(Regioni.it 4106 - 07/07/2021) “Non sprecare la crisi vissuta in pandemia significa chiudere definitivamente la stagione dei tagli in sanità, pensando che ogni euro messo sulla salute è un investimento per la qualità della vita delle persone". Così il ministro della Salute Roberto Speranza, che è anche intervenuto Speranza  all'audizione alla Camera alla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale sullo stato di attuazione e sulle prospettive del federalismo fiscale, anche con riferimento ai relativi contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“Oggi ci sono le condizioni per affermare con grandissima forza che il Ssn è la pietra più preziosa che abbiamo”, sottolinea Speranza: “Non è un caso che mettiamo 4 miliardi di euro per l'assistenza domiciliare, assistenza che fino ad un mezzo fa era al 4% per le persone sopra i 65 anni. La media Ocse è al 6% del Pil e viviamo nel paradosso di essere uno dei Paesi con il più alto numero di anziani e meno assistenza per loro”.

Oggi arriviamo dal 6 al 10% dei valori Ocse. I migliori esempi sono Germania e Svezia “con il 9% in Europa e io voglio che l'Italia diventi, con le risorse del Pnrr, il primo paese in Europa per assistenza domiciliare per le persone sopra i 65 anni. Poi ancora risorse per le case di comunità e gli ospedali di comunità, risorse per moderniazzare le tecnologie sanitarie e per l'edilizia. Insomma un grande piano - sottolinea Speranza- di 20 miliardi in un colpo solo che era inimmaginabile qualche tempo fa. Si metteva un miliardo all'anno per il servizio sanitario nazionale. Sono diventato ministro prima del Covid e avevamo messo 2 miliardi in un solo anno, prima della pandemia, ci sembrava già tanto, ma poi ne abbiamo messi 20”.

Per Speranza bisogna “trasformare la crisi in opportunità è il concetto che ci ha guidato nella stesura del Pnrr. Da mesi così difficili arriva la lezione di finire la stagione dei tagli alla sanità e far partire una nuova stagione di investimenti. I 20 miliardi che fanno parte di questo progetto sono risorse straordinarie che possono consentire un salto di qualità nel rilancio del Servizio Sanitario Nazionale. – ribadisce Speranza - Li spenderemo in due macro aree: la prima riguarda assistenza di prossimità e telemedicina, la seconda formazione, ricerca e digitalizzazione".

Quindi bisogna chiudere la lunga stagione dei tagli al Servizio Sanitario Nazionale e aprire quella degli investimenti e delle riforme".

Pertanto 4 miliardi dei circa 20 vanno all'assistenza domiciliare. “Investiremo 1 miliardo”, spiega ancora Speranza - delle  risorse per sanità previste del Pnrr “per mettere a sistema la rete di monitoraggio sanitario dell'Iss con quella ambientale dell'Ispra".

 
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