginocchio, come peraltro varie altre attività umane, con danni tipici di eventi atmosferici importanti e non ordinari. Ringrazio tutta la squadra dei soccorsi che sta intervenendo con tempestività: la nostra protezione civile e i tanti volontari, i Vigili del Fuoco, le Forze dell'Ordine e chiunque sta dando una mano".
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( red / 28.07.21 )
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