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Dpcm interventi infrastrutturali: audizione di una delegazione della Conferenza delle Regioni
(fermo immagine dalla webtv della Camera)
In una successiva audizone la replica del Ministro Enrico Giovannini
Relazione del coordinatore della Commissione infrastrutture, Fulvio Bonavitacola
(Regioni.it 4106 - 07/07/2021) Ieri, 6 luglio, le Commissione riunite Ambiente e Trasporti della Camera hanno audito una delegazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nell’ambito dell’esame dello Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l'individuazione di ulteriori interventi infrastrutturali (da realizzare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55) e dei commissari straordinari individuati per ciascuna opera.L'occasione ha consentito al coordinatore della Commissione infrastrutture della Conferenza delle Regioni, il vicepresidente della Campania, Fulvio Bonavitacola, di esprimere la necessità nella definizione del Dpcm di un puntuale e rigoroso rispetto dell'articolo 117 della Costituzione. Un presupposto necessario in una visione strategica che dia efficacia all'azione amministrativa e che quindi deve puntare al raccordo Stato-Regioni. Purtroppo l'elaborazione dello schema di provvedimento non è stata preceduta da un'adeguata interlocuzione istituzionale. Tra i principi che suscitano maggiore perplessità quello che ad ogni opera debba necessariamente corrispondere un commissario. Da qui l'appello al Parlamento e al Governo ad adoperarsi per il ripristino del principio della leale collaborazione, garantendo il massimo coinvolgimento delle Regioni anche nella scelta dei Commissari.
Lo stesso ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, anch'egli intrevenuto in una successiva audizione nelle Commissione riunite Ambiente e Trasporti della Camera, riconosce di aver "ricevuto una lettera recentemente in cui è stata segnalata una certa insoddisfazione'' da parte delle regioni sui commissariamenti delle infrastrutture e ''a strettissimo giro abbiamo risposto e quindi ci sarà un incontro a brevissimo''.
Secondo il ministro "Il punto chiave è che i presidenti hanno in gran parte già dato la loro assenso ai commissariamenti'', aggiunge. ''Siamo in rapporto stretto con le regioni perché crediamo molto nel loro contributo'' sottolinea Giovannini. ''Anche in queste ore stiamo interloquendo con loro sui i criteri di distribuzione del fondo complementare, quindi i rapporti con le regioni sono continui e attenti''.
E comunque sono ben "101 le opere per le quali sono stati attivati, o proposti, i poteri derogatori previsti dall'art 4 del decreto-legge 32/2019. L'incidenza territoriale complessiva dei 101 interventi è così articolata: al Nord 28 opere per 28,7 miliardi di euro, al Centro 29 opere per 27,1 miliardi, al Sud 44 opere per 40 miliardi. Il totale complessivo ammonta a circa 96 miliardi di euro", ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili.
"La maggior parte degli interventi - ha riconosciuto Giovannini - sono di rilevanza esclusivamente locale o regionale. In ragione di ciò si è proceduto ad avviare l'interlocuzione con i presidenti delle Regioni interessate per l'acquisizione delle relative intese. Finora sono state acquisite le intese di 12 Regioni su 15; si attendono le intese di Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna e Puglia".
Quanto ai commissari straordinari hanno tutti requisiti di alta professionalità tecnico e amministrativa", ha concluso il Ministro.
Il link all'audizione di Fulvio Bonavitacola sulla webtv della Camera:
https://webtv.camera.it/evento/18534
Il link all'audizione di Enrico Giovannini sulla webtv della Camera
https://webtv.camera.it/evento/18535
Lo stesso ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, anch'egli intrevenuto in una successiva audizione nelle Commissione riunite Ambiente e Trasporti della Camera, riconosce di aver "ricevuto una lettera recentemente in cui è stata segnalata una certa insoddisfazione'' da parte delle regioni sui commissariamenti delle infrastrutture e ''a strettissimo giro abbiamo risposto e quindi ci sarà un incontro a brevissimo''.
Secondo il ministro "Il punto chiave è che i presidenti hanno in gran parte già dato la loro assenso ai commissariamenti'', aggiunge. ''Siamo in rapporto stretto con le regioni perché crediamo molto nel loro contributo'' sottolinea Giovannini. ''Anche in queste ore stiamo interloquendo con loro sui i criteri di distribuzione del fondo complementare, quindi i rapporti con le regioni sono continui e attenti''.
E comunque sono ben "101 le opere per le quali sono stati attivati, o proposti, i poteri derogatori previsti dall'art 4 del decreto-legge 32/2019. L'incidenza territoriale complessiva dei 101 interventi è così articolata: al Nord 28 opere per 28,7 miliardi di euro, al Centro 29 opere per 27,1 miliardi, al Sud 44 opere per 40 miliardi. Il totale complessivo ammonta a circa 96 miliardi di euro", ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili.
"La maggior parte degli interventi - ha riconosciuto Giovannini - sono di rilevanza esclusivamente locale o regionale. In ragione di ciò si è proceduto ad avviare l'interlocuzione con i presidenti delle Regioni interessate per l'acquisizione delle relative intese. Finora sono state acquisite le intese di 12 Regioni su 15; si attendono le intese di Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna e Puglia".
Quanto ai commissari straordinari hanno tutti requisiti di alta professionalità tecnico e amministrativa", ha concluso il Ministro.
Il link all'audizione di Fulvio Bonavitacola sulla webtv della Camera:
https://webtv.camera.it/evento/18534
Il link all'audizione di Enrico Giovannini sulla webtv della Camera
https://webtv.camera.it/evento/18535
( red / 07.07.21 )
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